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Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

Pablo Neruda
 

.:[Ringraziamenti]:.

Grazie a tutti coloro che si stanno adoperando per arricchire i contenuti di questo sito con notizie, foto e documenti.

 

Fiat, a Termini Imerese sarà prodotto un nuovo modello
Dopo la Punto restyling, nello stabilimento di Termini Imerese sarà realizzata una nuova vettura. Si partirà dal 2005

Dopo la Punto restyling, nello stabilimento di Termini Imerese sarà realizzata una nuova vettura. Si partirà dal 2005. Lo ha precisato il responsabile delle relazioni industriali di Fiat Auto, Giorgio Giva, rispondendo a una domanda sugli obiettivi dell' azienda rispetto ai 150 milioni di euro d'investimenti programmati nel periodo 2003-2005. 'È chiaro - ha detto Giva - che con questo piano dopo la Punto restyling ci sarà un altro modello di auto« (GDS)


 Comunicato stampa - ARESE, 07/04/03
I Lavoratori e le RSU dell'Alfa Romeo ‑ Arese

I LAVORATORI DELL’ALFA MANIFESTANO A MILANO

I lavoratori e le rappresentanze sindacali di Arese denunciano che FIAT ha dato inizio allo smantellamento delle carrozzerie.

Infatti a 4 mesi dalla consegna delle lettere di CIGS per 1.000 lavoratori, nella notte tra sabato e domenica 6 aprile '03, l'Azienda ha scaricato la catena finale del montaggio e svuotato i credenzini di centinaia di lavoratori.

Tutto ciò senza alcuna comunicazione alle RSU.

I lavoratori e le rappresentanze Sindacali di Arese, nel denunciare la gravità di tale situazione e richiamare i soggetti firmatari degli accordi al mantenimento degli impegni assunti, giovedi 10 aprile manifesteranno nel centro di Milano:

1. contro lo smantellamento di Arese

2. per l'integrazione del reddito dei lavoratori in CIGS al 80%

ARESE, 07/04/03
I Lavoratori e le RSU
dell'Alfa Romeo ‑ Arese


Milano, 7/4/2003 09:10

Fiat, accordo con Carlyle per la cessione di Avio

Fiat e Carlyle hanno firmato un "memorandum of understanding" per la cessione di tutte le attività aerospaziali della Fiat Avio. La trattativa coinvolge anche Finmeccanica, in qualità di socio industriale e, si legge in una nota del Lingotto, si basa su un "enterprise value" di 1,6 miliardi di euro.
L'accordo di intesa firmato con Carlyle arriva, spiegano nella nota da Torino, "alla fine di una prima fase di negoziazione". "Nei prossimi giorni - prosegue - inizierà l'attività in esclusiva per la 'due diligence' della durata di circa cinque settimane".

Fiat Avio, con 14 stabilimenti, 9 centri di ricerca, 5.000 dipendenti, ha fatturato, ricorda Fiat, nel 2002 1.534 milioni di euro con un risultato operativo di 210 milioni di euro.

03/04/03  10.29
FIAT: IMMATRICOLAZIONI +13% A MARZO

 

Le immatricolazioni del Gruppo Fiat sono state pari in marzo a 75.420 unità, il 13,14% in più rispetto alle 66.659 di marzo 2002. Il risultato positivo è stato determinato dalla corsa all'acquisto in vista della scadenza degli ecoincentivi, che hanno trainato le immatricolazioni di marzo, anche se ha scontato per il secondo mese consecutivo lo stop produttivo degli impianti di Termoli, in seguito all'alluvione di gennaio.

 

 Comunicato stampa Slai Cobas - Coordinamento Provinciale di Napoli - 2/4/2002

sciopero generale dei sindacati di base:

è rivolta operaia a Pomigliano
fabbrica ferma anche al 2° turno
contro Bush e l’impero americano
contro i licenziamenti in Fiat

Straordinaria la partecipazione operaia allo sciopero (80% complessivo  nei 2 turni di lavoro) indetto dallo Slai Cobas  contro i licenziamenti in Fiat e le “politiche di bombe & business” individuate dai lavoratori come le uniche e vere ragioni del <nuovo sogno imperiale americano> e di una criminale guerra di conquista che sta letteralmente massacrando la popolazione civile irachena.

