RIFLESSIONE
PSICOLOGICA SU GESU'
Il rapporto tra
terapeuta e assistito è valido se c’è empatia,
ascolto, vero aiuto.
L’uomo è uomo
quando riesce a provare emozioni.
La vera emozione,
quando è pura, sentiamo il bisogno di poterla
condividere con l’altro.
L’UOMO NON E’
UOMO IN QUANTO PENSA (CARTESIO), MA E’ UOMO IN
QUANTO UOMO
FORNITO DI
UNA SPECIALE SENSIBILITA’.
RIFLESSIONE
PSICOLOGICA DEI SEGUENTI BRANI; PERCHE’ SI
COMMOVEVA GESU’ ?
Fare una
riflessione psicologica su Gesù, è come dire
psicanalizzare Gesù, e il mio cuore si fa
piccolo
piccolo. . Ma Dio si è fatto Uomo e si è
umiliato, per la salvezza dell’uomo, fino alla
morte e
alla morte
di croce. Quindi Gesù ci ha voluto anche
insegnare come un uomo deve comportarsi.
Gesù quindi
vero uomo e come tale è fornito di una speciale
sensibilità: si commuove.
In Matteo
leggiamo di due ciechi che con insistenza e con
fede chiedono a Gesù la vista. Gesù sa
che
deve morire per l’uomo e come uomo, vedendo che
la sua missione non è inutile in quanto i
due
ciechi hanno una grande fede, si commuove e gli
dona la vista. Qui non si commuove per la
cecità,
ma perché vede che la Sua luce è ambita e la sua
missione necessaria. La gioia quindi lo
porta
alla commozione.
<< Mentre uscivano da Gerico, una
gran folla seguiva Gesù. Ed ecco che due ciechi,
seduti lungo la strada, sentendo che
passava, si misero a
gridare: “Signore, abbi pietà di noi, figlio di
Davide! “. La folla li sgridava perchè
tacessero; ma essi
gridavano ancora più forte:
“ Signore, figlio di Davide, abbi pietà di noi!
“. Gesù, fermatosi, li chiamò e disse: “ Che
volete che
io vi faccia? “. Gli
risposero: “ Signore, che i nostri occhi si
aprano! “. Gesù si commosse, toccò
loro gli occhi e subito
ricuperarono la vista e lo
seguirono.>>
(Matteo 20,29-34)
In Marco,
Vediamo che Gesù si commuove per la gioia e la
compassione, ancora una volta, perché
vede
una grande massa desiderosa di ascoltare la sua
parola e perché capisce che sono dispersi,
senza
un pastore che li capisca e li ami.
- levò gli
occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzo
i pani –
Qui compie due azioni esemplari, prima
ringrazia
per il pane e i pesci – dono materiale - , poi
ringrazia il Padre per il dono di tutti quei
fratelli
che riceveranno la Sua luce. Possiamo notare
come in altri passi, qui non citati, che ogni
volta
che Gesù prega il Padre si commuove, cioè entra
in comunione con Dio e tale comunione
dona
gioia ma anche commuove nel profondo del cuore.
E’ per questo che quando siamo in
preghiera
ci commoviamo e gioiamo allo stesso tempo.
<< 34Sbarcando,
vide molta folla e si commosse per loro,
erano come pecore senza pastore, e si mise a
insegnare loro molte
cose. 35Essendosi
ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i
discepoli dicendo: “Questo luogo è solitario ed
è ormai tardi;
36congedali
perciò, in modo che, andando per le campagne e i
villaggi vicini, possano comprarsi da
mangiare.”. 37Ma egli
rispose:” Voi stessi date
loro da mangiare”. Gli dissero: “Dobbiamo andar
noi a comprare duecento denari di pane e dare
loro
da mangiare?”. 38Ma
egli replicò loro: “Quanti pani avete? Andate a
vedere”. E accertatisi riferirono: “Cinque pani
e due
pesci”. 39Allora
ordinò loro di farli mettere tutti a sedere, a
gruppi, sull’erba verde. 40 E
sedettero tutti a gruppi e gruppetti di
cento e di cinquanta.
