IL CASO RAINSY: LETTERA APERTA AI DEPUTATI LUCANI

di Maurizio Bolognetti
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Mi rivolgo ai deputati che rappresentano questa Regione alla Camera, affinché prendano a cuore il caso del deputato cambogiano, iscritto al Partito Radicale Transnazionale, Sam Rainsy.

Cari amici, on. Boccia, on. Adduce, on. Molinari, on.Blasi, on. Luongo, on. Lettieri, on. Potenza, in queste ore il leader dell'opposizione cambogiana, Sam Rainsy, è stato costretto, per sfuggire all'arresto, a rifugiarsi nell'ambasciata americana di Phnom Penh.

Oltre trecento militanti del movimento che fa capo a Rainsy sono stati uccisi negli ultimi mesi, nel quasi totale silenzio della comunità internazionale ad iniziare dall'Unione Europea e nel silenzio di coloro che non parlano perché semplicemente non sanno e non possono sapere.

Cari amici, vi chiedo, ora che sapete, d'intervenire in nome della democrazia, della libertà e del rispetto dei diritti umani che tanto ci e vi stanno a cuore. Sono sicuro,che,ora che sapete, troverete il tempo di occuparvi del "caso Rainsy",

che poi è il caso democrazia in Cambogia,chiedendo al Governo italiano e alla Commissione Europea di prendere posizione a tutela dei diritti del massacrato popolo cambogiano e per la tutela della vita e della libertà del Movimento Sam Rainsy, "colpevole" tra l'altro di aver protestato a sostegno delle denuncie ufficiali del delegato in Cambogia dell'UNCHR, nell'area a difesa del diritto di asilo dei rifugiati Degar (Montagnard).

Il vostro intervento oggi, ora, subito può valere molto e non sarebbe solo un atto di testimonianza,ma un gesto importante per Rainsy,

il suo movimento e per tutti coloro che hanno a cuore la difese delle libertà,consapevoli che dittature e mancanza di rispetto dei diritti umani sono un problema di cui preoccuparci e occuparci.

10 febbraio 2003
 
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