CONSIDERAZIONI SULL’INTERVENTO DI MONSIGNOR SUPERBO

di Maurizio Bolognetti
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Sono davvero felice, che il Consigliere Melfi si sia finalmente accorto di quanto possa essere invadente la Curia regionale ed in particolare Monsignor Agostino Superbo. Ormai, non passa giorno, senza che Monsignore perda occasione per poter intervenire su questo o quell’ argomento.

In questi giorni, per esempio, l’ottimo Superbo si è accorto che in Basilicata ci sono clienti e clientele, assistenzialismi e assistiti.

Complimenti a Monsignore e un benvenuto nel Club di coloro che da anni sostengono quello che lui sembra aver scoperto solo ieri.

Del resto, la tardiva scoperta potrebbe spiegarsi con una eccessiva “confidenza” della Curia Lucana con i poteri costituiti: non è un mistero, infatti, che in molti casi, pastori di anime abbiano speso e spendano il loro tempo per appoggiare esponenti politici locali, che della clientela e dell’assistenzialismo hanno fatto una ragione di vita. In tema di invadenza della Curia, gioverà ricordare al consigliere Melfi, che nella recente querelle che mi ha visto contrapposto al Vescovo Superbo, sulla questione della RU486, lui si schierò dalla parte della Curia.

Oggi, Melfi, folgorato sulla via di Damasco, parla di “lucani non cattolici” e di discriminazione nei confronti degli stessi, e questo perché l’ottimo Superbo, in un delirio di onnipotenza e di invadenza, attraverso la CEI, vuole ancora di più mettere le mani e anche i piedi nel piatto della politica regionale.

Consigliere Melfi, a questo punto torno a chiederle, in riferimento alla questione RU486, cosa mi dice di quei lucani cattolici e non, che hanno dovuto sopportare i Diktat di Superbo; cosa dice a chi ha dovuto assistere al penoso spettacolo di politici di destra e di sinistra annichiliti di fronte alla discesa in campo di Monsignore, dei tanti che sono accorsi a fargli da corte e di quelli che si sono nascosti sotto le sue sottane.

Caro consigliere Melfi, di cosa si meraviglia se non passa giorno senza che un qualche esponente politico, anche all’interno del suo schieramento, non si inchini di fronte a una qualche eminenza Vaticana.

Il vero problema, Consigliere Melfi, al di là di fatti specifici, è che siamo di fronte ad un’ondata di cattoclericalume davvero soffocante, che poco ha a che fare con la fede, quella vera, e troppo ha a che fare con le paure e con il potere, inteso nel senso deteriore del termine.

Provocatoriamente, Consigliere, le dico che ho l’impressione che questa regione corra il rischio di diventare una sorta di repubblica islamica.

Consigliere Melfi, visto che l’ineffabile Superbo sembra più di ogni altro politico regionale lanciato in una lunga campagna elettorale, e vista l’ambizione dello stesso a voler dettare linee politiche in materia sociale, politica, economica e di scelte personali, le propongo di far propria la proposta che i Radicali Lucani si accingono ad avanzare: candidiamo Superbo alla presidenza della Regione.

20 maggio 2003
 
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