1943 1944 1945

LA CRISI DEL REGIME E L'INIZIO DELLA RESISTENZA: IL 1943

Marzo 1943
La crescente rarefazione dei generi alimentari contingentati e il continuo aggravarsi delle condizioni di vita e di lavoro - uniti alle notizie del disastroso esito della campagna di Russia e delle sconfitte in Africa settentrionale - scatenano una serie di scioperi semi spontanei che da Torino si estendono a scacchiera a Milano e in altre località del Nord Italia. Centinaia di operai arrestati e numerosi feriti fra i dimostranti.

10 Luglio 1943
Gli angloamericani sbarcano in Sicilia.

19 Luglio 1943
Primo bombardamento su Roma.
Il premier britannico Winston Churchill e il presidente statunitense Theodor Roosevelt incitano gli italiani a scegliere "se vogliono morire per Hitler e per Mussolini o vivere per l'Italia e per la civiltà".

22 Luglio 1943
Gli americani entrano a Palermo.

24-25 Luglio 1943
Il Gran Consiglio del fascismo mette per la prima volta in minoranza Mussolini. E' approvato l'ordine del giorno presentato da Dino Grandi: tutti i poteri ritornano nelle mani del re.

25 Luglio 1943
Vittorio Emanuele III nomina il Maresciallo Pietro Badoglio capo del nuovo governo. Mussolini è destituito e arrestato. Nel Paese scoppiano dimostrazioni di esultanza per la caduta del fascismo. Scioglimento della milizia fascista (M.V.S.N.).

26-28 Luglio 1943
Badoglio forma il nuovo governo e cerca di rassicurare i tedeschi proclamando che la guerra continua al fianco della Germania.
I partiti antifascisti organizzano scioperi e manifestazioni per la totale liquidazione del fascismo, l'armistizio con gli alleati, il ripristino delle libertà politiche e civili, la liberazione dei detenuti politici, l'abolizione delle leggi razziali e la formazione di un governo di unità nazionale.
Il capo di Stato maggiore dell'esercito, generale Mario Roatta, ordina che contro dimostranti e scioperanti "si apra il fuoco a distanza, anche con mortai e artiglierie senza preavviso di sorta, come se si procedesse contro truppe nemiche. Non est ammesso il tiro in aria; si tira sempre a colpire come in combattimento".
Tra il 26 luglio e l'8 settembre 1943 la repressione di scioperi e dimostrazioni
popolari causa 83 morti, 516 feriti e 2059 arresti.
La Lombardia, con 29 caduti (25 dei quali a Milano) versa il tributo di sangue più elevato.

27 Luglio 1943
Il Governo Badoglio delibera lo scioglimento del Partito nazionale fascista, la soppressione del Gran consiglio del fascismo, della Camera dei fasci e delle corporazioni, e del Tribunale speciale.
Approvata anche la liberazione dei detenuti e confinati politici che, però, verranno rilasciati solo dopo nuove dimostrazioni di piazza.
E' proclamato lo stato d'assedio.

Agosto 1943
Pesanti bombardamenti su Milano, Torino e Roma.
Altra ondata di scioperi e dimostrazioni nel Nord Italia.

3 Agosto 1943
Il Comitato nazionale delle opposizioni antifasciste chiede a Badoglio di porre fine alla guerra.

7 Agosto 1943
Bruno Buozzi e Oreste Lizzadri (PSI), Giovanni Roveda e Giuseppe Di Vittorio (PCI), Gioacchino Quarello, Achille Grandi e Ezio Vanoni (DC) e Guido De Ruggiero (Pd'A) sono nominati commissari straordinari delle confederazioni sindacali per procedere alla ricostruzione dei sindacati italiani.

9 Agosto 1943
L'esercito reprime con le armi una nuova ondata di scioperi in Piemonte e Lombardia.

14 Agosto 1943
Churchill e Roosevelt si incontrano a Quebec (Canada) per esaminare gli sviluppi della situazione italiana.

15 Agosto 1943
In un clima di diffidenza reciproca gli alti comandi militari italiani e tedeschi si incontrano a Bologna. Il Feldmaresciallo Erwin Rommel è il nuovo comandante delle truppe tedesche in Italia.

15-20 Agosto 1943
Massicci scioperi a Torino, Milano e Sesto San Giovanni: si chiede la pace immediata, la liberazione dei detenuti politici, la ricostituzione delle commissioni interne.

