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Ultima modifica: giovedì 24 febbraio 2005 23.25

Punto_tre_porte è il sito che parla della possibile chiusura degli stabilimenti FIAT di Termini Imerese ed Arese. Tutte le notizie che vi trovate sono raccolte in rete o comunicate dagli stessi autori. Per qualunque segnalazione o per inviare un documento, scrivete al webmaster (autorizzando alla pubblicazione e al trattamento dei dati personali forniti) all'indirizzo puntotreporte@libero.it   utilizzate il FORUM oppure al numero di fax 1782256730

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Il sito dell'AVIS  Associazione Volontari Italiani Sangue. Chi dona sangue dona la vita!

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

Pablo Neruda
 

Ringraziamenti

Grazie a tutti coloro che si stanno adoperando per arricchire i contenuti di questo sito con notizie, foto e documenti.

 

Lettera di Fausto Bertinotti

LETTERA DI FAUSTO BERTINOTTI
A SILVIO BERLUSCONI

Signor presidente,
in queste ore il suo governo si sta occupando della situazione della Fiat, una situazione disperata e molto preoccupante per le sue conseguenze sull’occupazione e sui lavoratori. Come è evidente, infatti, non sono solo in pericolo 8000 posti di lavoro,ma l’intera popolazione della Fiat e il paese ha oggi di fronte a sé il rischio del più grande crollo industriale della sua storia.
Per questo, convinti che solo un evento eccezionale possa salvare l’occupazione e mantenere in vita un asse industriale strategico per il paese, abbiamo avanzato la proposta di una nazionalizzazione della Fiat.
In una situazione così pesante e drammatica ci aggrappiamo ad ogni spiraglio che dia qualche speranza.
Consideriamo perciò importante che in questi giorni di preoccupazione e di dibattito si siano squarciati i veli dell’ideologia liberista e l’ipotesi di un intervento pubblico sia entrata nell’agenda politica e nel dibattito del paese. Del resto solo il fondamentalismo del mercato oscurava il fatto che in Francia e in Germania persistono presenze pubbliche significative nel settore dell’automobile. E che nel mondo di fronte a grandi crisi, a estese minacce all’occupazione e a problemi dell’economia nazionale non risolvibili dal mercato, il problema dell’intervento pubblico è stato sollevato da più voci e da più governi, non solo di sinistra.
Ci rivolgiamo, quindi, al suo governo, di cui siamo dichiarati avversari politici, affinché faccia questa scelta e presenti in Parlamento un piano di intervento strategico costruito su di essa. Si tratta di una opzione chiara che deve evitare il rischio di trasformarsi nel suo contrario, in una operazione, cioè, che esoneri la proprietà dalle sue pesanti responsabilità e dall’impegno necessario per uscire dalla crisi, o in uno “scambio” fra la fuoriuscita della Fiat dal settore auto e la sua presenza nei nuovi settori strategici dell’energia. In sostanza in un modo per oliare il passaggio della proprietà alla General Motors.
L’intervento pubblico, al contrario, è necessario per un una operazione strategica in Italia e in Europa e per il raggiungimento di obiettivi oggi fondamentali: la difesa di tutti i posti di lavoro come risorsa essenziale per l’economia, un nuovo progetto di mobilità che salvaguardi l’ambiente e i diritti dei cittadini, un rilancio della ricerca pubblica sulla mobilità per il paese.

Signor presidente,
in questi anni è invalsa la moda di demonizzare l’esperienza delle Partecipazioni Statali. Ci sono note le loro gravi responsabilità nella fase di decadenza, ma forse non è inutile ricordare che dal loro interno e nelle diverse epoche storiche sono partite sfide innovative che hanno costituita alcune delle pagine più significative della storia industriale del paese. E’ giunto il momento, voltando pagina, di scriverne una nuova.

Cordiali saluti
Fausto Bertinotti
Segretario di Rifondazione Comunista