L'approccio farmacologico
Automedicazione e
il rischio di abuso:
emicrania: l'approccio farmacologico

Il 70% dei pazienti emicranici fa ricorso a formaci antidolorifici. non specifici per il trattamento dell'emicrania, spesso inefficaci e causa di abuso farmacologico. Si recano cioè in farmacia e comprano un cosiddetto farmaco da banco, ovvero una specialità medicinale destinata alla terapia di disturbi minori. In questo modo è il consumatore/paziente ad essere al centro del processo decisionale: egli determina direttamente qual è il farmaco e quali le dosi da assumere. I pazienti emicranici, oltre ad assumere analgesici in dosi eccessive, fanno uso anche di altri farmaci, associandoli fra loro. Qnesto comportamento è probabilmente diretto a contrastare alcuni sintomi particolarmente fastidiosi correlati agli attacchi di emicrania o per ridurre l'insorgenza di effetti collaterali. Diventa così difficile, se non impossibile, capire qual è la molecola che crea dipendenza. Oltre l'82% degli abituali utilizzatori di analgesici fa uso anche di altri farmaci: ipotensivi (23.3%), antiulcera (20%). Chi soffre di cefalea quindi, è particolarmente esposto al rischio di abuso farmacologico. I pazienti che assumono analgesici, infatti soffrono spesso di altre patologie che sono aggravate proprio dall'uso cronico di analgesici. Tra i disturbi riscontrati ci sono la stipsi (49%), la gastropatia che affligge ben il 55% delle persone che fanno uso di antinfiammatori non steroidei (FANS) e l'ipertensione (30%). Ad affliggere gli emicranici che abusano di analgesici sono anche l'insonnia (65%). la depressione (37%) e i disturbi del circolo periferico (55% di coloro che assumono ergotamina). Gli oppioidi, le benzodiazepine e i barbiturici possono causare stipsi e spiegano l'impiego massiccio da parte degli emicranici dei lassativi. L'uso di farmaci antiulcera, invece, va collegato agli effetti collaterali dei FANS mentre gli ipotensivi bilanciano l'effetto dell'ergotamina. L'insonnia è un altro problema che può tormentare gli emicranici e. in soggetti predisposti, questo disturbo può peggiorare a causa della caffeina presente negli analgesici. Per correre ai ripari allora si devono assumere preparati a base di benzodiazepine. Risulta chiaro quindi che gli emicranici vanno incontro ad una polimedicazione. Si innesca così un circolo vizioso farmacologico assai preoccupante e l'autoprescrizione può trasformarsi nella causa principale non solo del prolungarsi della patologia emicranica, ma anche dello scatenarsi di altre patologie.