PILLOLA RU486, LIBERTA’CHIARA E INEQUIVOCABILE

di Redazione
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Matera – La proposta di sperimentazione della pillola Ru486 presso l’opedale San Carlo di Potenza – si legge in una nota di Wanda Mazzei e Tina Santochirico – ci impone, come donne e come persone che hanno a cuore il principio della laicità dello Stato, di prendere una posizione chiara e inequivocabile.

La possibilità di consentire alle donne la libertà di scelta in materia di aborto non può e non deve essere messa in discussione. La Ru486 è una valida alternativa all’aborto chirurgico, sicuramente meno traumatica e invasiva e pertanto non comprendiamo perché non deve essere consentita in questa regione.L’art.15 della Legge 194/78 attribuisce, anzi impone alle Regioni chiari compiti di aggiornamento in materia di aborto: “…sull’uso delle tecniche più moderne, più rispettose dell’integrità fisica e psichica della donna e meno rischiose per l’interruzione di gravidanza”.

L’aborto chirurgico –prosegue la nota- viene praticato, in non pochi casi, in assenza di anestesia o in anestesia parziale. Vorremmo,poi, ricordare a tutti-continua- che, proprio grazie alla legalizzazione dell’aborto e ad una maggiore informazione sui metodi anticoncezionali, le interruzioni di gravidanza sono enormemente calate a partire dal 1978.

Rivolgiamo, pertanto, un appello atutte le donne a quanti hanno a cuore la tutela delle libertà individuali e la promozione della ricerca scientifica affinché facciano sentire la loro voce anche in occasione della prossima riunione del Comitato etico regionale, convocato per discutere tale argomento.

8 febbraio 2003
 
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