INDULTO. BASILICATA. ANCORA ADESIONI ALL’APPELLO E PARTECIPAZIONI ALLO SCIOPERO DELLA FAME

di Maurizio Bolognetti
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Si arrichisce ulteriormente la partecipazione lucana al Satyagraha radicale.

Questa mattina hanno sottoscritto l’appello l’On. Giuseppe Molinari della Margherita, la Consigliera Regionale Adeltina Salierno dei Democratici, Il Capogruppo del PPI al Consiglio Regionale Vito De Filippo.

La Consigliera Salierno ha tra l’altro preannunciato due giorni di sciopero della fame per le giornate del 22 e 23 dicembre.

L’adesione dell’On. Molinari va ad aggiungersi a quelle dei deputati lucani Luongo, Adduce e Blasi.

Intanto, dal carcere di Matera, dove nella giornata di venerdì scorso ci siamo recati con l’On. Adduce, sono 65 i detenuti che hanno comunicato la loro partecipazione al satyagraha radicale.

In una lettera inviata dai detenuti materani ai radicali si legge: “Con la presente i detenuti della casa Circondariale di Matera, seconda sez.Penale, comunicano che con decorrenza dalle ore 7 del 16/12/02, aderiscono allo sciopero della fame in linea con il movimento radicale e quanti altri hanno aderito alla protesta pacifica…Il vitto risultante da detta protesta sarà ceduto ben volentieri alla Caritas del luogo.”

In una nota l’on. Adduce ha dichiarato: “Vengo informato mentre sono impegnato a Roma per i lavori della Camera dei Deputati che 65 detenuti del carcere di Matera hanno iniziato lo sciopero della fame per sostenere l’iniziativa dei Radicali Italiani ( Capezzone, Bernardini, D’Elia sono all’undicesimo giorno di sciopero della fame) per sollecitare una decisione parlamentare sull’indulto.

E’ particolarmente significativo che cittadini detenuti con un’azione assolutamente nonviolenta si uniscano a tanti altri cittadini per promuovere una decisione su un provvedimento che in qualche modo, se approvato, costituirebbe un risarcimento alle tante sofferenze che spesso diventano una sorte di pena aggiuntiva a quella che legittimamente essi devono scontare.”

A questo punto occorre davvero che il Parlamento dia una risposta chiara, stabilendo non solo i tempi d’inizio della discussione sui provvedimenti d’indulto, ma anche quando il treno arriverà al capolinea: insomma, quando l’aula voterà.

Infine, vogliamo ancora una volta sottolineare che la nostra iniziativa è volta non a un voto positivo o negativo sulle innumerevoli proposte di “clemenza”, ma ad ottenere date e tempi certi, fermo restando la nostra posizione a favore di un provvedimento d’Indulto.

Ciò che è certo è che anche grazie ai detenuti del carcere di Matera e a tutti coloro che in questa regione, in queste ore di lotta, continuano a manifestare il loro interesse e la loro partecipazione, ci sentiamo meno soli.

18 dicembre 2002
 
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