17 Agosto 1943
Gli angloamericani entrano a Messina. Si conclude la conquista alleata della Sicilia.

22-23 Agosto 1943
Fusione del Partito socialista italiano (Psi) con il Movimento di unità proletaria (Mup): nasce a Milano il Partito socialista italiano di unità proletaria (Psiup). Segretario Pietro Nenni, vicesegretari Sandro Pertini e Carlo Andreoni.

25 Agosto 1943
Il Comitato delle opposizioni romano - formato dai partiti comunista, socialista, d'azione,liberale e democristiano - vota e chiede a Badoglio la mobilitazione antitedesca e un governo "schiettamente democratico interprete della volontà del Paese".

29 Agosto 1943
Roma. Prima riunione della nuova direzione del Pci.

2 Settembre 1943
In previsione di attacchi tedeschi lo Stato maggiore dell'esercito italiano dirama la Memoria 44 OP, il cui contenuto è però impreciso e, di fatto, concorrerà a paralizzare la reazione dei comandi inferiori.
Il Comitato delle opposizioni chiede la distribuzione di armi alla popolazione in funzione antitedesca.

3 Settembre 1943
Dopo lunghe trattative segrete, a Cassibile (Sicilia) è firmato con gli anglo-americani il cosiddetto "armistizio corto". L'Italia si impegna a cessare le ostilità contro gli alleati e a porre fine alla collaborazione con i tedeschi. Badoglio ottiene che le clausole rimangano segrete e non predispone nessuna misura difensiva contro la prevedibile reazione germanica.
Gli angloamericani sbarcano in Calabria.

8 Settembre 1943
Di fronte al continuo tergiversare di Badoglio, gli alleati annunciano da Radio Algeri la firma dell'armistizio.

9 Settembre 1943
Gli americani sbarcano a Salerno e gli inglesi occupano Taranto.
Da Roma il re e il governo fuggono a Pescara e poi a Brindisi.
Le guarnigioni italiane sul territorio nazionale e all'estero, prive di inequivocabili ordini superiori e abbandonate al loro destino, si sbandano o vengono facilmente disarmate dai tedeschi che intervengono tempestivamente secondo piani da tempo stabiliti.
Sopraffatti a Roma, dopo l'eroica resistenza di Porta San Paolo, Piombino e alcune altre località minori i tentativi di resistenza di alcuni reparti. Inizia la deportazione in Germania di oltre 600.000 militari italiani.
Nei Balcani reparti delle divisioni Venezia, Taurinense e Pinerolo passano nelle file delle resistenza jugoslava e greca.
A Roma - già riuniti nel Comitato delle opposizioni antifasciste - i resistenti si costituiscono in Comitato di liberazione nazionale presieduto da Ivanoe Bonomi.
Nascono le prime bande partigiane. Quelle che supereranno i primi rastrellamenti nazifascisti e i rigori dell'inverno 1943-1944 formeranno l'ossatura del futuro movimento partigiano di montagna.

10 Settembre 1943
La flotta italiana, raggiunta Malta, si consegna agli alleati.

11 Settembre 1943
Forze corazzate delle SS occupano Milano. Il generale Ruggero - comandante della piazza - rifiuta di distribuire armi alla popolazione e ordina lo scioglimento dei reparti italiani.

12 Settembre 1943
Mussolini, prigioniero a Campo Imperatore sul Gran Sasso (Abruzzo), viene liberato dai tedeschi e trasferito in volo a Rastenburg (Germania) al quartier generale del Führer.

13 settembre 1943
Sull'isola di Cefalonia la divisione di fanteria Acqui rifiuta di cedere le armi. Costretti alla resa dopo 10 giorni di disperata resistenza e 1300 caduti in combattimento, oltre 5000 tra soldati e ufficiali italiani sono fucilati dai nazisti. Altri 3.000 circa muoiono rinchiusi nelle stive delle navi affondate durante il loro trasporto in prigionia.

15 Settembre 1943
Dalla Germania Mussolini proclama la volontà di riprendere "la suprema direzione del fascismo in Italia".
Prima strage di ebrei. Entro l'11 ottobre le SS ne massacrano 56 in località diverse del Lago maggiore.

16 Settembre 1943
Parte da Merano il primo convoglio di deportati ebrei.
Gli ultimi reparti tedeschi abbandonano la Sardegna.

19 Settembre 1943
Per ritorsione alla cattura di due militari tedeschi - poi rilasciati dai partigiani -, le SS incendiano Boves (Cuneo) e massacrano 23 civili. Il parroco di Boves è arso vivo.

