Lettera di Maurizio Bolognetti

di Maurizio Bolognetti
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Maurizio Bolognetti

Segretario "Radicali Lucani"

INDULTO.CAPEZZONE, D’ELIA E BERNARDINI:ABBIAMO OTTENUTO UN PRIMO IMPORTANTE SUCCESSO

INDULTO. CAPEZZONE, D’ELIA E BERNARDINI: ABBIAMO OTTENUTO UN PRIMO IMPORTANTE SUCCESSO. GRAZIE AI 1700 PARTECIPANTI ALLA PRIMA FASE DELLO SCIOPERO DELLA FAME (1300 DETENUTI).

ORA SOSPENDIAMO PER RILANCIARE -E CON MAGGIOR FORZA- A META’ GENNAIO, CON L’ARRIVO IN AULA DELLA LEGGE.

LA LOTTA SARA’ LUNGA E DURISSIMA, MA STIAMO COMINCIANDO A VINCERLA

Dichiarazione di Daniele Capezzone (Segretario di Radicali italiani), Sergio D’Elia (Segretario di Nessuno tocchi Caino) e Rita Bernardini (Presidente di Radicali italiani), dopo 15 giorni di sciopero della fame:

Con l’approvazione, da parte della Commissione Giustizia di Montecitorio, della legge Buemi-Pisapia-Fanfani, la nostra azione nonviolenta (avviata 15 giorni fa, il 7 dicembre scorso) conosce un primo importante successo. In due settimane, abbiamo disseppellito un tema che era stato travolto dalle risse, dalle polemiche e dalle chiacchiere della “politica ufficiale”: e così, in sequenza, dopo i pronunciamenti dei Presidenti Ciampi, Pera e Casini, e dopo la calendarizzazione -per metà gennaio- della discussione in Aula del provvedimento, si è oggi acquisito questo primo “via libera”.

Occorre ringraziare quanti hanno preso parte a questa prima fase di lotta nonviolenta: sono, in tutto, 1700 cittadini, tra cui 1300 detenuti nelle carceri italiane, e a loro va il merito di avere, con noi, reso possibile questo risultato.

Possiamo ora sospendere questa fase di sciopero della fame, per riprendere -e, lo speriamo, con adesioni ancora più numerose- a metà gennaio, con l’arrivo in Aula della legge. Per questo, ci attiveremo da subito, affinché innanzitutto nei luoghi dove si è dimostrata maggiore capacità di forza e di lotta, e cioè nelle carceri, ci si organizzi da subito per raccogliere le partecipazioni: lo sciopero, quindi, si interrompe, ma l’azione nonviolenta prosegue, assumendo -ora- la forma della preparazione di una nuova, massiccia iniziativa di sciopero in coincidenza con la ripresa dei lavori della Camera.

La lotta sarà molto lunga e molto dura, ma stiamo cominciando a vincerla, insieme.
Contro l’illegalità delle carceri italiane, con i detenuti, per un 2003 di diritto e di libertà.

Roma, 22 dicembre 2002

24 dicembre 2002
 
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