BOLOGNETTI E SALVATORE CONCORDANO UNA VITTORIA DEI SI’ CREEREBBE SOLO LAVORO NERO E PRECARIATO.

ART. 18, RADICALI E SDI INSIEME PER IL NO

di Mimmo Parrella
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POTENZA – Non rischiano di essere incoerenti. I radicali, da sempre forza politica liberista e libertaria, si preparano alla campagna elettorale sul referendum del 15 giugno con il solito piglio. “L’estensione dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori anche alle aziende con meno di 15 dipendenti sarebbe dannoso per imprese e lavoratori, e rischierebbe solo di aumentare la precarietà, il lavoro nero, ingessando ancora di più il mercato del lavoro.” E’ questa l’idea del segretario dei radicali lucani, Maurizio Bolognetti, ribadita ieri mattina nel corso di una conferenza stampa alla Regione, che ha invitato i lucani a votare massicciamente per il NO. Erano presenti anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Salvatore, il Capogruppo dello SDI in Consiglio Regionale, Pisani, e il Segretario regionale del partito, Salvatore Balsi. “In questo paese – ha detto Bolognetti – per l’ennesima volta si sta boicottando uno strumento di democrazia diretta come il referendum. L’80% degli italiani non saprebbe dare una risposta chiara su chi votare, mentre il 65% non sa nemmeno che si vota”. Sarebbe necessario, a parere dei radicali, una reale riforma del welfare e delle pensioni, per dare maggiori diritti e speranze alle attuali come alle future generazioni, anziché fare come fa la sinistra conservatrice (Prc, Pdci, Verdi e CGIL),che spreca energie in battaglie di retroguardia e per di più dannose per l’intero sistema Italia. Il segretario radicale è stato affiancato dai massimi esponenti dello SDI, che sulla scia delle opinioni di Gino Giugni, padre socialista dello Statuto dei Lavoratori, hanno deciso di aderire ai Comitati per il No. Pisani ha sottolineato la “Inutilità” del referendum “non solo per l’economia e la piccola imprenditoria, che è l’asse portante del sistema economico in Basilicata, ma anche per i lavoratori, in quanto incentivo al precariato. Pisani ha dichiarato che lo SDI voterà per il NO e che si impegnerà a “sollecitare Comitati per il No”, anche tra i DS.

9 maggio 2003
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