PRESENTATA A MATERA L’INIZIATIVA DEI RADICALI ITALIANI

DIGNITA’ DIETRO LE SBARRE

BOLOGNETTI, ADDUCE E PISANI TRA I DETENUTI LUCANI

di Antonella Ciervo
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MATERA – Un Consiglio Comunale monotematico prima di natale per aderire all’appello dei Radicali Italiani su Indulto, Sospensione della pena o liberazione anticipata.

E’ questo l’impegno che ieri è stato ufficialmente confermato dall’amministrazione comunale ( rappresentata dal Sindaco Porcari, dalla Presidente del Consiglio Comunale Wanda Mazzei e dai Consiglieri Antonio e Leo Montemurro e Vito Cilla) nel corso dell’incontro in cui sono stati illustrati i dati delle visite nelle carceri di Potenza e Matera effettuate da Maurizio Bolognetti dei Radicali Lucani e dagli On. Salvatore Adduce dei Ds e Antonio Pisani dello SDI.

Lo stato dei penitenziari Lucani ( manca all’appello il carcere di massima sicurezza di Melfi di cui presto ci si dovrebbe occupare) non è critico rispetto al resto d’Italia anche se, è stato sottolineato, in particolare quello del capoluogo non ha sufficiente personale per il reparto femminile e necessità di almeno 20 agenti per quello maschile.

Il 90% dei 230 detenuti ( a sua volta suddiviso tra un 50% di extra comunitari e un 40% di tossicodipendenti e 80 carcerati in attesa di giudizio) è composto, come si legge nella nota di commento, da “povera gente”.

Difficile la situazione nelle celle che sono anguste ( 12-15 metri per un totale di quattro persone). Nella struttura servirebbero istruttori di educazione fisica per utilizzare le buone attrezzature della palestra. Migliore la situazione nel carcere di via cererie a Matera dove i detenuti sono 140 ( il reparto femminile è chiuso da tempo) con un sovraffollamento del 10% ( in attesa di giudizio c’è il 30% della popolazione penitenziaria).

Anche in questo caso il 50% dei detenuti è extra comunitario, l’altra meta è composta da tossicodipendenti.

Nel corso del suo intervento Maurizio Bolognetti ha lasciato spazio alle frasi più toccanti della lettera di Marina Belloni, detenuta nel carcere di Opera che ha aderito all’appello dei radicali e ha ricordato “ sono 41730 i posti disponibili – il limite tollerabile – delle carceri di tutta Italia. 56733 sono, invece, le persone detenute presenti nelle carceri italiane.

Sono 30 – prosegue la lettera – i progetti di legge e i decreti presentati sull’indulto. Presentati, caledarizzati, rimandati. Dimenticati? Forse.

Sono 21 giorni che alla Camera, si rimanda la discussione sulle nostre vite. Siamo pronti e preparati a qualunque verdetto, a qualunque voto. Ma è ora che questo voto ci sia.

Che ciascuno faccia il suo dovere”.

Fuori dagli ordini di scuderia. Così si è dichiarato Salvatore Adduce che ha aderito all’Appello dei radicali istintivamente, perché, ha detto, “in questi casi non esistono divergenze politiche, quando si condivide un’idea. Ho aderito perché necessario dare un segno di iniziativa che vada oltre l’ordinaria amministrazione”.

“Il primo punto da affrontare – ha detto il Sindaci di Matera, Michele Porcari – è affrontare i problemi legati alla criminalità e al recupero. Il meccanismo delle carceri è penalizzante, i diritti civili vengono quotidianamente calpestati – ha aggiunto – è importante recuperare la valutazione dell’articolo 41bis che parte da ordinanze di custodia cautelare e non da sentenze”.

Il richiamo alle responsabilità dello Stato è stato chiaro : “la sua forza è nella capacità di recupero delle persone al vivere sociale”.

15 dicembre 2002
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