REFERENDUM DEL 15 GIUGNO SULLART.18
LE RAGIONI DEL NO DI RADICALI E SDI |
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di Luigia
Ierace
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POTENZA l80 per cento degli italiani non saprebbe
dare una risposta chiara su chi votare, mentre il 65 per cento non sa
nemmeno che si vota. In vista del referendum del 15giugno sullestensione
dellarticolo 18 alle aziende con meno di 15 dipendenti, lo ha dichiarato
il segretario regionale dei Radicali Lucani, Maurizio Bolognetti, nella
conferenza stampa promossa dal Comitato per il No, alla quale hanno partecipato
anche lassessore regionale allAgricoltura e allo Sviluppo
rurale, Donato Salvatore, il capogruppo dello SDI in Consiglio Regionale
dello SDI, Antonio Pisani, e il segretario regionale dello SDI, Salvatore
Blasi. Uneventuale vittoria del sì ha detto ancora contribuirebbe ad aumentare il lavoro nero e la precarietà e lulteriore paralisi del mercato del lavoro. La battaglia seria è quella per la riforma del welfare, degli ammortizzatori sociali, del sistema pensionistico. Eì un referendum inutile ha ribadito Pisani ma anche nocivo e pericoloso non solo per leconomia, in generale, e la piccola imprenditoria che è lasse portantedel sistema economico in Basilicata, ma anche per i lavoratori, in quanto incentivo al precariato. Lo SDI ha detto ancora Pisani voterà per il NO si impegnerà a sollecitare Comitati per il NO, anche tra i DS. Lesercizio del voto va sempre difeso, i socialisti e i riformisti ha detto Salvatore si impegnanoa votare e a convincere la gente ad andare a votare. I lavoratori si difendono in maniera diversa. Dobbiamo apportare quei correttivi allo Statuto dei Lavoratori ha aggiunto Blasi che possano proteggere chi non ha diritti e le nuove professionalità. Questa è la sfida dei socialisti. |
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9 maggio 2003 | ||
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