Dal Gup a Potenza, compariranno i radicali Bernardini e Bolognetti

DROGA IN PIAZZA, OGGI L’UDIENZA

L’ACCUSA PARLA DI DISOBBEDIENZA CIVILE. “NO AL PROIBIZIONISMO”.

di Redazione
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POTENZA – Si terrà oggi l’udienza preliminare del processo che coinvolge la Presidente di Radicali Italiani, Rita Bernardini, e il Segretario Regionale del Partito, Maurizio Bolognetti. I due sono accusati di disobbedienza civile compiuta a Potenza il 25 maggio del 2002.

In particolare, Bolognetti e Bernardini devono rispondere di violazione dell’articolo 73 del DPR 309/90, meglio noto come legge Iervolino-Vassalli, e della violazione degli articoli 110 e 81 del codice penale.

Nella richiesta di rinvio a giudizio si legge: “…perché, in concorso tra loro, con più azioni esecutive Mario Pagano, cedevano ai soggetti che assistevano a detta manifestazione sostanza stupefacente del tipo “hashish”.

Nel commentare la notizia, Bolognetti ribadisce che “ la guerra scatenata dall’attuale regime proibizionista produce quotidianamente morte, corruzione, micro e macro criminalità più o meno organizzata e solo nella nostra regione consegna 40000 consumatori di cannabis nelle mani della criminalità organizzata, esponendoli al rischio di un non piacevole soggiorno nelle patrie galere. Il proibizionismo – aggiunge Bolognetti - ha consegnato al crimine organizzato un mercato, che solo in Italia, consente alle narcomafie di lucrare migliaia di miliardi delle vecchie lire.

Il proibizionismo ha trasformato un problema socio-sanitario in una questione di ordine pubblico.

Il proibizionismo ha portato all’approvazione di leggi che ledono gravemente lo stato di diritto. Capita che un probabile consumatore di cannabis si veda accusato di spaccio per il possesso di 3 o 4 grammi, sulla base della quantità posseduta, ma, ahimè, lo consente la legge.

26 febbraio 2003
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