I
Lanzichenecchi
|
||
di Maurizio
Bolognetti
|
||
Torna a Comunicati | ||
Incredibile, ineffabile, esilarante, queste le parole che vengono in mente dopo aver letto le dichiarazioni che il presidente Bubbico, bontà sua, ha pronunciato sulla scandalosa situazione delle Terme La Calda all'indomani di una sua visita in quel di Latronico. Flashback di dodici anni di chiacchiere inutili, usate per coprire lo squallore di una vicenda desolante. Come se non bastasse, al coro di bugie, si è aggiunto, forse per dovere di ospitalità, anche il sindaco Egidio Nicola Ponzo. Per carità di patria preferisco, invece, stendere un velo pietoso sulle dotte analisi di alcune impiegate, le quali, probabilmente, sono state sottoposte a un lavaggio del cervello particolarmente accurato, naturalmente con acqua sulfurea. Come si fa, mi chiedo, ad imputare la crisi cronica delle terme di Latronico alla finanziaria appena approvata? Come si può spacciare per un successo la presenza di appena 3.489 utenti? Perché non si è spesa una sola parola sui motivi che hanno portato alla curatela fallimentare? Perché il Sindaco e il Presidente invece di giocare al gatto e la volpe, magari con l'assessore Nigro nei panni di Pinocchio, non ci dicono come mai le precedenti gestioni hanno accumulato miliardi di perdite? Il fallimento delle splendide Terme La Calda, come ben sanno i cittadini di Latronico, è imputabile a una politica clientelare, che viene da decenni ottimamente interpretata da politici più o meno illustri. Nessun imprenditore serio accetterebbe di acquisire o prendere in gestione l'impianto termale sapendo che dovrà sottostare a mille ricatti, a continue trattative con i rappresentanti di partiti, che non hanno mai visto le terme come volano per lo sviluppo e la crescità della comunità latronichese, bensì come un limone da spremere, come un bacino elettorale. Ci sono politici locali che hanno costruito la loro fortuna sulla promessa di un posto di lavoro alle terme, giocando vilmente sulla disperazione e sulla atavica fame di lavoro che abita da sempre il Lagonegrese. Il presidente Bubbico e il Sindaco Ponzo sanno benissimo che gli imprenditori che si sono succeduti (tra i quali anche una cooperativa di un caro amico del Presidente) sono stati scelti, voluti e selezionati dalla classe politica che governa questa regione, sulla base delle esigenze clientelari che credo di aver illustrato. Insomma, pseudo imprenditori assistiti, senza nessuna capacità imprenditoriale, esperienza nel settore, solidità finanziaria, quindi incapaci di garantire prospettive di sviluppo, ma in compenso dotati di un requisito essenziale: l'essere assolutamente proni di fronte ai protettori politici. Proprio per questo, il primo punto all'ordine del giorno dell'agenda politica dell'Associazione "Radicali Lucani" è la liberazione di questa regione da protettorati e protettori e da una famelica classe politica, che ha un atteggiamento equiparabile a quello dei famigerati lanzichenecchi.
PER RADICALI LUCANI IL SEGRETARIO MAURIZIO BOLOGNETTI |
||
3 Ottobre 2002 | ||
|