AUMENTANO I SI’ PRO-MONTAGNARD

LE ADESIONI SERVONO A TUTELARE I DIRITTI DELLA POPOLAZIONE CRISTIANA DEL VIETNAM

IL 4 AGOSTO A POTENZA CONFERENZA STAMPA DEI RADICALI LUCANI

di Redazione
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POTENZA - Lunedì 4 agosto, alle ore 11.00, presso la sala “Sinni” del Consiglio Regionale di Basilicata, ubicata in via Anzio a Potenza, si terrà una conferenza stampa organizzata da Radicali Lucani per illustrare gli obiettivi del “COMITATO ITALIANO ED EUROPEO, PER LA PROTEZIONE DEI MONTAGNARD E PER LA LIBERTA’ E LA DEMOCRAZIA IN VIETNAM” e la campagna di adesioni al Comitato promossa in Basilicata da Radicali Lucani.

Durante la conferenza stampa sarà proiettato il documentario “Montagnard: Gli alleati dimenticati”. Prenderanno parte all’iniziativail segretario regionale dei Radicali Lucani, Maurizio Bolognetti, il consigliere regionale della Margherita, Vito De Filippo, il consigliere regionale dello SDI, Antonio Pisani ed il sindaco di Melfi, Ernesto Navazio.

“Il Comitato “Pro Montagnard” – si legge in una nota di Maurizio Bolognetti - nonostante il clima vacanziero, ha raccolto in pochi giorni alcune prestigiose adesioni di esponenti politici regionali e l’impegno da parte di sindaci, consiglieri regionali e provinciali a farsi promotori di mozioni a sostegno della causa dei Degar.

Tra gli obiettivi del Comitato, la necessità e l’urgenza di dare un sostegno politico e finanziario alla lotta della popolazione cristiana degli altopiani centrali del Vietnam, i Degar (“Figli delle Montagne”) o Montagnard, come furono chiamati dai colonizzatori francesi, vittime di una repressione, di un genocidio, di una pulizia etnica, consumatasi nel silenzio totale della comunità internazionale.

L’annientamento fisico e culturale dei Montagnard ad opera del regime di Hanoi dura da oltre 30 anni, in questo periodo il popolo Degar è passato da una popolazione di 3.500.000 di individui ai 600.000 attuali.

L’atteggiamento del regime di Hanoi nei confronti dei Montagnard è ben testimoniato dal fatto che definiscono gli stessi “Moi” e cioè “selvaggi”.

Tra le tante colpe che i Degar devono scontare agli occhi dei comunisti di Hanoi la loro fede cristiana. Le autorità Vietnamite hanno ripetutamente organizzato cerimonie ufficiali, durante le quali i Montagnard che praticano la religione cristiana sono stai costretti ad abiurare la loro fede e a prestare giuramento di fedeltà ad Ho Chi Mihn.

I fondi raccolti sotto forma di iscrizione al Comitato saranno utilizzati per finanziare attività volte a consentire ai Montagnard di dotarsi di strumenti di formazione nonviolenti e di comunicazione, utili al proseguimento della loro lotta per la libertà.

I finanziamenti saranno, inoltre, utilizzati per creare una radio, che, grazie al contributo fondamentale di Radio Radicale, diventi strumento per diffondere informazione, per dare ai Degar e ai Vietnamiti quella conoscenza che il regime di Hanoi nega.

Insomma, il “bombardamento d’informazione” di cui da sempre parlano il leader radicale Marco Pannella e il PRT.

L’azione del Comitato, naturalmente, ha anche un fronte istituzionale; ci prefiggiamo, infatti, di ottenere dal Governo italiano, qualora persistano le carcerazioni, le violenze e il mancato riconoscimento dei diritti civili, politici ed indigeni ai Montagnard, l’immediata sospensione degli accordi di cooperazione stipulatati con il regime di Hanoi.

Sempre al Governo – dice ancora Bolognetti - chiediamo di monitorare l’atteggiamento del Governo Vietnamita in merito alla libertà di espressione e il rispetto dei diritti umani fondamentali e ancora l’impegno in sede ONU a respingere le accuse di terrorismo formulate nei confronti del Presidente della Montagnard Foudation, Kok Ksor, e il diritto del Partito Radicale Transnazionale a partecipare, in piena libertà di parola, ai lavori delle Nazioni Unite.

Inoltre, chiediamo al Governo di farsi promotore in sede di Unione Europea di un’azione finalizzata ad ottenere dalla Commissione Europea un atteggiamento chiaro ed inequivocabile in materia di rispetto dei diritti umani e dei principi democratici in Vietnam, prevedendo anche l’utilizzo di forti strumenti di pressione, come la sospensione dell’accordo di cooperazione stipulato tra l’UE e il Vietnam.

Naturalmente, analoghe iniziative saranno portate avanti presso l’intera comunità internazionale e questo anche grazie alle iscrizione al Comitato che ci auguriamo continuino ad arrivare numerose.

Ogni iscritto, con il suo impegno, contribuirà a rendere più forti e robuste le gambe su cui si regge questa iniziativa; l’auspicio è che tra non molto saremo in grado di correre e perché no di volare.”

2 agosto 2003
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