Caro Daniele, ti chiediamo di dare lettura durante il Comitato di Radicali Italiani di questa breve lettera.

All’attenzione di Daniele Capezzone

p.c.

Membri Comitato Nazionale R.I.

Direzione R.I.

Caro Segretario,

Il Caso Scanzano, alias “Caso Italia” è stata una opportunità che non hai voluto e non hai saputo cogliere. Una questione, quella di Scanzano, che non era e non è circoscritta all’entità geografica lucana. Dal “Caso Scanzano” si potevano tirare mille fili e in ognuno di questi avremmo ritrovato e trovato le ragioni di una iniziativa politica che ci appartiene:i piani energetici , la monnezza, gli inceneritori, l’eolico, ecc.

Per 15 giorni ci siamo battuti all'ultimo sangue nel tentativo di far passare, a livello regionale e nazionale, una posizione altra:legalità, diritto-dovere a conoscere per deliberare.

Ci siamo battuti contro l’incivile, italica, e incredibilmente legalizzata, pratica dei blocchi stradali e ferroviari, a cui tra l’altro hanno partecipato Consiglieri regionali e senatori dell’attuale maggioranza.

Siamo stati alternativi e alternativa ai burocrati dell’ambiente(verdi, legambiente) e agli improvvisati capipopolo e masaniello che sono spuntati come i funghi.

Per 15 giorni, caro segretario, hai accuratamente evitato ogni dichiarazione pubblica.

Interpellato sull’opportunità di avviare una iniziativa, che coinvolgesse la Commissione di Vigilanza sulla Rai, hai risposto dicendo che ci avresti pensato, ma che volevi evitare di infilarti in una strada senza sbocco.

Davvero incredibile, davvero ineffabile.

In 15 giorni, caro segretario, non ha mai preso in considerazione, nemmeno per un momento, la possibilità di convocare una conferenza stampa, magari a Roma.

Nessun risentimento, sia chiaro: la questione è politica.

Ciò detto, ribadiamo che quanto avvenuto, è una ragione più che sufficiente per ritenere “non opportuna” una iscrizione a Radicali Italiani, prendila se vuoi come una mozione di sfiducia nei confronti dell’attuale segreteria.

Un caro saluto e buon Comitato.