GESUALDO (AV)


CHIESA DI SANTA MARIA DELLA PIETA’ – XVII secolo

 

Inserita, oggi, nell’abitato di Gesualdo, in Via Roma, la chiesa è piccola, ma molto raccolta. E’ più comunemente conosciuta col nome di Sant’Antonino. La chiesa fu fatta erigere da Nicolò Ludovisi per compiere perpetui suffragi in memoria della seconda moglie Polissena Mendoza, come testimonia la grossa lapide che si trova al centro della facciata sormontata dallo stemma dei Ludovisi e datata 1642. Sotto la suddetta lapide vi sono due piccoli blocchi rettangolari di pietra sui quali sono scolpiti rispettivamente un’aquila bicipite e un drago alato che ritroviamo all’interno della chiesa. E’ in ristrutturazione (?) l’effigie della Madonna che si trovava al centro della facciata. Chiude la facciata un grosso timpano triangolare, che prima del restauro aveva una piccola croce nel mezzo. L’interno della chiesa è ricco di testimonianze, come il pavimento in pietra a tre colori, l'altare maggiore in marmi policromi di ottima fattura. Sul retro del bellissimo altare maggiore vi è incastonata una pietra su cui si legge “ D. O. M.  ANNIVERSARII PERPETVI  A. D.  1637 “. Da notare la fonte battesimale e le due pile dell’acqua santa in alabastro gesualdino. Queste ultime hanno nel loro interno scolpito un pesce e sono sostenute, una da un’aquila bicipite e l’altra da un drago alato ed un leone a fianco. Sia sul petto dell’aquila che su quello del drago vi è scolpito  lo stemma dei Ludovisi. Sulla parete sinistra vi è l’altare, in marmi policromi, dedicato a San Antonino. Degni di essere ricordati il coro di finissimo legno intarsiato e quattro antichi quadri del 1535 che però non sono esposti. A fianco della chiesa vi è la sagrestia una volta dimora del curato. A causa del sisma la chiesa subì gravi danni e poi ristrutturata. Non è stata riconsacrata. Oggi viene utilizzata, come sede della Fondazione Carlo Gesualdo.

 

Note tratte dal libro ” CARLO GESUALDO l'albero genealogico e la sua città” di Michele Zarrella.

 


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