Soddisfazione esprime inoltre lo Slai Cobas per la massiccia adesione dei lavoratori, in tutta Italia, allo sciopero generale indetto da tutto il sindacalismo di base.


Comunicato stampa FIOM/CGIL ‑ SLAI/COBAS
Arese, 2 aprile 2003 Alfa Romeo ‑ Arese

CONTRO LA CHIUSURA DELL'ALFA ROMEO DI ARESE

PRESIDIATE LE PORTINERIE Centrale – Est - Centro Direzionale

Oggi 2 aprile 2003 i lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese, sia quelli al lavoro (in sciopero), che quelli in CIGS, hanno presidiato le portinerie, esclusa quella del Alfa Businnes Park.

Questo presidio è stato promosso dall'Assemblea dei Lavoratori in CIGS per:

  • costringere Fiat a pronunciarsi sul futuro di Arese; hanno detto che si vogliono impegnare nell'auto ecologica, i fatti vanno nella direzione opposta

  • l'estensione di tali accordi anche alla società AEDES (proprietaria della palazzina del Centro Tecnico e dei Centro Direzionale) con diritti sindacali ai lavoratori del Call‑Center assunti in modo precario

  • il pieno rispetto degli accordi sottoscritti in Regione

Per queste ragioni i lavoratori hanno presidiato la palazzina del Centro Direzionale, in conseguenza del mancato incontro (fissato e poi annullato) con la proprietà AEDES.

Non è stata presidiata la portineria del Alla Businnes Park in quanto ieri la proprietà ha comunicato che, come da accordo, saranno assunti i 42 lavoratori ex Alfa licenziati da Rottamfer ‑ Caris ‑ BrB e Satiz.


Comunicato stampa Slai Cobas Fiat Auto e terziarizzate  -  Pomigliano d’Arco, 2/4/2003

Sciopero generale dei sindacati di base:

Fiat Pomigliano: parcheggi vuoti e catene di montaggio ferme - 90% di adesione allo sciopero dello Slai Cobas

Con la presenza dei delegati sindacali dei Cobas licenziati alla Fiat Powertrain di Termoli (Stefano Musacchio ‘reo’ di aver esposto la bandiera della pace alla portineria della fabbrica) e Michele Romano (della Fiat Sata di Melfi) si è svolta stamattina la manifestazione all’ingresso principale della Fiat Auto di Pomigliano:

 contro la guerra ai lavoratori, contro i   licenziamenti in Fiat, contro la guerra all’Iraq”.

L’iniziativa, che ha registrato il 90% di adesioni al 1° turno e quello centrale, ha paralizzato gli impianti. Gli 8.000 lavoratori della Fiat e delle aziende collegate di Pomigliano d’Arco che già bloccarono in massa lo scorso 14 marzo la produzione per l’intera giornata hanno oggi ancora ribadito “la volontà di collegare la lotta contro i licenziamenti ed il drastico peggioramento delle condizioni di lavoro in fabbrica al consapevole rifiuto della sporca guerra preventiva degli USA che sta massacrando per mere ragioni di ‘business & dominio’ il Popolo Iracheno”.

Non a caso, col ripetuto e provocatorio slogan: “ Saddam-Saddam: facce sunnà ! ” gli operai hanno inteso affermare che l’unica guerra giusta è quella dell’Iraq: quella di un intero popolo in armi che si ribella all’invasore impedendo il sogno imperiale americano che Bush vorrebbe imporre con le armi a tutto il mondo. Dopo la strenua resistenza incontrata sarà difficile per gli USA continuare le altre guerre già programmate nell’intera regione.

