L' On Gianfranco Blasi sottoscrive la campagna "Pensioni:un po' per ciascuno"

di Maurizio Bolognetti
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Nel corso del dibattito sulla riforma delle pensioni, tenutosi a Potenza sabato 25 ottobre, l'On. Gianfranco Blasi, esponente di Forza Italia, membro della Commissione Bilancio della Camera, iscritto al PRT e al Comitato "Pro Montagnard" e membro della Direzione di Radicali Lucani, ha espresso il suo sostegno alla campagna promossa da Radicali Italiani "Pensioni: Un po' per ciascuno". L'On. Blasi ha voluto manifestare il suo sostegno sottoscrivendo l'appello di giovani universitari, presente sul sito www.riformiamolepensioni.org, animato dall'europarlamentare Benedetto Della Vedova.

L'ultima cosa di cui abbiamo bisogno è un ritorno in grande stile della giustizia dei teoremi e dell'emergenza.

WWW.RIFORMIAMOLEPENSIONI.ORG

Ai parlamentari italiani,

Noi giovani studenti universitari in procinto di entrare nel mercato del lavoro e giovani lavoratori, siamo consapevoli di rischiare l'esclusione da un sistema pensionistico concepito in funzione di una realtà economica, demografica e sociale completamente diversa da quella attuale.

L'aumento della vita media, l'allungamento dell'aspettativa di vita al pensionamento e la diminuzione delle nascite (fenomeni non compensati dai pur necessari apporti dell'immigrazione) impongono alla "vecchia" Europa di affrontare la questione previdenziale per quel che, letteralmente, è: una questione epocale.

L'iniquità nella distribuzione di oneri e benefici tra le generazioni, come e più dell'insostenibilità finanziaria, impongono a politici che vogliano essere coraggiosi e lungimiranti, di intervenire subito con correzioni radicali dei sistemi previdenziali: ogni mese che passa senza che nulla venga fatto, prepara inevitabilmente interventi più dolorosi.

In tutta Europa, ormai, è in corso un duro confronto fra le potenti lobby, politiche e sindacali, dello status quo e i Governi, di orientamenti diversi, che avanzano seppur timidi tentativi di riforma.

In Italia, paese dove tanto gli squilibri demografici quanto la generosità degli attuali sistemi pensionistici sono più accentuati che altrove, la discussione resta confinata tra posizioni improntate ad un massimalismo conservatore da una parte e proposte di riforma del tutto inadeguate dall'altra. Nessuna parte politica, pur con importanti ma limitatissime eccezioni, sembra consapevole che pensare al futuro, di milioni di cittadini e del paese nell'insieme, significa oggi, non solo ma innanzitutto, riformare il sistema previdenziale.

Con questo appello, non intendiamo sostenere un modello di riforma piuttosto che un altro, ma intendiamo manifestare l'inquietudine ed il timore della nostra generazione, sempre più esclusa dalla cittadella dei "diritti" e delle garanzie, per la quale si sta preparando un futuro di "pensionati poveri".

Sappiamo che non vi è ragione, né economica né sociale, che giustifichi l'inerzia su questo tema.

E' su questa base che lanciamo un appello ai parlamentari italiani affinché si apra urgentemente la via per una riforma incisiva del sistema previdenziale, che non può più gravare così pesantemente sul nostro avvenire professionale, sulle nostre esistenze, sulle risorse presenti e future della nostra generazione.

28 ottobre 2003
 
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