Cronologia aggiornata dei giorni del sequestro Moro

 

 16 Marzo 1978- 9 Maggio 1978

 

16 Marzo 1978

 

 

 

Ore 9,11 all’angolo tra Via Fani e via Stresa a Roma quartiere Trionfale un coomando composto di almeno 10 terroristi,(coloro la cui presenza è stata accertata sono, in ordine alfabetico: Algranari, Balzarani, Bonisoli, Casimiri, Fiore, Gallinari, Lojacono, Moretti, Morucci, e Seghetti) assale Aldo Moro e i suoi 5 uomini della scorta ( il capo scorta Leopardi e gli agenti Iozzino, Ricci, Rivera e Zizzi). Nella sparatoria tutti gli uomini della scorta sono uccisi, mentre Aldo Moro rimane illeso, Nessuno dei terroristi rimane ferito. Il Presidente della DC , viene prelevato dalla sua auto, una 130 Fiat blu e portato a bordo di un auto.

Il governo( quel giorno si presentava alle camere per ottenere la fiducia) proclama subito quella che verrà chiamata in seguito-la linea della fermezza, nessuna trattativa con i terroristi-

Le bierre rivendicano telefonicamente l’eccidio  di via Fani ed il rapimento del presidente della DC Aldo Moro.

 

17 Marzo 1978

 

Angoscioso silenzio delle bierre, Roma è sconvolta, migliaia di poliziotti setacciano le strade e abitazioni sospette

18 Marzo 1978

 

Viene fatto ritrovare il comunicato n°1 delle bierre( sarà il primo di 9) in esso viene annunciato l’inizio del processo a carico dell’ostaggio. Intanto nel quadro delle massiccie perquisizioni della polizia un gruppo di agenti bussa alla porta di un appartamento di Via Gradoli a Roma , nella zona della Cassia, nessuno risponde e gli agenti vanno via senza farvi ingresso. Un mese dopo si scoprirà che quell’appartamento era un covo delle bierre, abitato in quel periodo dalla Balzarani e Moretti( riconosciuti dai testimoni nei mesi successivi)

 

19- 20 Marzo 1978

Continuano in massa le perlustrazioni dei quartieri romani senza nessun risultato, Roma è blindata centinaia di posti blocco su tutte le strade in uscita da Roma, si fermano tutte, o quasi le auto in circolazione.

21 Marzo 1978

Vengono emanati provvedimenti in funzione antiterrorismo molto rigidi.

25 Marzo 1978

Il comunicato n°2 ribadisce in parte il n°1 e si dilunga su considerazioni del sistema politico Italiano e sul capitalismo internazionale.Nessun cenno sulle condizioni di salute di Aldo Moro

29 Marzo 1978

Le bierre diffondono contemporaneamente il comunicato n°3 e tre lettere di Moro( una alla moglie Eleonora, una per il collaboratore Rana ed una per il Ministro degli Interni Cossiga). Nel corso del sequestro Moro scriverà numerose missive, in seguito si scoprirà che non tutte pervennero  ai rispettivi destinatari.

4 Aprile 1978

In parlamento dibattito sul sequestro Moro, viene ribadita la linea della fermezza, no a nessuna trattativa con le bierre, che nel frattempo emettono il loro 4° comunicato che stavolta è abbinato ad una lettera indirizzata da Moro al segretario della DC Zaccagnini

6 Aprile 1978

Tra le attività degli inquirenti ha luogo una perlustrazione che darà risultato negativo nel comune di Gradoli in provincia di Viterbo, In seguito si saprà che l’operazione era stata originata da una segnalazione del prof Romano Prodi, il quale riferì di essere stato colpito dalle dichiarazioni emerse in occasione di una seduta spiritica effettuata il 2 Aprile, insieme ad amici, presso la casa di campagna del prof Alberto Clò.

10 Aprile 1978

Comunicato n° 5 delle bierre, unito ad un brano del- memoriale- di Aldo Moro, nel quale l’ostaggio muoveva aspre critiche contro il sen Paolo Emilio Taviani.

