SOLLECITATI PROVVEDIMENTI IN GRADO DI ALLEGERIRE LE PENE AI DETENUTI PER REATI NON GRAVISSIMI

CARCERI, “SERVE UN ATTO DI CLEMENZA”

IL SEGRETARIO DEI RADICALI e l’ON. ADDUCE NON INTERROMPONO LO SCIOPERO DELLA FAME.

di F.D.P.
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MATERA – Clemenza per i detenuti. Anche dal consiglio comunale materano partira presto un’appello in tal senso e soprattutto la sollecitazione alle forze politiche ad adottare provvedimenti in grado di alleggerire le pene per detenuti che devono rispondere di reati non gravissimi. Rendendo, così, meno drammatico il sovraffollamento delle carceri italiane.

Oggi a riempire più del dovuto le celle vi sono almeno diecimila detenuti, come ha sottolineato in una drammatica lettera ai Radicali Italiani Marina Belloni, detenuta nel carcere milanese di Opera.

A lanciare la proposta di una riunione dell’assemblea municipale nella città della pace e dei diritti umani che discuta di temi legati a ci vive dietro le sbarre di una prigione è stata il presidente del Consiglio Comunale, Wanda Mazzei, al termine della conferenza stampa indetta ieri mattina dai radicali nel corso della quale il segretario regionale del partito, Maurizio Bolognetti, e l’On. Salvatore Adduce, Ds, hanno sottolineato l’inquietante ed esplosiva vicenda che sta vivendo il sistema carcerario italiano con istituti di pena sempre più inadeguati e la difficile condizione degli agenti del corpo di Polizia Penitenziaria in molti casi costretti a defatiganti turni di lavoro. Della “piccola armata di nonviolenti” che chiede di accelerare l’inter parlamentare di una qualunque normativa legislativa che vada in direzione di una riduzione della pena e, quindi, per molti detenuti, di un ritorno a casa, oltre ad Adduce e Bolognetti fanno parte l’On. Antonio Luongo e il Consigliere Regionale Lucano Antonio Pisani

Il parlamentare dei DS e il Segretario Regionale del Partito Radicale di Basilicata da alcuni giorni stanno attuando lo sciopero della fame per dar forza al loro messaggio.

“Chiediamo una corsia preferenziale per la discussione alla Camera e al Senato di un atto di clemenza. Qualunque sia la scelta, che si decida in fretta”. Adduce e Bolognetti hanno riferito, poi sul sistema carcerario Lucano all’indomani delle loro visite nei luoghi di pena di Matera e Potenza dove complessivamente sono recluse 370 persone, 25 sono le donne, il 50% è costituito da extra comunitari.

Un terzo circa dei detenuti è in attesa di giudizio, il 50% è vittima della droga.

Hanno riferito anche che a Potenza si vive la situazione più difficile: celle anguste di 12-15 metri quadrati in cui passano la loro giornata quattro persone con un sovraffollamento pari a circa il 20%.

Sempre nel carcere del capoluogo di Regione si registra un deficit di una trentina di agenti, 20 per gli uomini, dieci per il reparto donne. A Matera va un po’ meglio (la popolazione carceraria è rappresentata da 140 detenuti, quasi tutti extra comunitari e tossicodipendenti: età media di 30 anni e il 30% in attesa di giudizio) e, in più, il carcere di via Cererie sarà presto interessato da un radicale intervento di ristrutturazione. Ma anche qui i detenuti sono un 10% in più del consentito e inoltre manca una sufficiente attività sociale.

15 dicembre 2002
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