La grande riuscita dello sciopero testimonia inoltre la chiara volontà dei lavoratori  di ‘rispedire al mittente’ il tentativo aziendale di licenziare Domenico Mignano, uno dei delegati tra i più rappresentativi tra i lavoratori. Sulla  vicenda lo Slai Cobas presenterà oggi stesso una denuncia-querela in Procura supportata da decine di testimonianze operaie a prova dell’infondatezza e della strumentalità del procedimento disciplinare attivato dall’ azienda.

 Slai Cobas Fiat Auto e terziarizzate  -  Pomigliano d’Arco, 2/4/2003


Comunicato stampa 

 Slai Cobas Fiat Auto e terziarizzate -Pomigliano d’Arco, 1/4/2003

Sciopero generale dei sindacati di base: 

“Contro la guerra ai lavoratori, contro i licenziamenti in Fiat , contro la guerra all’Iraq”

assemblee in fabbrica e 24 ore di scioperi no-stop alla Fiat di Pomigliano d’Arco

    La notizia dell’avvio da parte della Fiat della procedura disciplinare (che per la gravità dei fatti contestati prevede il licenziamento ai sensi della vigente normativa legale e contrattuale) contro il delegato RSU e Rappresentante per la Sicurezza dei Lavoratori dello Slai Cobas Domenico Mignano, comunicata dall’ex deputata Cobas Mara Malavenda nelle assemblee sindacali tenute stamane al cambio turno (dalle 13.30 alle 14.30) alle portinerie dello stabilimento di Pomigliano ha immediatamente ‘portato alle stelle’ la tensione tra gli 8.000 addetti alla Fiat ed alle collegate aziende terziarizzate: …”l’isterico tentativo di confezionare lo strumentale licenziamento di Mimmo (cui l’azienda ha contestato fatti mai accaduti e presi da una denuncia inventata di sana pianta e presentata nei giorni scorsi ai Carabinieri di Pomigliano da un responsabile Fiat, il caposquadra e noto provocatore Giuseppe Marano, contro il quale domani presentemo una formale denuncia-querela alla Procura) punta a ‘far fuori’ lo Slai Cobas per bloccare le forti lotte dei lavoratori che in queste settimane hanno ripetutamente paralizzato la produzione in fabbrica ‘contro la guerra all’Iraq, i licenziamenti in Fiat e  le disumane condizioni di lavoro del ‘modello Melfi’ che si tenta di importare anche a Pomigliano. Ma già sappiamo che anche domani i lavoratori paralizzeranno no-stop per ogni turno di lavoro la produzione aderendo compatti allo SCIOPERO GENERALE DEL SINDACALISMO DI BASE CONTRO LA GUERRA ALL’IRAQ E CONTRO LA GUERRA AI LAVORATORI  Questa grave provocazione antisindacale è stata preceduta dai licenziamenti di tre RSU alla Fiat Sata di Melfi (uno dello Slai Cobas e due della Fiom) e di un altro RSU della nostro sindacato alla Fiat Powertrain di Termoli. I lavoratori sapranno ricacciare in gola all’azienda ogni provocazione”. 

Domani assemblee all’alba alle portinerie con la partecipazione di delegazioni di lavoratori delle fabbriche del sud, dei delegati licenziati alla Sata di Melfi ed alla Powertrain di Termoli e gli avvocati dell’ufficio legale dello Slai Cobas.

Conferenza stampa:

ore 7.30 ingresso principale parcheggio

Fiat Auto di Pomigliano d’Arco

 Slai Cobas Fiat Auto e terziarizzate -Pomigliano d’Arco, 1/4/2003


-> Comunicato Stampa- RSU Arese: 27/03/2003

 -> Comunicato Stampa- Slai Cobas Arese: 27/03/2003


Palermo, 27/03/2003 14:11
Fiat, Termini Imerese produrrà fino al 30 aprile

Lo stabilimento Fiat di Termini Imerese proseguirà la produzione fino al 30 aprile prossimo. Lo hanno deciso oggi i sindacati ed i dirigenti dell' azienda che si sono riuniti nella sede di Assindustria.
Lo stabilimento doveva fermarsi di nuovo il 4 aprile prossimo secondo il piano governo-azienda che prevede la cassa integrazione per i 2200 lavoratori. L'alluvione che ha bloccato il lavoro nello stabilimento di Termoli ha provocato un ritardo nella produzione di 50.000 autovetture tra cui 10.000 Punto. Questo ritardo adesso dovrà essere recuperato.