41 Presi i cinque pani e i due pesci, levò
gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione,
spezzo i pani e li
diede ai discepoli perché
li distribuissero; e divise i due pesci fra
tutti. 42 Tutti mangiarono e si
sfamarono, 43 e portarono via
dodici ceste piene di pezzi
di pane e anche dei pesci. 44 Quelli
che avevano mangiato i pani erano cinquemila
uomini.>>
(Marco
6,34-44)
In Giovanni 11,
Quale Cristo, Gesù è contento per la morte di
Lazzaro ed ha una commozione
interiore
perché sa che quanto avverrà sarà motivo di
ulteriore fede nei suoi discepoli e quindi
motivo
della loro salvezza. – Gv. 11,15 – Ma Gesù,
quale uomo, amando profondamente Maria,
Marta
e Lazzaro, Vedendo le sue amiche piangere di
dolore e Lazzaro senza vita, si commuove
profondamente
tanto che si “turbò”. Qui notiamo il sentimento
puro della commozione; Gesù entra
in
Empatia con le donne e con gli amici di Lazzaro,
divenendo egli stesso sia Marta che Maria.
Gesù
sa che doveva essere così, ma entra in empatia
con il dolore che hanno e che ancora
provano
le due donne.
<< 1Era
allora malato un certo Lazzaro di Betania, il
villaggio di Maria e di Marta sua sorella.
2 Maria era quella che aveva
cosparso di olio profumato
il Signore e gli aveva asciugato i piedi con i
suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato.
3 Le
sorelle mandarono dunque a
dirgli: “Signore, ecco, il tuo amico è malato. …
6 Quand’ebbe dunque sentito che era
malato, …
7 Poi disse ai
discepoli: “Andiamo di nuovo in Giudea!” …
11 Così parlò e poi soggiunse loro: “Il
nostro amico Lazzaro s’è
addormentato; ma io vado a
svegliarlo”. … 14 … disse loro
apertamente: “Lazzaro è morto 15
e io sono contento per voi
di non essere stato là,
perché voi crediate. … 17 Venne
dunque Gesù e trovò Lazzaro che era già da
quattro giorni nel
sepolcro. … 21
Marta disse a Gesù: “Signore, se tu fossi stato
qui, mio fratello non sarebbe morto! “. …
33 Gesù allora
quando la vide piangere e
piangere anche i Giudei che erano venuti con
lei, si commosse profondamente, si turbò
e disse:
“34 Dove l’avete
posto? “Gli dissero: “Signore, vieni a vedere”.
35 Gesù scoppio in pianto. … 38
Intanto Gesù, ancora
profondamente commosso, si
recò al sepolcro; … 43 E detto
questo, gridò a gran voce: “Lazzaro, vieni
fuori! “ >>
(Giovanni
11,1-45)
In Giovanni 13,
Gesù si commuove profondamente perché è
pienamente cosciente della sua
missione,
cioè quella di donare all’uomo la possibilità di
essere messaggeri di Dio e di ottenere un
dialogo
diretto con il Padre – chi accoglie voi, … ,
accoglie colui che mi ha mandato - . Chi
accoglie
quindi la Parola di Gesù, portata dai sui
discepoli, accoglie la via la verità e la vita.
Un
altro
motivo della commozione di Gesù è il sapere che
proprio uno dei suoi apostoli è stato
raggirato
da satana. ed è stato portato a tradire il suo
maestro; la perdita di uno dei suoi rattrista
quindi
Gesù, perché ha promesso al Padre di portare a
Lui tutti quelli che gli sono stati assegnati;
per
quanto il Cristo sa che ogni cosa è stata
preordinata dal Padre. Ed era notte nel
cuore
dell’uomo
Gesù.
<< 20
In verità, in verità vi dico:” chi accoglie
colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie
me, accoglie colui che mi ha mandato”. 21
Dette queste cose, Gesù
si commosse
profondamente e disse: “In verità, in
verità vi dico: uno di voi mi tradirà”. 30
… Ed era notte.>>
( Giovanni 13,20-28)
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