Lettera di Antonio Corbo a Segretario “Radicali Lucani”

di Maurizio Bolognetti
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Caro Maurizio,

aderire alla vostra iniziativa è un obbligo per chi, come il sottoscritto, è convinto che solo la pace e la continua ricerca del dialogo possono superare divisioni e conflitti e scongiurare il pericolo di nuove guerre.

L’Italia, da sempre, ripudia la guerra ed è impegnata nella affermazione dell’idea di pace mondiale ed è anche per questo che il vostro appello rivolto alle Nazioni Uniti non può non essere condiviso da tutti gli italiani, che certo non possono dimenticare le due guerre mondiali in cui è stata impegnata la nostra nazione, oltre a morte e distruzione che hanno comportato.

E poi, proprio oggi, nel mondo, si celebra la giornata della memoria, ricordando le vittime dell’olocausto, delle deportazioni, dei campi di concentramento.

E come si può pensare di ricordare questo, senza continuare, con tutte le forze, a difendere quel bene prezioso che è la pace universale, la pace che vede i popoli impegnati a dialogare intorno ad un tavolo e non pronti ad inviare truppe, mezzi, armi nell’area dell’Iraq in vista di una guerra?

Per questo il vostro invito può essere lo strumento per favorire davvero la pace, per evitare che gli interessi economici di pochi potenti porti ad una guerra inutile che decreterebbe la sconfitta di tutte le parti in campo ed ancor di più chi, pur potendo, come l’Onu, non ha fatto di tutto per evitarla. Soprattutto considerando che le nazioni hanno sottoscritto quel documento fondamentale che si chiama Carta dei Diritti delle Nazioni Unite e per esso ci si deve battere per ristabilire le condizioni di libertà e diritti tutelati per tutto il popolo iracheno, da anni sotto la dittatura di Saddam che, come voi chiedete, deve essere esiliato per creare un governo democratico in Iraq.

29 gennaio 2003
 
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