Quintodecimo

di Acquasanta Terme


" Agosto 2008 "

Novità al 27.08.2008
Ieri mattina, in una toccante cerimonia, abbiamo dato l’ultimo saluto a Don Argentino presso la Collegiata di Offida. L’intero clero della Diocesi ascolana era presente e grande è stata la commozione dipinta su tutti i volti. Il nostro amatissimo Vescovo ha ricordato, ancora una volta, quanto eccezionale sia stato Don Argentino, persona umile e generosa verso tutti, citando anche storie d’amicizia personale tra i due. Al termine la salma è stata tumulata nel cimitero di Offida. Nessuno ha dimenticato però, coloro i quali hanno doppiamente sofferto in questi giorni. La scomparsa dell’amico e compaesano Amedeo, classe 1926, avvenuta quasi simultaneamente a Don Argentino è quasi passata in secondo piano, coperta dal clamore dell’altra dipartita. Un evento simile a quello del povero Gigi Sabani scomparso lo stesso giorno del maestro Pavarotti. Ma così non è certamente per noi di Quintodecimo. E’ vero, amica mia, quello che hai detto in chiesa facendomi piangere. Tuo zio, appoggiato alla spalletta della bottega, ha per anni indicato a noi l’agognato arrivo a Quintodecimo da Roma. Vedevi ‘medè’, attraversavi il ponte, e cominciavi una nuova vita lontana dai fragori cittadini. Ricordo come ieri i viaggi con nonna Bruna e nonno Pasquale, la prima sosta in paese, l’inizio del ponte, i saluti a ‘medè’ e ‘m’diola’ e poi su, da Mario e Marina e poi, via di corsa da Zio Emidio e Zia Santina e poi tutto il resto del paese. Quanti anni sono passati. Caro Amedeo, quando a luglio t’ho accompagnato a casa dal ponte con la macchina, con tua moglie carichi di spesa da Acquasanta, m’avete invitato a prendere un caffè. Ora rimpiango di non avere accettato. Ma quella porta, quella macelleria, resterà per noi sempre... la bottega di ‘medè’ con un anziano con la camicia celeste curvo sul bastone appoggiato alla spalletta.

Novità al 26.08.2008
Caro Don Argentino
in questi giorni tanti hanno scritto e parlato di te. Un pensiero, un ricordo, una testimonianza, anche la sola curiosità di sapere come te ne sei andato. E molte sono state le lacrime versate nel tuo ricordo. Ho visto piangere bambini di pochi anni ed anziani ottantenni, distinte signore coprirsi il viso e i nostri vecchi scostare gli occhiali ed asciugarsi le lacrime. Lunga è stata la commozione repressa nella domenica, sciolta solo al tuo arrivo in quel fragoroso applauso di bentornato tra noi ancora una volta. Sì, le campane a ragion veduta hanno suonato a festa perché festa vera sono stati quei momenti. Tornava in paese uno di noi. Il nostro parroco, non il ‘Monsignore’ ma semplicemente Don Argentino. L’amico delle indimenticabili partite a ping pong nel teatrino, delle pedalate in bicicletta, delle partite di pallone in Acquasanta ed al nostro campetto, delle occhiate veloci di intendimento durante le Processioni, di quei brevi cenni di complicità durante la Liturgia. Serberò sempre il ricordo di quando qualche giorno fa siamo scesi insieme in chiesa a vedere se c’era ancora la mia tonaca da chierichetto da passare a mio figlio. Oh si, lo serberò ben stretto il ricordo delle tue parole: tra un po’ facciamo vestire anche lui eh! mentre con fare paterno gli accarezzavi il capo. Avrò sempre in mente i nostri discorsi quando da solo mi preparasti alla cresima, quando celebrasti il mio matrimonio e ‘pretendesti’ una foto per ricordo, quando celebrasti il funerale di papà con sincera commozione malcelata in sagrestia. Sembra ieri quando insieme studiammo i registri parrocchiali di chi ti aveva preceduto, quando restaurammo i tre quadri su al Crocifisso e ti feci lo scherzetto della finta doratura, quando rispondemmo nel nostro inglese maccheronico agli amici canadesi, quando parlammo della rubrica sul giornale Diocesano, quando ascoltai con infinita attenzione i tuoi racconti sull’eccidio di via Lava ad Offida. Ho sentito e risentito il racconto degli anziani del giorno del tuo arrivo nel 1958. La gioia del paese, le campane, la processione lungo il ponte, la banda ed il Vescovo. Stanotte come allora la stessa gioia è stata ancora in paese. Poterti abbracciare ancora una volta, giù, nella tua chiesa. Gioia e tristezza assieme. Siamo accorsi da ogni parte delle nostre montagne; 300, 400, 500 persone, non conta il numero ma eravamo tanti. Tanti per chi ci ha dato tanto in questi anni. Ed ora che hai trovato quella pace che hai sempre predicato possa tu, assieme a nostro Signore, accompagnarci ancora nel nostro cammino terreno come hai fatto ieri, oggi e domani perché vedi, amico mio...proprio non ci riesco a parlare al passato.

Novità al 26.08.2008
Ore 7.45. Sta per terminare la veglia notturna alla cara salma del parroco. La cerimonia funebre si svolgerà stamane alle 10.30 presso la Chiesa Collegiata di Offida. La liturgia sarà officiata dal Vescovo della Diocesi di Ascoli Piceno.

Novità al 24.08.2008
Risveglio da incubo per tutti oggi. Appena in paese si stava diffondendo la triste voce della scomparsa del compaesano Di Michele Amedeo, quasi simultaneamente, è giunta la notizia dell'improvvisa scomparsa del nostro amato parroco, Don Argentino D'Angelo. Per ora non abbiamo parole. Seguiranno altri aggiornamenti. Tutto il borgo è in lutto.

Novità al 5.08.2008
E' cominciato oramai il conto alla rovescia per la nostra festa ferragostana. Il paese ha ricominciato a popolarsi e le sere... non bastano i tavoli per farsi una briscoletta. Raccomando a tutti di "contribuire" alla riuscita della festa, perchè solo se ognuno di noi farà la sua parte, ovviamente nelle proprie possibilità, avremo di che divertirci. Il programma è grosso modo il solito; processione con banda, complesso serale, briscola, porchetta, ecc.ecc. Il principio è sempre lo stesso: più siamo più ci divertiamo. Perciò... vi aspettiamo numerosi. Vi mostro, qui, la nuova bacheca installata in piazza. A voi il giudizio sul manufatto.


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