I TALEBAN-AMBIENTALISTI
di Maurizio Bolognetti
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Vorrei rassicurare il consigliere Mollica: non sono affatto distratto, anzi ahimè, fin troppo presente e attento.

Ribadisco, il consigliere Mollica non può chiamarsi fuori dalle scelte operate dalla Regione in materia di sfruttamento petrolifero.

I Verdi sono parte integrante della maggioranza e , come tali , corresponsabili nel bene e nel male delle scelte che via Anzio compie.

Questi burocrati dell’ambiente sono come quelle ONG (organizzazioni non governative), che per vivere devono augurarsi, che i problemi che affrontano non vengano mai risolti.

La loro concretezza consiste nel mettere il cappello e l’etichetta verde su tutti i problemi ambientali.

A volte , ed è il caso della battaglia sull’elettrosmog , questi simpatici ambientalisti, potrebbero anche essere accusati di millantato credito, come la signora Argenzio , che non ha esitato ad appropriarsi di una iniziativa sull’elettrosmog partorita da un comitato civico di Marsico Nuovo.

Naturalmente questo non implica un reale impegno in difesa dell’ambiente , ma solo una rivendicazione di “appartenenza”.

E’ di tutta evidenza , che quando decisioni importanti venivano prese in materia di petrolio, i Verdi o sono stati latitanti o si sono limitati a recitare la parte degli ambientalisti.

Oggi, il consigliere Mollica parla di tutela e di piani d’emergenza, ma lui che è membro, credo non abusivo di questa maggioranza, dov’era fino a qualche tempo fa ?

Capisco , caro consigliere , che oggi , in particolare dopo l’ennesimo incidente in Val d’Agri , lei avverta l’esigenza di calarsi nei panni del difensore dell’ambiente , senza contare , che questo potrebbe metterla nella condizione di “approfittare” del momento di oggettiva debolezza della giunta Bubbico.

Su molte questioni ,“il sole che ride”assume posizioni che sfiorano il ridicolo e che sono al limite del fondamentalismo e , spesso , pure antiscientifiche.

Si parla di discariche? I verdi , naturalmente , sono contrari.

Si parla di inceneritori? I verdi , naturalmente , sono contrari.

Così succede che un comune mortale si chieda : “ Ma la mondezza , dove la mettiamo?”

Si parla di ricerca scientifica e di clonazione terapeutica? I verdi, naturalmente, sono contrari.

Ma che importa, ciò che conta è cavalcare le paure della gente, anche a costo di arrivare a proporre un ritorno all’età della pietra.

Un conto, infatti, è parlare di sviluppo compatibile, altro assumere atteggiamenti taleban-ambientalisti.

Per quanto riguarda la concretezza dei radicali, caro consigliere, non si preoccupi, la nostra non è una concretezza finalizzata solo alla spartizione e alla conquista di poltrone, presidenze e affini.

Come candidato alla presidenza della regione, ho più volte esposto il mio punto di vista sulla questione petrolio, mentre lei era, forse, troppo distratto dalla conta delle preferenze nel confronto con Tamburrino.

Dunque, il parere dei radicali sulla questione petrolio:

Favorevoli a un vero e non presunto monitoraggio ambientale;

Favorevoli al Parco della Val d’Agri, con l’inclusione del Parco Giada di Lagonegro;

Riteniamo urgente la realizzazione di un serio piano di evacuazione;

Favorevoli a una seria campagna epidemiologica;

Contrari al trasporto di petrolio con le autobotti, vista anche le condizioni pessime della rete stradale regionale;

Favorevoli a una ridiscussione degli accordi tra ENI e Regione, più royalty e più soldi ai comuni interessati dal piano ENI;

Favorevoli ad atteggiamenti non oscurantisti.

Rispettate e realizzate queste condizioni, siamo favorevoli al prosieguo dell’estrazione di petrolio in Val d’Agri.

23 Ottobre 2002
 
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