BASILICATA - LA GIUNTA DI MELFI APPROVA MOZIONE SULLA QUESTIONE MONTAGNARD

di Maurizio Bolognetti
Torna a Comunicati

Questa mattina, mercoledì 30 luglio, su proposta di Radicali Lucani, fatta propria dal Sindaco Ernesto Navazio, la giunta municipale di Melfi(PZ) ha approvato all'unanimità una Mozione sulla "Violazione della libertà politica, religiosa e di espressione in Vietnam".

Ancora una volta, dunque, da Melfi, dalla Giunta di Melfi e grazie all'impegno e alla sensibilità del sindaco Ernesto Navazio e della sua Giunta, arriva forza e sostegno ad una lotta per l'affermazione delle libertà politiche, religiose e di espressione e per il rispetto dei diritti umani.

Il Vietnam e le sofferenze del popolo Montagnard sono un tema solo apparentemente lontano ed estraneo alla nostra quotidianità.

Ovunque nel mondo la libertà venga vilipesa e oltraggiata e si tenti di ridurre l'uomo ad un docile strumento per l'attuazione di politiche, frutto di aberranti ideologie che producono morte, distruzione e povertà, ovunque l'intolleranza si traduca in sterminio e genocidio, in distruzione di culture e in annientamento di popoli, dobbiamo sentirci in dovere di intervenire e di lottare, per l'affermazione di elementari regole di civiltà, dobbiamo batterci per la vita del diritto e il diritto alla vita.

Siamo certi che la presa di posizione di Ernesto Navazio e della Giunta di Melfi, contribuirà a portare all'attenzione della nostra comunità e della comunità internazionale il dramma e la lotta del popolo Degar(Montagnard).

Ciascuno di noi in questa lotta può diventare strumento di libertà e di liberazione.

Per intanto, un fraterno abbraccio ad Ernesto Navazio e un grazie di cuore alla Giunta di Melfi anche a nome del leader della Montagnard Foudation Kok Ksor e del popolo Degar.

 

LA GIUNTA COMUNALE

Violazione della Libertà politica, religiosa e di espressione in Vietnam.

Premesso che,

- visto l'accordo di cooperazione economica del luglio del 1995(3) concluso tra la Comunità europea e la Repubblica socialista del Vietnam, nel cui articolo 1 vengono poste come basi per tale cooperazione il rispetto dei diritti dell'uomo e dei principi democratici,

- visto il Patto sui diritti civili e politici a cui il Vietnam ha aderito nel 1982 e in nome della quale si è impegnato nei confronti della comunità internazionale e dei suoi cittadini a garantire e promuovere i diritti dell'uomo,

considerando che il Vietnam in quanto aderente al Patto Internazionale sui Diritti Civili e politici è obbligato a garantire l'esercizio dei diritti civili e politici, comprese la liberta' religiosa e di espressione e che nel luglio del 2002 il Comitato sui diritti umani delle Nazioni Unite ha fortemente criticato il Governo Vietnamita per le gravi violazioni dei diritti umani in Vietnam;

preoccupata per il destino del popolo indigeno Montagnard che dopo aver vissuto per migliaia di anni negli altopiani centrali del Vietnam ha visto ridursi drammaticamente la propria popolazione dai circa 3 milioni del periodo della colonizzazione francese a circa 6-700.000 attuali;

preoccupata dal susseguirsi delle centinaia di arresti, violenze, detenzioni e scomparse perpetrate ai danni delle popolazioni indigene cristiane Montagnard da parte del governo vietnamita a seguito delle manifestazioni pacifiche del febbraio 2001, con le quali decine di migliaia di Montagnard chiedevano alle autorita' vietnamite che fosse posta fine alla repressione religiosa e politica che li opprime e la restituzione delle terre loro confiscate a partire dal 1975;

profondamente turbata dalle notizie documentate relative sia all'organizzazione di cerimonie ufficiali da parte delle autorita' vietnamite per obbligare i Montagnard che praticano la religione cristiana ad abiurare la loro fede bevendo sangue animale e giurando fedelta' ad Ho Chi Mihn, sia ad attivita' di pressione volte a convincere le donne montagnard a farsi sterilizzare contro la loro volonta';

preoccupata dalle restrizioni giuridiche e politiche in materia di libertà di culto e dall'abrogazione del riconoscimento ufficiale di talune professioni religiose, quali la Chiesa buddista unificata del Vietnam (UBCV), le 'case-chiesa' protestanti e i gruppi dissidenti Hoa Hao e Cao Dai;

preoccupata dall'isolamento e dalle limitazioni dei movimenti del Patriarca della Chiesa buddista unificata del Vietnam, il Venerabile Thich Huyen Quang, il quale vive dal 1982 in condizioni simili agli arresti domiciliari, e del Venerabile Thich Quang Do, il secondo capo spirituale dell'UBCV, confinato sotto sorveglianza nella sua abitazione dal giugno 2001 a cui recentemente sono state ridotte alcune limitazioni della liberta' personale, senza che comunque;

