IL FORZISTA TADDEI HA RAGIONE SULL’UNITA’ DELL’AREA MODERATA

di Antonio Romano
Torna all'archivio


Sinceramente non riesco a comprendere il risentimento espresso dal consigliere regionale di AN Egidio Digilio e nemmeno i giudizi gratuitamente ironici del Segretario dei Radicali Lucani Maurizio Bolognetti in ordine all’intervento del coordinatore regionale di Forza Italia Vincenzo Taddei con il quale viene ipotizzata una compiuta riaggregazione dell’area moderata intorno ai valori e ai principi ispiratori del cattolicesimo democratico e liberale e dell’area laica riformista e per un programma politico amministrativo, alternativo alla fallimentare gestione della cosa pubblica propinataci dall’alleanza di sinistra – centro, e idealmente ispirata ai valori della libertà, della democrazia, della solidarietà e della giustizia sociale, e volto a garantire, concretamente, il diritto alla vita, allo studio, al lavoro e alla famiglia. L’intervento del Coordinatore regionale di Forza Italia, Taddei, lungi dal proporre, sic et simpliciter, una riaggregazione degli ex o post democristiani al centro e a tutto danno dei fedeli e coerenti alleati di AN, fa emergere, ancora una volta, i limiti di una anomala coalizione tra quanti dichiarano di ispirare la propria azione politica ai valori fondanti del cattolicesimo democratico e coloro che, palesemente, si richiamano al pensiero marxista –leninista e ai dogmi del collettivismo (post comunisti e comunisti rifondanti).

A molti sfugge che, in Basilicata, tutta la classe dirigente degli ex popolari è confluita, in blocco ed in barba al proprio elettorato, nella Margherita, confondendo i valori ed i principi del cattolicesimo democratico nei fumosi, inconsistenti e generici programmi d’ispirazione rutelliana, parisiana o prodiana. Tale contesto politico non sfugge al coordinatore regionale di Forza Italia che, con il suo appello, ha inteso rivolgersi proprio a coloro i quali, riluttanti a mercificare i valori ed i principi ispiratori del proprio credo politico, vorranno contribuire a restituire, per le prossime tornate elettorali, il Governo della cosa pubblica ad una maggioranza politica moderata ed ispirata nelle azioni e nei programmi dai valori e dai principi della migliore tradizione del cattolicesimo democratico e liberale. La Margherita, in Basilicata, rappresenta solo una eterogenea aggregazione di uomini e classi dirigenti delle più svariate forze politiche: orfana, sin dal suo nascere, di saldi principi ispiratori e valori ideali, la Margherita è destinata a frantumarsi nelle intestine lotte di quotidiana spartizione del potere; dall’intrinseca debolezza ideale della Margherita trae forza e vigore l’accorato appello di Taddei per una forte aggregazione delle forze moderate intorno a programmi di sviluppo socio economici della Regione Basilicata alternativi a quelli fallimentari delle coalizioni di sinistra – centro propinatici, ormai, da ben due legislature.

Non a caso l’intelligente Mastella, non convergendo nella Margherita, ha conservato intatti i legami con la tradizione cattolico – cristiana e liberale, ha assicurato al proprio partito autonomia ideale e lo ha preservato dalle insidie della connaturata promiscuità politica della Margherita. In tale prospettiva Forza Italia, a mezzo del suo coordinatore regionale, bene fa ad attivare ogni e qualsiasi iniziativa aggregante ed idonea a rafforzare la coalizione di centro-destra: si tranquillizzi, pertanto, il consigliere regionale Egidio Digilio, AN rimane il fedele alleato di sempre, e la Casa delle libertà, forte degli ideali e della passione politica che contraddistingue indistintamente tutti i partiti della coalizione di centro-destra, saprà, unitariamente, sconfiggere l’oppressivo e prevaricante sistema di potere e di gestione della Res Pubblica instaurato dalla sinistra marxista a danno della libertà e della democrazia ed a scapito delle forze politiche moderate, d’ispirazione cattolico-liberale e laico riformiste.
Al sarcastico ed ironico Maurizio Bolognetti, segretario regionale dei Radicali Lucani, rispondo affermativamente al suo appello di iscrizione dei centristi al Partito Radicale Transnazionale e che potrei essere il primo della sua collezione di figurine qualora riuscissi a conoscere nei dettagli i programmi e le proposte per la costruzione degli Stati Uniti D’America e D’Europa e dell’Organizzazione Mondiale delle Democrazie.

2 settembre 2003
    Torna all'archivio