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COPIONE INTERATTIVO



Questo che potremmo chiamare "Copione interattivo" è un normale documento di testo contenente i dialoghi e i movimenti degli attori in scena nonché vari collegamenti ipetestuali (links) che attivano al momento voluto brani musicali e cambi luce. I vantaggi sono:
- la possibilità di memorizzare moltissimi brani, effetti e dati in genere, inerenti allo spettacolo;
- la gestione delle musiche attraverso la scheda audio del computer rende superflua la presenza di lettori audio esterni (minor spazio occupato nella postazione di regia, minori collegamenti elettrici e di segnale da eseguirsi ogni volta con un risparmio anche nei tempi di montaggio);
- in situazioni di emergenza chiunque potrà gestire luci e musiche. Anche senza conoscere i momenti in cui effettuare i cambi sarà difficile sbagliare; basterà seguire sul monitor, parola per parola, lo svolgersi dello spettacolo e cliccare sui collegamenti presenti di volta in volta;
- attraverso programmi di editing audio presenti nel computer sarà possibile modificare velocemente un brano dello spettacolo, sfumandolo, accorciandolo o mixandolo ad un altro senza dover collegare altre macchine tra loro, spostarsi in altre sedi, ecc. - i supporti dei brani (CD, MD o cassette), spesso di proprietà del regista o di qualche collaboratore, verranno restituiti non appena trasferiti nella memoria del computer con programmi di acquisizione veloce come il famoso "Audiograbber".

Ci sono comunque degli svantaggi non indifferenti connessi ad una scelta del genere:
- il PRIMO è legato alla necessaria conoscenza dei mezzi per elaborare testi, musiche e quant'altro, quindi saper usare: 1) Un word-processor (io uso "Open Office", gratuito ed affidabile); 2) Un programma di acquisizione audio (io uso "Audiograbber", gratuito e leggero, non facilissimo da usare le prime volte); 3) Un programma di editing audio (qualsiasi programma che permetta di tagliare, sfumare, aggiungere un effetto ad un brano potrà andar bene, quindi: "Sound Forge", "Cool Edit", "Cubase", ecc.; 4) Un programma di gestione luci e la relativa interfaccia dalla quale prelevare il segnale da inviare ai dimmers (io uso il TDC, della Digimedia
http://www.digimedia-mls.com/ praticamente uguale al "Proscenium" commercializzato dalla Martin.
- il SECONDO svantaggio è che se si inchioda il computer, salta lo spettacolo... ...Una piccolezza, non è così? Questo è un rischio connesso soprattutto all'uso di computers con sistemi operativi deboli, Windows, appunto! Se i programmi che ho elencato prima potessero girare su Linux mi sentirei di dire che l'affidabilità degli stessi è pressoché totale ma, purtroppo, il mondo gira diversamente. Chi conosce i computers mi assicura che per diminuire i rischi è importante far girare poche applicazioni, liberare quanto pi spazio possibile nella memoria, disattivare, almeno durante lo spettacolo, antivirus, salvaschermi, utilità di risparmio energetico, operazioni di salvataggio automatico e quant'altro non sia strettamente necessario in quei momenti. Io, per ulteriore precauzione, sono arrivato addirittura a togliere le associazioni dei suoni agli eventi del pc, gli sfondi del desktop, altre opzioni e facilitazioni, lasciando installati solamente i programmi indispensabili. Prima di iniziare a lavorare dal vivo ho fatto centinaia di prove e mai si è verificato alcun problema. Eppure... Al termine di uno spettacolo, poco prima del “cue” che avrebbe dato agli attori la luce per gli applausi, il cursore del mouse è inaspettatamente sparito dallo schermo e, dopo attimi di panico totale, sono dovuto correre dietro le quinte per accendere le luci di servizio con le quali la commedia si è conclusa (cosa sarebbe successo se quel problema si fosse presentato all'inizio dello spettacolo, anziché alla fine?). Ancora adesso mi chiedo se valga la pena presentarsi ad un regista con un computer portatile in grado di fare di tutto senza però sentirsi convinto dell'affidabilita TOTALE del sistema proposto... Un lettore CD o una semplice consolle luci, per quanto non abbiano le numerose possibilità offerte da un computer sono da ritenersi totalmente affidabili perché fanno solo poche cose e sono progettati per farle bene. Se non le fanno vuol dire che si sono rotte e vanno riparate o sostituite. Quanti eventi invece accadono in un computer o in un sistema operativo complesso come Windows, anche quando apparentemente non succede nulla? Provate a premere assieme i tasti "ctrl+alt+canc" per vedere quante applicazioni girano ogni momento, e ne vedrete solo alcune! Insomma: prima di spiegare come costruire un copione interattivo devo ammettere di avere ancora dubbi sulla sua effettiva validità se, da un lato, i vantaggi sono enormi, dall'altro i rischi ne mettono a repentaglio tutta l'utilità. Io, per quanto possibile, continuo ad usare questo sistema e poi vedremo... Se, un giorno, collegandovi a questa pagina, non dovesse esserne possibile la visione, il motivo lo capirete facilmente!

