La pineta di San Vitale
Occupa
circa 1130 ettari ed è la pineta, più igrofila di quella Classense, dove in
maggior misura si colgono i diversi assetti vegetazionali
per la successione continua di staggi (lievi rialzi che riportano
all’originaria presenza di luoghi cordoni dunali) e
di basse. Sugli staggi, oltre alle essenze arboree dominanti (pini, querce,
lecci) si sviluppa un denso sottobosco (rovi, ginepri, ligustri, pruni spinosi)
di insostituibile funzione ecologica; nelle basse,
invece, proliferano pioppi bianchi, ornelli, frassini, olmi e carpini. Negli stagni, come nella bellissima bassa del Pirottolo,
giunchi, canne, tife e distese di ninfee.
Pialassa
, termine ravennate, indica una vasta estensione di acqua
semisalmastra collegata al mare da un canale che raccoglie un’altra serie di
canali aperti a ventaglio nel bacino. In periodo di alta
marea le acque dei fiumi, a causa della debole pendenza, non riescono a
defluire in mare ristagnando in queste zone; solo con la bassa marea esse
vengono lentamente smaltite. Da cui il significato del termine pialassa, vale a dire “piglia e lascia”. Il loro equilibrio
ambientale è fragilissimo e risulta oggi compromesso
dai ridotti apporti di acqua dolci, dalla subsidenza del terreno,
dall’inquinamento delle acque. Ciò ha prodotto un notevole impoverimento di
flora e fauna.
Regolamento interno alla pineta
pag: 1-2-3-4-5-6-7 Tabella indicazione sentieri all’interno della pineta.
Sentiero a Sud della pineta fino alla Cà Vecia
Cà Nuova, si prosegue fino al ponte, si prende a destra
seguendo la pista lungo l'argine.
In fondo si arriva al margine della pineta con un bel colpo
d'occhio sulla pialassa.
Si segue ora la pista che separa per un lungo tratto la pineta
dalla pialassa (tratto sabbioso)
E' una sottile lingua di terra che consente belle visuali sulla
Bassa del Pirottolo.
Giunti all'altezza del ponticello sul Fossatonesi torna nella
pineta raggiungendo la vasta radura della Cà Vecia.