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La festa del Rosario. Gioi, prima domenica di Ottobre.

 "L'incendio del  campanile"

                                 

  

  La chiesa di San Eustachio, la più vasta e antica , famosa per il suo organo che risale al 1733 costruito da Zaccaria Pinto. Danneggiata dal terremoto dell’80 è stata di recente partata agli antichi splendori grazie   all’auto finanziamento popolare.   

 

 

 

 

 

 

 

   



La festa di S. Nicola.

Gioi, 18,19 Agosto.

  

  La chiesa di San Nicola a tre navate con altare maggiore, di marmo ricco e pregevole, trasportato dalla chiesa di San Giacomo apostolo quando nel 1814 fu soppresso il monastero a cui apparteneva.                                                      Si conservano in questa chiesa un ombrello ricchissimo ricamato tutto in oro, una tela di scuola settecentesca ed inoltre due altari antichi: quello della Madonna Addolorata e quello della Madonna del Carmine. La costruzione di questa chiesa risale ad un epoca anteriore al 1000.

Il convento di S. Francesco

Dei due Conventi solo uno è ancora esistente, quello di S. Francesco, l’altro, femminile di S. Giacomo, fu terminato dall’Università di Gioi nel 1526. Inizialmente vi venivano accettate solo ragazze appartenenti a famiglie gentilizie, in seguito furono accettate provenienti da ogni ceto. Oggi al suo posto ci sono solo appartamenti ma è ancora conservato un magnifico pozzo. Quello di S. Francesco fu fondato ed eretto dall’Università nel 1466. La sua presenza apportò alla popolazione notevoli e numerosi impulsi di progresso nel campo dell’istruzione e anche dell’agricoltura. Dopo varie vicissitudini esso fu soppresso definitivamente agli inizi del 1800 per effetto delle prescrizioni che sopprimevano tutte le corporazioni religiose. Attualmente è sede dell’Atomo, un’associazione di volontariato che oltre a varie manifestazioni culturali ha organizzato per ben 29 anni la famosissima “Sagra Del Fusillo”. Entrando nella Chiesa lateralmente, sulla destra, vi è una piccola navata in stile gotico che è ritenuta essere la Chiesa primitiva successivamente ampliata. Vi è un grandioso organo ed un coro di noce ritagliato che  insieme al crocifisso adornano la Chiesa e l’altare ligneo. Alle spese per la loro costruzione partecipò il feudatario Pignatelli di Monteleone e ciò  è testimoniato dalla presenza dello stemma del principe sulla base della croce che occupa il giardino del Convento e anche sulla base del pozzo del vecchio convento femminile

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