LA MANIFESTAZIONE ERA ORGANIZZATA A FAVORE DELL’ANTIPROIBIZIONISMO

I RADICALI DISOBBEDIENTI

MATERA, IN PIAZZA HANNO CEDUTO HASHISH E MARIJUANA

di Sissi Ruggi
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MATERA – Per aver ceduto modiche quantità di hashish al termine di una iniziativa antiproibizionista di disobbedienza civile, tenuta ieri a Matera, il Presidente dei Radicali Italiani, Rita Bernardini, e quello dei Radicali Lucani, Maurizio Bolognetti, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per il reato di cessione di sostanze stupefacenti. I due dirigenti radicali hanno attuato la cessione della sostanza davanti al dirigente della squadra mobile della Questura di Matera, Giancarlo Conticchio.

Quest’ultimo ha detto che si procederà nei loro confronti così come previsto dalla legge. A Bolognetti e Bernardini viene contestato l’art.73 della legge 309/90, detenzione a fini di cessione. Al termine della manifestazione scatole contenenti una modica quantità di sostanze stupefacenti con la dicitura MC ( Monopolio Criminale) sono state cedute dai due attivisti radicali allo stesso dirigente della Mobile e a un giovane di venti anni di Montescaglioso, che è stato condotto in Questura per il riconoscimento. Bolognetti e Bernardini hanno annunciato che mercoledì prossimo a Potenza è fissato il procedimento per lo stesso reato davanti al Giudice per le udienze preliminari. L’atto di disobbedienza civile è motivato con la volontà di condividere la condizione di tante persone denunciate per il possesso di droghe leggere. Rita Bernardini, al diciannovesimo giorno di sciopero della fame per accelerare i tempi di approvazione della legge sull’indulto attualmente in discussione al Senato, ha dedicato l’atto di disobbedienza a un giovane di 26 anni, suicidatosi nei giorni scorsi per non aver retto alla vergogna dopo un fermo per possesso di due grammi di hashish. “Chiediamo un dibattito sulla legalizzazione delle sostanze stupefacenti”, ha detto Rita Bernardini. I radicali il prossimo 8 marzo attueranno una protesta analoga a Palermo, “per una cessione di droga nella città dove il proibizionismo alimenta la grande criminalità e la microcriminalità”.

Maurizio Bolognetti ha insistito su quelle che definisce “le incongruenze del proibizionismo in materia di droghe leggere e del monopolio che in questo settore ha la criminalità. La tolleranza zero e quindi il proibizionismo – ha detto Bolognetti – non frenano un fenomeno che è in aumento sotto tutti gli aspetti, senza dimenticare che altre forme di tossicodipendenza come alcol e fumo sono legalizzate e tollerate”.

23 febbraio 2003
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