Il 7 aprile prossimo si svolgerà un altra riunione sindacati-azienda per discutere il futuro dello stabilimento di Termini in vista dell'annunciata riapertura definitiva prevista per settembre. Il delegato Fiom della fabbrica di Termini, Roberto Mastrosimone, dice che "gli operai sono contenti di continuare a lavorare ma guardano con preoccupazione a settembre". "La Fiat - aggiunge - vuole un sistema di lavoro e flessibilità che noi non condividiamo". (red)
 


AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

On. SILVIO BERLUSCONI

AL PRESIDENTE LA COMMISSIONE DI GARANZIA EX LEGGE 146/90

Dott. ANTONIO MARTONE

Anticipato via Fax LORO SEDI

Oggetto: Convocazione Sciopero generale contro la guerra

Le scriventi Confederazioni e Organizzazioni sindacali, avendo già esperito, con esito negativo, il tentativo di conciliazione presso il Ministero del Welfare in data 10 febbraio 2003, proclama lo SCIOPERO GENERALE di tutte le categorie dell’impiego pubblico e privato con le seguenti motivazioni "protestare contro la guerra che l’Amministrazione Bush sta preparando contro le popolazioni dell’Iraq, contro qualsiasi coinvolgimento dell’Italia nelle azioni di guerra, per impedire che venga concesso l’uso di basi militari situate nel territorio italiano a tali fini".

Le scriventi Confederazioni e Organizzazioni sindacali non indicano il giorno dello Sciopero Generale in quanto tale sciopero si realizzerà nei giorni immediatamente successivi all’ avvio delle operazioni belliche; ci si riserva comunque di comunicare immediatamente la data e le modalità dello sciopero non appena e se questo sia possibile.

Le scriventi Confederazioni ed Organizzazioni sindacali convocano lo Sciopero Generale ai sensi del comma 7 articolo 2 della Legge 146/90 e seguenti modificazioni in quanto ritengono che la partecipazione diretta decisa dal Governo Italiano alla guerra contro l’Iraq – messa a disposizione di basi militari, autorizzazione al sorvolo del territorio nazionale, partecipazione di piloti italiani ad azioni di sorvolo dello spazio aereo iracheno, messa a disposizione di strutture logistiche, treni, porti aeroporti, per il trasbordo di mezzi bellici e personale militare statunitense ecc. - metta in pericolo l’ordine Costituzionale e che l’evento bellico sia lesivo dell’incolumità e della sicurezza dei lavoratori.

La partecipazione dell’Italia alla guerra infatti non solo viola l’articolo 11 della Costituzione Italiana ("L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;…"), ma espone il nostro Paese a ritorsioni internazionali che potrebbero mettere a repentaglio l’incolumità e la sicurezza dei lavoratori tanto da indurre il Ministero dell’Interno ad istituire i "Comitati di difesa civile", in cui inserire, ad esempio, i Vigili del Fuoco, presieduti e coordinati dai prefetti, sovraordinati dal Nucleo politico Militare.

Sulla scorta di quanto sopra le scriventi Confederazioni ed Organizzazioni promuoveranno anche scioperi che verranno effettuati nei luoghi di lavoro pubblici e privati all’immediata notizia dell’avvio delle operazioni belliche.

Nondimeno le scriventi si impegnano a garantire i servizi essenziali necessari alla salvaguardia e alla tutela degli utenti.