preoccupata per la carcerazione dal maggio 2001 del Padre cattolico Nguyen Van Ly e per il destino di altri prigionieri o detenuti accusati di aver espresso in modo pacifico la loro fede religiosa;

preoccupata dal decreto 31/CP, che impone la detenzione amministrativa senza processo per le persone accusate di reati contro la sicurezza nazionale;

allarmata dall'arresto del 17 marzo 2003 nella città di Ho Chi Minh del dissidente nonviolento e democratico Nguyen Dan Que, sospettato di aver tentato di inviare informazioni all'estero attraverso la posta elettronica e sottolineando che tale arresto fa parte di una manovra più ampia, intesa a sopprimere e soffocare la libertà di espressione in Vietnam;

profondamente turbata dalla condanna del Sig. Hong Son a tredici anni di prigione e tre anni di detenzione amministrativa, con l'accusa di "spionaggio" per aver tradotto in lingua vietnamita e pubblicato su internet un articolo descrittivo del concetto di democrazia reperito sul sito web dell'Ambasciata americana in Vietnam;

angustiata dal susseguirsi di arresti, violenze e carcerazioni di dissidenti pacifici e di giornalisti da parte del governo vietnamita;

preoccupata dal decreto governativo del 18 giugno 2002 che vieta ai cittadini vietnamiti di guardare programmi televisivi esteri diffusi via satellite;

richiamata l'attenzione sul fatto che uno Stato che si fondi sullo Stato di diritto necessita di leggi chiare e puntuali, che garantiscano equità e certezza giuridica per tutti, e non basato su leggi che danno adito a discriminazioni in ragione della razza, del culto o delle opinioni politiche;

accolta con soddisfazione il recente incontro tra il Primo ministro vietnamita, Phan Van Khai, e il capo della Chiesa Buddista Unificata non ufficiale, ma incoraggiala comunita' internazionale a vigilare sulla prosecuzione positiva di un tale dialogo affinche' la Chiesa Buddista Unificata possa tornare al piu' presto ad operare in piena liberta' e legittimita' in Vietnam;

rigettata fermamente l'accusa di terrorismo rivolta contro il Presidente della Montagnard Foundation Kok Ksor dal Governo vietnamita, dopo la sua partecipazione come membro della delegazione del Partito Radicale Transnazionale alla 57esima sessione della Commissione sui Diritti Umani dell'ONU, nonche' di sanzionare il PRT avviato in sede ONU dal Governo vietnamita;

Con voti unanimi

DELIBERA

1)di chiedere al Governo italiano

a) di valutare l'opportunità, qualora persistano le carcerazioni, le violenze e il mancato riconoscimento dei diritti civili, politici e indigeni ai Montagnard, nonche' il mancato riconoscimento delle liberta' politiche e civili a tutti i cittadini vietnamiti, di sospendere tutti i programmi di aiuto pubblico e accordi di cooperazione con il Vietnam;

b) di monitorare costantemente l'atteggiamento del Governo Vietnamita in merito alla libertà di espressione ed al rispetto dei diritti umani fondamentali e in particolare a porre fine alla campagna repressiva nei confronti del popolo indigeno Montagnard e ad ottenere il legittimo riconoscimento della Chiesa Buddista Unificata da parte delle autorita' vietnamite;

c) di impegnarsi in sede di Nazioni Unite per respingere l'accusa di terrorismo formulata nei confronti del Presidente della Montagnard Foundation Kok Ksor e a difendere il diritto del Partito Radicale Transnazionale di partecipare con piena liberta' di parola ai lavori delle Nazioni Unite;

D) di riferire al Parlamento che cosa intenda fare per stigmatizzare la grave situazione che è andata creandosi in Vietnam;

E) di farsi promotore in sede di Unione europea di un'iniziativa volta a far si' che la Commissione Europea assuma iniziative chiare ed inequivocabili in materia di rispetto dei diritti umani e dei principi democratici in Vietnam, compresa la sospensione dell'accordo di cooperazione stipulato tra l'UE ed il Vietnam;

2) di trasmettere la presente risoluzione al Governo italiano, nonché al Governo vietnamita, al Segretario Generale delle Nazioni Unite e al Segretario dell'Asean.

Melfi, 30 Luglio 2003-07-30

Votata all'unanimità da:

Ing. Ernesto Navazio - Sindaco di Melfi

Prof. Giuseppina Carbone -Assessore

Prof. Giovanni Sterpellone - Assessore

Geom. Francesco Poppa - Assessore

Avv. Vincenzo Castaldi - Assessore

Dott. Iuri Bifaro - Assessore


30 luglio 2003
 
Torna a Comunicati