INTERROGAZIONE DEL PRESIDENTE DEGLI EURODEPUTATI RADICALI MAURIZIO TURCO

di Maurizio Turco
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Premesso che

- il 13 novembre il Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana ha approvato un decreto-legge per l’immediata sistemazione in sicurezza dei rifiuti radioattivi presenti sul territorio italiano, tramite la realizzazione di un apposito Deposito nazionale localizzato nel comune di Scanzano Jonico, in provincia di Matera. In detto Comune dovrebbero essere trasportati circa 60mila metri cubi di scorie nucleari di 2/a e 3/a categoria, quelle cioè di alta e media durata, accumulate dalla dismissione delle centrali italiane e da attività di ricerca.

- la decisione è stata presa improvvisamente ed unilateralmente dal Governo italiano;

- la direttiva europea 89/618/Euratom del Consiglio, del 27 novembre 1989 è stata recepita nel diritto italiano dal capo X ("Emergenza nucleare") del decreto legge n. 230 del 17 marzo 1995 ma non sono stati ancora emanati i decreti attuativi relativi:

a) all’istituzione della commissione permanente per l'informazione con il compito di predisporre le informazioni preventive e indicare le vie di comunicazione idonee alla loro diffusione (previsto dall’articolo 133);

b) all’individuazione delle autorità e degli enti che devono provvedere alla diffusione delle informazioni preventive (previsto dall’articolo 134);

c) ai casi e alle modalità di applicazione dei piani di emergenza applicabili alle operazioni di trasporto di materiale radioattivo (previsto dall’articolo 125).

- La Commissione europea cofinanzia con 743 milioni di euro il programma dell'Obiettivo 1 nella regione Basilicata durante il periodo 2000-2006; nel POR Basilicata, capitolo 2 “La strategia di sviluppo” si legge che: Lo “sviluppo sostenibile” è assunto come scelta fondante del POR Basilicata ed in quanto tale conferisce un particolare rilievo alle politiche che più direttamente, ed in una logica intersettoriale, presidiano la salute dell’ambiente (salvaguardia degli ecosistemi, difesa del suolo, uso dell’acqua, gestione dei rifiuti) riconoscendo in esso i tratti caratteristici di una immagine positiva della regione e intrinseche valenze economiche”; peraltro, nella descrizione della zona, si rileva come “il maggior numero di posti di lavoro si registra nell'industria di trasformazione dei prodotti agricoli (frutta, verdura e prodotti zootecnici)”.

Chiede di sapere

- quali iniziative intende prendere nei confronti della Repubblica Italiana per avere adottato improvvisamente ed unilateralmente la decisione e per non avere ancora adottato i decreti attuativi della direttiva europea 89/618/Euratom?

- se l’iniziativa del Governo italiano di concentrare le scorie nucleari in Basilicata è in contrasto con la vocazione della regione così come rilevata nei documenti alla base dei finanziamenti e delle direttrici di sviluppo finanziate dall’Unione europea, quali iniziative intende prendere?

17 novembre 2003
 
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