L’ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DA VITO DE FILIPPO(PPI) E ANTONIO PISANI(SDI); RESPINTO QUELLO DEL POLO

IRAQ, MANDARE IN ESILIO SADDAM

LO SOLLECITA IL CONSIGLIO REGIONALE CHE HA APPROVATO UN DOCUMENTO SUL TEMA DELLA PACE

di Redazione
Torna all'archivio

POTENZA – IL Consiglio Regionale della Basilicata condanna il ricorso alla guerra e auspica l’intesificazione delle iniziative dell’ONU per garantire agli iracheni un governo democratico. Questa posizione è stata espressa con l’approvazione di due distinti ordini del giorno, uno a firma di Adeltina Salierno, l’altro di Vito De Filippo e Antonio Pisani. Il documento proposto dal Polo è stato invece respinto.

La Salierno è partita dalla considerazione che la situazione internazionale si sta aggravando a causa delle ripetute violazioni da parte dell’Iraq della risoluzione 1441 delle Nazioni Unite.

La via diplomatica per la risoluzione della crisi era stata auspicata anche dal Polo, che ha espresso ferma condanna nei confronti del regime dittatoriale iracheno e nei confronti del terrorismo.

La Casa delle Libertà ha auspicato anche che vengano evitate strumentalizzazioni sul tema della pace, ritenuta l’essenza del comune sentire del cittadino. Nel documento proposto, la minoranza consiliare aveva esternato la preoccupazione per la situazione internazionale che precipita di giorno in giorno ed ha ricordato che il Governo Italiano ha finora operato per evitare la guerra, ottenendo l’appezzamento del Presidente della Repubblica per il ruolo di mediazione svolto e ribadendo che nessun coinvolgimento dell’Italia sarà possibile senza un espresso voto de Parlamento. De Filippo, invece, ha presentato un ordine del giorno (secondo firmatario il capogruppo dello SDI Antonio Pisani) di condivisione dell’appello lanciato dall’on. Marco Pannella all’ONU affinché solleciti l’esilio di Saddam quale condizione primaria per garantire l’instaurazione in IRAQ di un governo democratico. Convinto che l’intento manifestato sia comune all’intera comunità di Basilicata, De Filippo è partito dalla considerazione che la proposta mira ad assicurare agli irakeni quei diritti democratici, di libertà politica e umani, che una montagna di dichiarazioni, carte, trattati e convenzioni, da quasi 60 anni, vanno scrivendo e prescrivendo come diritto fondante la comunità internazionale e che, troppo spesso, anche per l?ONU, sono lettera morta. Occorre una mobilitazione urgente di governi, parlamenti, forze politiche, dell’opinione pubblica, dei nonviolenti della libertà e del diritto contro il riproporsi di tradizioni di diserzione, di tradimento, di complicità perenne con le peggiori dittature, con gli aggressori e oppressori innanzitutto dei propri popoli. Per De Filippo, dunque, va riconosciuto il diritto dei popoli alla libertà e alla democrazia e l’obbligo per le organizzazioni internazionali di rivolgere gli sforzi, affinché ciò sia garantito in tutti gli stati, possibilmente senza il ricorso alla forza. De Filippo ha, quindi, ricordato che l’On. Pannella si è rivolto alle Nazioni Unite perché facciano proprie, immediatamente, le affermazioni secondo cui l’esilio del dittatore Saddam Hussein cancellerebbe, per gli Stati Uniti stessi, la necessità di una guerra, costituendo il punto di partenza per una soluzione politica della questione irachena.

Nella stessa pagina

ROCCO CHIRIACO

POTENZA - Il Presidente Nazionale del Movimento Azzurro Rocco Chiriaco, a nome dell’intera Associazione ambientalista di ispirazione cristiana, fondata dall’on. Prof. Gianfranco Merli, aderisce all’appello dell’on. Pannella all’ONU per l’esilio del dittatore Saddam Ussein e l’instaurazione di un governo democratico in Iraq, con le garanzie politiche dell’organizzazione delle Nazioni Unite.

Il Movimento Azzurro, pur apprezzando gli sforzi diplomatici del Governo italiano per addivenire ad una soluzione della questione irachena e della sicurezza del mondo occidentale, che escluda la guerra come strumento unico di soluzione dei conflitti e, soprattutto, della Santa Sede impegnata in una forte azione per il ripudio della azione bellica preventiva ma anche per il ristabilimento di condizioni politiche di reciproco rispetto e di tutela della dignità umana, ritiene che la comunità internazionale debba prevedere ogni misura, anche drastica, per prevenire atti delittuosi verso l’umanità e per garantire libertà, diritto, democrazia e pace, innanzitutto ai popoli come quello iracheno, soffocati da un regime criminale.

Le società dei Paesi occidentali hanno dato risposte di contrarietà assoluta alla guerra e di questo bisognerà tenere conto, anche se nel mondo sono in atto attualmente decine e decine di conflitti tra nazioni ed etnie, in Africa, nel Centro e Sud America e nell’Asia, di una crudeltà ed una cruenza inaudite, nella totale indifferenza delle piazze che oggi, manifestando contro il conflitto in Iraq, corrono il rischio di essere strumentalizzate da chi fa calcolo politico di una tragedia umana.

A queste persone, alle organizzazioni che le hanno mobilitate, il Movimento Azzurro chiede di essere ancora e sempre vigili e far sentire tutto il peso delle società civili alle coscienze dei governanti, affinché nel mondo si persegua la pace totale ed il totale rispetto della dignità umana.

SEN. DANZI

POTENZA – Il sen. Corrado Danzi (UDC) ha sottoscritto l’appello lanciato dai Radicali per la soluzione della crisi Usa – Iraq. Costringere all’esilio il Rais di Baghdad – ha scritto Danzi al segretario dei Radicali Lucani, Bolognetti – garantirebbe la pace e libererebbe il Popolo iracheno da una soffocante dittatura favorendo l’instaurazione di un Governo democratico.

Pertanto, è mio convincimento contribuire fattivamente e costruttivamente alla pace attraverso un appoggio incondizionato alla proposta dei radicali. Ritengo, invece, errato politicizzare la pace così come avvenuto durante le recenti manifestazioni. La pace non ha colori, non ha tutori polici privilegiati.

19 febbraio 2003
    Torna all'archivio