Free Flow

Com'è nato Il padre fondatore del free flow (letteralmente "corrente libera") è stato, negli anni Settanta, il californiano Haroid Dull. Che ha intuito tutti i benefici effetti che la mente può ricavare se il corpo si abbandona completamente nell'acqua. In Italia, invece, il free flow è arrivato pochi anni fa, grazie ai corsi che Haroid Dull ha tenuto in giro per l'Europa.
Che cos'è E una vera e propria danza acquatica che si esegue galleggiando su particolari tubi di gomma. Grazie a questi sostegni, il corpo può muoversi in modo spontaneo e sensuale, imitando l'ondeggiare dei pesci e delle alghe marine. Il free flow regala la sensazione di fluttuare e quasi "volare" sull'acqua, ma soprattutto il piacere di potersi esprimere in piena libertà. Ogni movimento può essere fatto da soli, tra le braccia di un partner o in gruppo. L'ideale, per praticare il free flow in assoluta tranquillità, è galleggiare in una piscina poco profonda e riscaldata a una temperatira di circa 35 gradi.
Su che principi si basa L'acqua ha il potere di curare, purificare e ridare energia al corpo. E questo il principio di base del free flow, utile per favorire la riscoperta di doti come creatività, vitalità, sensualità, intuizione e libertà di espressione. Questa tecnica, infatti, si ispira alle pratiche di psicoterapia californiana, basate sul principio del «non fare». Se nelle altre discipline acquatiche c'è sempre chi massaggia e guida il corpo dell'altro, nel free flow ciascuno fa i movimenti che desidera, senza seguire nessuno schema preciso.
Perchè fa bene Aiuta a liberare corpo e mente. E a creare un flusso di energia positiva. Superato l'imbarazzo del primo momento, il corpo si lascia andare e riacquista il piacere del movimento senza regole.Il principale obiettivo del free flow, infatti, è quello di assecondare tutti i gesti istintivi del gioco e di regalare alla mente un pieno di creatività. In questo modo, si può raggiungere uno stato di completo relax, e ascoltare le onde di energia che, finalmente liberate, percorrono tutta la spina dorsale.
Provate subito!!! Per prendere confidenza con l'acqua.
Cercate una posizione che vi faccia tenere l'equilibrio, per esempio con le gambe divaricate e le ginocchia leggermene piegate. Quando vi sentite molto stabili, allargate le braccia e improvvisate un po' di stretching per rilassare i muscoli di collo e schiena, ricordando di respirare sempre in modo profondo. Poi, ruotando lentamente il bacino a destra e a sinistra, fatevi massaggiare dall'acqua.
Per rilassarsi.
Utilizzando dei cuscini o dei tubi galleggianti, da mettere sotto le ginocchia, abbandonatevi sull'acqua. E iniziate a muovervi liberamente.
Per sciogliersi.
Immergetevi con movimenti lenti e spontanei nell'acqua. Poi ritornate a galla e sciogliete tutto il corpo fluttuando a pelo d'acqua come fanno i delfini.