SARCONI – Sensibile come sempre alle varie tematiche e problematiche che riguardano la pace nel mondo, l’amministrazione comunale si schiera decisamente in favore del popolo iracheno.

Aderendo, infatti, alla richiesta dei Radicali Lucani, la giunta comunale guidata dal sindaco Celoro ha sottoscritto l’appello di Marco Pannella alle Nazioni Unite per l’esilio del dittatore iracheno Saddam Hussein e la formazione di un Governo democratico in questa Nazione.

E’ un appello rivolto anche alla comunità internazionale in quanto, “appare evidente – è scritto nello stesso – che la soluzione militare non è in grado di mettere un punto finale alla minaccia rappresentata dal regime di Bagdad”.

Diversa, invece, a parere dei radicali la strada da intrapredendere. IN Iraq e per l’Iraq, così come per tutto il Medio Oriente e l’umanità intera, la vera e duratura alternativa non è oggi “la guerra o la pace” , ma “la guerra o la libertà, il diritto, la democrazia e la pace”. “Le Nazioni Unite, perciò, debbono immediatamente fare proprie le affermazioni secondo cui l’esilio di Saddam Hussein cancellerebbe la necessità della guerra favorendo l’avvio di concrete iniziative per una soluzione politica e pacifica della questione irachena”. Partendo, quindi, dal presupposto dell’uscita di scena di Saddam, si chiede al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di “porre l’Iraq sotto un regime di amministrazione fiduciaria internazionale conferendo incarico, nel contempo, ad un uomo di stato di altissimo livello di predisporre le condizioni di un pieno esercizio dei diritti e delle libertà per il popolo iracheno”.

Un accorato appello, inoltre, è rivolto alle donne e agli uomini di buona volontà, perché tali principi abbiano a trionfare e ad avere la meglio sulle dittature e sulle guerre. L’amministrazione comunale di Sarconi ha condiviso subitamente tale iniziativa facendo proprie le motivazioni della stessa, convinta che questa sia l’unica soluzione pacifica possibile.

Il sindaco e la Giunta hanno fatto proprio tale appello, accomunandovi l’intera comunità sarconese, consci che la libertà e la democrazia siano diritto di tutti i popoli e siano garantite senza il ricorso alla forza.