PAROLA DI CARDINALE

di Maurizio Bolognetti
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Le parole blasfeme e, mi sia consentito, anticristiane, se pensiamo alla figura di Cristo, pronunciate dal Cardinale Ratzinger sulle unioni omosessuali, continuano a risuonare nella mia testa e ad ogni ascolto non posso fare a meno di rabbrividire, pensando a quella Chiesa che innalzava roghi per purificare le anime dei peccatori, delle streghe e di tutti coloro che identificava come apostati ed eretici.

Il documento - appello o forse sarebbe meglio parlare di Diktat, che il Cardinale ha inviato ai parlamentari cattolici sulla questione delle unioni omosessuali, sarà anche un atto dovuto, come sostiene qualcuno, ma è atto che richiede urgentemente di essere analizzato e fortemente criticato.

La Chiesa fa la Chiesa, dice qualcuno, e ancora “cosa ti aspettavi?” Sarà anche vero, ma se le parole pronunciate da Ratziger fossero uscite dalla bocca di un Ayatollah avremmo forse parlato di atteggiamenti talebani; se i documenti prodotti dal Cardinale li avessimo letti in una missiva di Bin Laden ci saremmo seriamente preoccupati; se gli stessi argomenti che alcuni esponenti vaticani usano per bollare gli omosessuali come nemici della famiglia li avesse usati un esponente della Fiamma Tricolore, avremmo urlato senza esitare allo scandalo.

E allora, la Chiesa fa la Chiesa, ma il mio animo laico, liberale e libertario mi impone di criticare duramente le ingerenze del Cardinale e le sue farneticazioni.

Il cardinale Ratziger sulle cellule staminali, così come sull’omosessualità, rappresenta una cultura di morte e pregiudizio che va combattuta.

Gli anatemi scagliati dal Cardinale contro la possibilità che anche l’Italia recepisca le leggi in materia, che appartengono ad 11 paesi su i 15 che compongono l’Unione Europea, sono una autentica vergogna.

La berlina o se volete la gogna di certa immorale moralità cattolica incombe su tutti noi e su una civiltà altra che sogniamo ed auspichiamo per il nostro paese, lontana dalle intolleranze e dalle intemperanze non solo verbali di certi Vatican-talebani.

Ci auguriamo che da destra, così come da sinistra, tutti sappiano rispondere in maniera adeguata a sua Eminenza e respingere gli strali e i lai Vaticani che si levano alti.

Per il momento abbiamo poche certezze e tra queste la capacità dei radicali di fare da argine a questa soffocante cappa di un cattolicesimo che vuole fare della sua morale una morale di Stato, un cattolicesimo che non ci piace e che incombe sulle nostre povere teste, come la spada incombeva sul capo del mitico Damocle.

5 agosto 2003
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