Milano, 11 marzo 2003

CUB COBAS SIN COBAS SLAI COBAS USI

P.G. Tiboni P. Gianpietro L. Muhlbauer A. Milani G. Careri


TUTTI INSIEME
CONTRO I LICENZIAMENTI
PER LA PACE


Martedì 18 marzo 2003 alle 13.00
tutti davanti alla Fiat di Termoli
per protestare contro il licenziamento di Stefano Musacchio e per la PACE.

All'insegna di questo slogan domani si ritroveranno insieme, davanti al cancelli della Fiat Powertrain, tutti i Cobas di Molise, Abruzzo e Campania, tutti i militanti dei circoli di Rifondazione Comunista della regione ed i disobbedienti di mezz'Italia.
Al presidio con comizio, organizzato dallo Slai Cobas della provincia di Campobasso e da Rifondazione Comunista-Gruppo regionale, saranno presenti, tra gli altri, Italo Di Sabato e Titti De Simone, rispettivamente segretario regionale e deputata di Rifondazione Comunista, Don Vitaliano della Sala e Francesco Caruso leader dei disobbedienti meridionali.
Dopo il sit in dei 13 marzo scorso, quello di domani 18 marzo è il secondo importante appuntamento organizzato per protestare contro l'ingiusto licenziamento di Stefano Musacchio sindacalista dello Slai Cobas, RSU ed RLS più votato alle elezioni per il rinnovo delle rappresentanze dei lavoratori.
In attesa della battaglia legale questo è solo il secondo di una lunga serie di proteste già in cantiere, predisposte, contro l'arroganza azíendale.

17 marzo 2003
SLAI COBAS
Coord.nto Prov.le Campobasso‑Termoli


Torino, 11 mar 2003 - 16:14
Fiat, 1800 cassaintegrati non torneranno al lavoro

Sono 1.800 i lavoratori di Mirafiori che, al termine della cassa integrazione straordinaria, non rientreranno in fabbrica. Per loro sarà utilizzata la mobilità lunga e altri strumenti previsti dall'accordo di programma con il governo. E' quanto ha detto oggi la Fiat ai sindacati nell'incontro all'Unione Industriale di Torino.

L'azienda ha confermato che le linee produttive dello stabilimento torinese scenderanno da sette a quattro, con un aumento dell'utilizzo degli impianti dal 70 al 90 per cento.

Secondo la Fiat l'intervento su Mirafiori, che comporta anche la riduzione del personale, serve a portare il livello di saturazione degli impianti in linea con quello degli altri stabilimenti consentendo quindi maggiore competitività e prospettive.

Dal 9 dicembre sono in cassa integrazione straordinaria 739 lavoratori di Fiat Auto, ai quali si aggiungeranno da giugno i 1.700 addetti della linea della Panda. Di questi 2.400 quindi rientreranno in fabbrica solo 600.


Termoli, 14 mar 2003
SOSPESO DALLA POWERTRAIN PERCHE’ HA STESO UNA BANDIERA DELLA PACE.

Stefano Musacchio delegato dello Slai Cobas dello stabilimento Fiat di Termoli è stato sospeso cautelativamente (licenziato) nientemeno che per aver esposto la bandiera della pace.


SABATO 15/03 ORE 14,00
MANIFESTAZIONE CONTRO LA GUERRA
 
APPUNTAMENTO PER I LAVORATORI ALFA:
ORE 14 ALL'USCITA DELLA METROPOLITANA DI PALESTRO.


Torino, 14/03/03 18.02
FIAT: FIOM, RACCOLTA DELEGHE PER CAUSE CONTRO CIGS

La Fiom di Torino ha avviato, con il patrocinio dei suoi legali, la raccolta di deleghe per le cause individuali contro la cassa integrazione straordinaria alla Fiat, ritenuta illegittima. Lo rende noto al stessa Fiom, ricordando che ad oggi sono state raccolte già circa 80 deleghe. Le cause - spiega il sindacato - si basano sul ricorso all'articolo 28 dello Statuto dei lavoratori. La prima udienza è prevista per giovedì 20 marzo al tribunale di Torino.

 


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