Ed ora iniziamo:
Come "Word processor" io consiglio "Open Office" perché più affidabile, agile e soprattutto gratuito. Per scaricarlo si può andare qui:
http://it.openoffice.org/download/
Molti copioni teatrali oggi vengono compilati utilizzando un computer; sarà sufficiente farsi procurare dall'aiuto regista il file contenente il copione e trasferirlo nel proprio pc. Per facilitarne la lettura consiglio di evidenziare le azioni degli attori con il carattere corsivo e di usare il "grassetto" per far risaltare le battute chiave.

Fatto questo ci si procura le basi musicali o gli effetti audio. Se il supporto utilizzato è il CD siamo a cavallo: si "grabba" ogni brano e lo si trasferisce un una cartella apposita facilmente rintracciabile, per esempio: C/spettacolo x. Con "Audiograbber"
http://www.audiograbber.com-us.net/download.html
è sufficiente inserire il CD nel lettore del pc, evidenziare i brani, specificare la cartella in cui salvarli ed iniziare con l'estrazione. Il programma offre diverse opzioni che sarebbe bene conoscere prima di usarlo professionalmente. Io, per esempio, consiglio di salvare i brani in formato .wav e non .mp3; se, da un lato, il formato .wav occupa più spazio nell'hard disk è vero che la qualità è migliore dell'.mp3, in più (ma questa è una mia teoria) il processore non è impegnato nell'operazione di "decomprimere" il brano ogni volta che lo si esegue. Sarebbe interessante vedere con l'applicazione "gestione risorse" se il processore lavora di più con un mp3 o con un wav... Un'altra utile cosa da fare sarebbe "normalizzare" i brani salvati, operazione che rende i volumi dei brani omogenei tra loro. E' chiaro come, in ogni caso, sia utile utilizzare un mixer audio prima di mandare il segnale all'impianto di diffusione, per poter equalizzare o modificare il volume di ciascun brano. Digitalizzati i brani si potranno restituire i dischi ai proprietari, e non vi nascondo in piacere provato nel sentirsi chiedere: "Ma non li tieni tu, per lo spettacolo?", "No, vedi... Io lavoro con il Compiùter...". Nel caso le basi provenissero da un supporto diverso occorrerà digitalizzarle attraverso l'ingresso della scheda audio e qui, devo ammetterlo, le difficoltà aumentano. Io porto sempre con me un cavo "minijack stereo/PIN" con degli adattatori "PIN/jack mono" per collegarmi eventualmente all'uscita di un mixer dal quale prelevare il segnale da registrare. "Audiograbber" ha la possibilità di creare dei file wav direttamente dall'ingresso audio del pc; sarà sufficiente regolarne la sensibilità ed iniziarne l'estrazione (anche in questo caso sarebbe bene avere la pratica necessaria acquisendola in fase di prova del programma, a casa, con calma, per evitare figure del tipo: "Non capisco... Eppure dovrebbe funzionare!"). Buona pratica è quella di nominare i files in maniera chiara soprattutto al regista o ai collaboratori, per poterli trovare facilmente; anche se non salveremo un file con il titolo originale del brano musicale è importante che si colleghi idealmente ad un'azione o ad una scena. Es.: il brano "Fame" è preferibile nominarlo con "inizio", se il regista continua a identificarlo in quel modo; meglio ancora come "inizio_fame". Una cosa a riguardo dei possibili, per quanto improbabili, problemi legati ai diritti d'autore: non me ne sono mai curato molto, ma non credo ci siano problemi se salvo nel pc un brano di un disco che comunque possiedo (visto che mi è stato dato da qualcuno che lo ha acquistato regolarmente... O così dovrebbe essere!).