11 Aprile 1978

Dibattito aspro sui giornali tra i fautori della fermezza(DC –PCI-PRI) e i Socialisti di Craxi e i Radicali di Pannella

15 Aprile 1978

Comunicato n° 6. Con esso, i sequestratori informano che il processo è finito, e che l’imputato è stato condannato a morte dal tribunale del popolo.

18 Aprile 1978

In mattinata una dispersione di acqua provoca l’intervento dei Vigili del fuoco nell’appartamento di via Gradoli 89, che si rivela essere un covo delle bierre, e base operativa ancora”calda”.Nelle stesse ore un comunicato recante il n° 7da notizia che Moro è stato ucciso e il suo cadavere gettato nelle acque del lago della Duchessa nelle vicinanze di Rieti. L’autenticità del comunicato appare incerta, comunque viene fatta una accurata ispezione presso il lago dando esiti negativi, Viene accertato che il testo del comunicato è falso. L’identità dell’autore del comunicato falso rimarrà sconosciuta sino al 1984. Era stato Antonio Chiachiarelli, un falsario di quadri, ciò emergerà grazie alla perquisizione eseguita nella sua abitazione dopo che egli era stato ucciso il 28 Settembre dello stesso anno.

20 Aprile 1978

Le bierre emettono il vero comunicato n° 7, disconoscendo il falso del 18 scorso.Con questo messaggio autentico le bierre avanzano una proposta di scambio: la libertà di Moro, in cambio di quella per i detenuti che essi chiamano prigionieri politici comunisti. Le bierre  presentano la loro richiesta di ultimatum destinato a scadere dopo 48 ore

21 Aprile 1978

Il PSI si distacca in maniera più netta dalla linea della fermezza invocando la necessità di un’iniziativa per salvare Aldo Moro

22 Aprile 1978

Papa Paolo VI  lancia pubblicamente un appello agli”uomini” delle Brigate Rosse, invitandoli a lasciare libero Moro senza condizioni. Anche l’ONU nella persona del suo segretario chiede il rilascio dell’ostaggio in nome dell’umanità

24 Aprile 1978

Comunicato n°8 Il testo ripropone il tema dello scambio tra Moro e i cosiddetti  prigionieri politici comunisti, ammonendo la classe politica a non illudersi di”eludere il problema con ambigui comunicati e sporche dilatorie manovre”, pena interpretazione di eventuali tentativi del genere alla stregua di un rifiuto.

30 Aprile 1978

Prima telefonata delle bierre alla famiglia Moro, Moretti  è l’esecutore, nella telefonata si fa presente che soltanto un’intervento”immediato e chiarificatore” del vertice della DC potrebbe scongiurare l’imminente esecuzione del prigioniero.

2 Maggio 1978

Dura contrapposizione tra i Socialisti e la DC. Si invoca da più parti la trattativa con le bierre, si capisce che Aldo Moro ha le ore contate.Il PCI con Berlinguer ribadisce la necessità di non cedere al” vile ricatto” niente trattativa con gli assassini.

5 Maggio 1978

Comunicato n°9 caratterizzato dalla frase”concludiamo la battaglia iniziata il 16 Marzo eseguendo la condanna”L’uso del gerundio induce molti a pensare che un cambiamento della situazione sia ancora possibile.

6 Maggio 1978

Il vice seg del PSI Signorile, contatta il pres del Senato Fanfani, affinché egli mandi un segnale di apertura alla trattativa, Fanfani incarica in sua vece il sen Bartolomei, esponente della propria corrente di partito. Tuttavia, i discorsi (preelettorali) pronunciati il giorno seguente da Bartolomei, ed il giorno 8 dallo stesso Fanfani, non presentarono alcuna apprezzabile novità.

9 Maggio 1978

Con una telefonata eseguita da Morucci al prof Tritto- collaboratore di Moro- effettuata poco dopo  mezzogiorno, le Brigate Rosse rendono noto di aver ucciso lo statista, e di averne abbandonato il cadavere all’interno di una Renault rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani, strada del centro di Roma ubicata a pochi metri dalla sede del PCI  e della DC.

 

 

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