BASILICATA – IL PRESIDENTE DELL’ORDINE DEI GIORNALISTI SI ISCRIVE AL COMITATO PRO MONTAGNARD.

di Maurizio Bolognetti
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Prosegue la mobilitazione dell’Associazione Radicali Lucani a sostegno dei Montagnard. Questa mattina, il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Basilicata, Oreste Lo Pomo, si è iscritto al “COMITATO ITALIANO ED EUROPEO, PER LA PROTEZIONE DEL POPOLO DEGAR (MONTAGNARD), E PER LA LIBERTA’ E LA DEMOCRAZIA IN VIETNAM”.

Con l’iscrizione di Oreste Lo Pomo salgono a 18 gli iscritti lucani al Comitato, tra essi 15 tra i massimi esponenti della politica regionale.

Iscrizioni, che, voglio ribadirlo, sono un atto politico e non mera testimonianza. Il Natale dei Montagnard anche quest’anno è stato un Natale fatto di assassini, torture, arresti e bibbie sequestrate. In proposito Kok Ksor, Presidente della Montagnard Foudation e membro del Consiglio Generale del Partito Radicale Transnazionale, ha dichiarato: “Questo Natale non sarà un Buon Natale per la popolazione Degar Montagnard dentro e fuori dal Vietnam. Al popolo Degar non è consentito celebrare il Natale con le messe e le cerimonie ufficiali in Vietnam a causa della minaccia di arresti e di torture. Il Governo vietnamita continua a reprimerci e a interferire nei nostri affari religiosi. Quest’anno, tuttavia, grazie a Radio Radicale, il popolo Montagnard celebrerà il Natale tutto unito attraverso le trasmissioni radio provenienti dall’estero sugli altopiani centrali del Vietnam, sottoposti a un rigido controllo. Questa è l’unica libertà di cui possiamo godere oggi, ma il governo comunista vietnamita non distruggerà il nostro spirito. La nostra gente vuole essere libera e continueremo a cercare la libertà attraverso mezzi non violenti. Adesso, la comunità internazionale si deve rendere conto che esiste un obbligo morale e legale di liberare tutti i popoli oppressi del mondo da governi dispotici come quello vietnamita”.

La negazione dei diritti umani in Vietnam continua a tutt’oggi ad essere un triste realtà, di fronte alla quale, chi ha modo di sapere, di conoscere, non può restare a guardare: l’ignavia è forse la peggiore forma di complicità.

Anche grazie al contributo di uomini come Oreste Lo Pomo, ci auguriamo, che al più presto, le violenze perpetrate dal regime di Hanoi sul “popolo delle montagne” possano avere fine.

Così come, ci auguriamo che tutti i vietnamiti possano godere di quelle libertà politiche, religiose e di espressione da troppo tempo negate.

Nella causa dei Montagnard possiamo leggere, mi auguro, la necessità di lavorare, affinché non si parli più di un mondo libero e democratico contrapposto, ma, ahimè, a volte anche complice, a un mondo fatto di dittatori, dittature e regimi che brutalizzano le popolazioni che governano, negando i più elementari diritti umani.

Parlare dei Montagnard significa, dunque, parlare delle centinaia di milioni di uomini e donne che vivono il dramma di essere governati da piccoli e grandi fratelli, che a volte trasformano le loro vite in un autentico incubo.

Ed è per questo che, nel ringraziare Oreste Lo Pomo, voglio ancora una volta prendere in prestito e parafrasare le parole di Marco Pannella: VIETNAM LI-BE-RO!!! Pace, giustizia, democrazia e libertà per i vietnamiti e le vietnamite.

29 dicembre 2003
 
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