Una volta immagazzinato il materiale con cui lavorare si può iniziare a costruire i collegamenti ipertestuali ai brani da riprodurre. Le operazioni da fare sono simili in tutti i programmi di videoscrittura; usando Open office mi riferirò a quelle. Si deve evidenziare l'esatta parola o azione dopo cui riprodurre il brano, dal men "inserisci" si sceglie "hyperlink", nello spazio "Documento-Percorso" si inserisce, usando il pulsante "apri file", il nome del file da usare (es. "inizio_fame"), "Applica", "Chiudi". Nel testo del copione, ora, la frase chiave sarà evidenziata in blu e sottolineata, come un normale link di una pagina web. Cliccandoci sopra dovrebbe avviarsi l'applicazione che riprodurrà il brano musicale. Il programma che uso per la riproduzione dei suoni è "Winamp 2.80", intuitivo e leggero, lo preferisco al "Windows Media Player" perchè più veloce nel caricarsi e meno impegnativo per il processore. Le operazioni che ho descritto sopra saranno da ripetersi per ogni brano da eseguire durante lo spettacolo; il tutto sarà certamente meno veloce di quanto sarebbe stato scrivendo a mano degli appunti su un copione tradizionale, ma i vantaggi, una volta terminato, saranno subito evidenti. L'importante, anche per l'impressione di chi ci starà vicino, sarà la dimestichezza con la quale lavorare, la padronanza con cui modificare, salvare, richiamare i files. E' assolutamente necessario simulare a casa la costruzione di un copione in questo modo, tentando di prevedere quali sarebbero le naturali richieste poste da un regista (anticipare un brano, sfumarlo prima, farlo partire da un determinato punto, ecc.) Secondo me la cosa peggiore è non mostrarsi all'altezza di quanto si sta per proporre; le possibilità offerte da questo sistema sono veramente molte ma, al tempo stesso, bisogna essere in grado di gestire bene il tutto. Quanto prima ed il più spesso possibile consiglio di effettuare copie di back-up di tutto il lavoro svolto. Consiglio di scrivere appunti su operazioni inerenti allo spettacolo (es: "avvertire siparista per prossima chiusura", oppure "sfumare lentamente") in colore rosso, magari in grassetto. Una particolarità importante di questo metodo di lavoro è l'uso della funzione "trova" che permette di individuare velocemente un punto dello spettacolo qualora si fosse perso il segno o fossero saltate alcune parti. Basterà digitare una parte dell'ultima frase pronunciata da un attore per sapere in che punto del copione ci si trova.

A riguardo del programma per modificare i files audio non ho molto da dire: per le esigenze del caso basterà usarne uno qualsiasi, in grado di effettuare semplici operazioni di editing (taglia, copia, incolla). La possibilità di aggiungere un effetto (riverbero, delay od altro) è da prendere in considerazione. Ecco alcuni siti dai quali scaricare gratuitamente programmi adatti allo scopo.
http://audacity.sourceforge.net/
oppure:
http://www.webattack.com/freeware/gmm/fwaudioedit.html
Io, come già detto, uso "Sound Forge", abbastanza intuitivo da usare ma disponibile a pagamento, e mi trovo bene.

