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Vanna Spagnuolo
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io e Re Baldo di Baldovia
"Il tuo nome?" chiedono. Sono fantocci in bianco, tutto è bianco qui dentro..
Serro le labbra. Muto. E aspetto il peggio. È gente crudele, questa. Vogliono farmi cadere in trappola, strapparmi di bocca (non il nome e sciocchezze simili) ma il mio segreto, il mio GRAN SEGRETO! Eh no, cari miei, mai parlerò, io. Mai, e poi mai. Mi hanno messo unghie e dita fra le mascelle, per disserrarle. Spalanco subito la bocca, e dico: "Bernardo! Mi chiamo Bernardo Mattei...". Oh, che spavento!
"Spogliati" dicono. Misericordia, comincia la tortura. Carnefici: e svergognati. "Sei unto che basta! Ma non ti lavi mai?"
Oh! Eccomi qui, nudo e crudo. Come il primo martire. Pallido, impaurito, la mia pelle rosata sudicia e nuda. E loro in cerchio attorno a me, ben nutriti, ben lavati, le vecchiaie cascanti flaccide ben mascherate dai camici bianchi. L'ingiustizia umana. Vorrei urlare, vorrei...
Niente. Lascio fare. Mi palpano picchiettano auscultano sballottano, mi insaccano in una tuta ... o cos'altro è ... bianca (ma è proprio una mania, questo bianco), e infine mi sbattono su una sedia, vicino ad un piano di comando, come a Capo Kennedy. Premono un tasto, un altro, un altro, mi fanno fare un addestramento accelerato in un simulatore di gravità zero, che vertigini, che nausee, meno dieci nove otto sette ... e addio, entro in orbita lunare.
"È svenuto" dicono. E non sento altro, perché svengo sul serio, tagliato fuori dalla base di controllo. Le loro allucinanti immagini e le loro impietose voci scompaiono dal televisore incorporato nel mio cranio. Passo e chiudo. Amen. Forse muoio. Che bello. Darci un taglio subito, senza rimpianti e senza dolore, a `sto mondo di carnefici, prima che mi torturino all'ultimo sangue e mi carpiscano di bocca il mio "gran segreto"!
Quando riprendo i sensi ... un atterraggio morbido, ah misericordia, sono ancora in questa valle di lacrime! ... mi ritrovo davanti tutti gli occhi dei fantocci in bianco.
A raggiera. Mi trafiggono. "Questo sviene solo a toccarlo" dice uno. Antipatico. Occhiali. Un ciuffo di peli che gli scende a prender aria giù dalle narici.
Spararmi in orbita lunare, e non dovrei venir meno? Già tanto se non vomito. Vorrei veder lui (antipatico che non sei altro) al mio posto! Ma dovrà ricredersi.