Per quanto riguarda i cambi luce, si deve operare come per i brani musicali: un link posto in un determinato punto del copione attiverà una scena precedentemente memorizzata nel programma di gestione delle luci. Devo ammettere di non conoscere se ci siano, oltre al TDC ed al Proscenium, programmi in grado di attivare delle memorie partendo da un collegamento ipertestuale. Elencherò quindi le non poche operazioni da compiere riferendomi al TDC; anche qui vale la regola che maggior dimestichezza si possiederà tanto più velocemente procederà il lavoro.
Per prima cosa voglio spiegare come funziona il controllo delle memorie attivato da un collegamento ipertestuale. Il TDC può leggere il contenuto di files nominati con estensione .mps; al loro interno si possono compilare determinati comandi che attiveranno, per esempio, un canale od un gruppo ad una data intensità una tal memoria, una macro ecc. Nel caso si voglia richiamare una memoria, il comando da scrivere sarà "CUE x" (è indispensabile la presenza dello spazio), dove "x" è il numero della memoria da richiamare. Nello stesso modo con cui prima venivano riprodotti dei files musicali attraverso un link, ora altri files restituiranno in scena le memorie luci. Provo a spiegarmi passo per passo, consigliando chi non conoscesse il TDC di saltare questo capitolo, visto che mi dilungherò in dettagli tecnici per lui inutili.

Si deve prima preparare una serie di files, contenenti ognuno un numero di cue diverso; io, una volta per tutte, ne ho preparati numerosi, con numero di cue dallo 0,1 al 100, a passi di 0,1, quindi: CUE 0.1, CUE 0.2, CUE 0.3 ecc.; questo per essere sicuro che ogni memoria luci dello spettacolo (sempre che non ne registri un numero maggiore di 100) possieda il suo relativo file .mps. In pratica il file nominato "CUE1.mps" conterrà il testo "CUE 1"; "CUE55.7" conterrà il testo "CUE 55.7" e così via. Per costruirlo sarà sufficiente creare un nuovo file con formato .txt, scriverci il comando, nominarlo con un nome di riferimento chiaro che ne ricordi il contenuto (es: il file contenente il comando "CUE 23.6" verrà salvato come: CUE23.6.mps) e salvarlo, non con estensione .txt ma con estensione .mps. A questo punto bisogna assegnare l'apertura di questo tipo di files ad un'applicazione in grado di aprirli, quindi: doppio click sul file (molto probabilmente Windows, non conoscendo tale estensione, chiederà con quale applicazione aprirlo), indicare con la funzione "sfoglia" il percorso fino all'eseguibile "MPSExec.exe", presente nella directory "TDC" e confermare la scelta. Le lunghe operazioni da compiere per creare tutti i files saranno un po' più brevi se si opererà sempre sullo stesso file, senza mai chiuderlo, cambiando di volte in volta il numero posto dopo il comando "CUE " e salvandolo con un nome opportuno che si riferisca al numero del CUE. E' questa un'operazione che assorbirà molto tempo ma da compiersi una volta per tutte. In seguito, ogni nuovo spettacolo userà questi files per richiamare le relative memorie luci. L'importante è non numerare nel TDC memorie prive del loro file di riferimento (se, per esempio, la memoria luci numero 328.4 non avrà il suo corrispettivo file "CUE328.4" contenente il comando "CUE 328.4", non sarà possibile creare un link a quel file in quanto inesistente). Da questo collegamento (non ancora pronto) si potrà scaricare e salvare nella cartella "TDC" tutta la serie di files .mps che ho memorizzato nel mio computer. Il prossimo passaggio sarà assegnare il files ai vari momenti dello spettacolo in cui restituire le memorie, quindi, ripetendo la procedura descritta prima, per i collegamenti alle musiche in Open Office: - evidenziare l'esatta parola o azione dopo cui restituire una memoria luci, - dal men "inserisci" scegliere "hyperlink", nello spazio "Documento-Percorso" inserire, usando il pulsante "apri file", il nome del file da usare (es. "inizio_fame"), "Applica", "Chiudi". - nel testo del copione, ora, la frase chiave sarà evidenziata in blu e sottolineata, come fosse un normale link di una pagina web. Cliccandoci sopra dovrebbe partire la relativa memoria luci (dando per scontato di averla precedentemente costruita e salvata con lo stesso numero di CUE posto dentro al file attivato dal link). Questo è tutto, ma aggiungerò altre cose appena possibile.

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