20 Settembre 1943
A Milano, in un'appartamento di via Lulli 30, si costituisce il Comando generale delle brigate d'assalto Garibaldi. Comandante Luigi Longo, commissario politico Pietro Secchia.

23 Settembre 1943
Mussolini rientra in Italia e fonda la Repubblica fascista con capitale Salò.

27-30 Settembre 1943
Insurrezione del popolo napoletano. Dopo quattro giornate di combattimenti, i nazisti evacuano la città.

29 Settembre 1943
A Malta Badoglio firma il cosiddetto "armistizio lungo". L'Italia accetta il totale controllo politico e militare degli alleati.

1 Ottobre 1943
Gli alleati entrano a Napoli.
Nella seconda metà del mese, a Milano e Torino, si registrano le prime azioni armate dei Gruppi d'azione patriottica (GAP).

9 Ottobre 1943
Retata e deportazione degli ebrei triestini.

13 Ottobre 1943
Pressato dagli alleati, il governo Badoglio dichiara guerra alla Germania. All'Italia non viene però riconosciuto lo status di alleato ma quello inedito di "cobelligerante", rimarcando così la sua condizione di Paese sconfitto.
A Caiazzo (Caserta) i tedeschi massacrano 22 persone, tra cui 10 bambini e 7 donne.

16 Ottobre 1943
I nazisti rastrellano nel ghetto di Roma 1259 ebrei. Almeno 1022 sono deportati ad Auschwitz-Birkenau, dove 839 vengono immediatamente selezionati per le camere a gas. In Lombardia le prime bande partigiane costituitesi sui monti del Lecchese sono smembrate da un forte attacco tedesco.

30 Ottobre 1943
Viene ristabilita la libertà di stampa e di propaganda per i partiti politici nei territori liberati.

2 Novembre 1943
E' istituita la Allied Control Commission (Commissione alleata di controllo). Eserciterà fino al 31 dicembre 1945 i poteri di controllo previsti nelle clausole armistiziali.

3 Novembre 1943
A Certenago (Lugano) i dirigenti del Partito d'azione Ferruccio Parri e Leo Valiani chiedono ai dirigenti dei servizi segreti alleati aviolanci di materiale bellico per il nascente movimento resistenziale. Gli angloamericani sono però contrari ad un movimento di massa e disposti ad appoggiare solo piccoli gruppi di sabotatori e informatori.

6 Novembre 1943
Il generale Albert Kesselring sostituisce Rommel nel comando delle truppe tedesche in Italia.

8-11 novembre 1943
Insurrezione popolare in Villadossola.

9 Novembre 1943
La Rsi chiama alle armi le classi 1924 e 1925. Il 60% dei giovani non si presenta.

13 Novembre 1943
Monte San Martino (Varese). Massiccio attacco nazifascista contro il Gruppo partigiano 5 Giornate, disperso con sanguinose perdite.

14 Novembre 1943
Verona. Il Congresso del Partito fascista repubblicano approva la cosiddetta "Carta di Verona". Per il futuro sono previste la convocazione di un'Assemblea Costituente (punto 1 del programma) e la socializzazione delle imprese con la partecipazione dei lavoratori agli utili (punto 12), nell'immediato gli ebrei diventano "appartenenti ad una nazione nemica" (punto 7).
Si spiana di fatto la strada alla deportazione ebraica nei campi di sterminio nazisti.

15 Novembre 1943
Ferrara. Come ritorsione per la morte del federale fascista Iginio Ghibellini - ucciso da ignoti e non esclusa l'ipotesi di una faida interna -, i fascisti trucidano nottetempo 11 civili, 4 dei quali ebrei.

18-24 Novembre 1943
Nuova ondata di scioperi a Torino. Gli operai chiedono aumenti salariali, la distribuzione di generi alimentari, vestiario, combustibile, la cessazione dei licenziamenti e la liberazione dei detenuti politici.

19 Novembre 1943
Dalla fusione della ex Milizia volontaria per la sicurezza nazionale, Carabinieri e Polizia dell'Africa italiana nasce la Guardia nazionale repubblicana. Si distinguerà per il tasso di diserzioni e l'accanimento nella repressione antipartigiana.

28 Novembre 1943
Roosevelt, Churchill e Stalin si incontrano a Teheran per concordare la strategia da seguire nella conduzione del conflitto e l'organizzazione mondiale postbellica.

13 Dicembre 1943
Sciopero a Milano. Nonostante le violenze delle squadracce fasciste e le minacce tedesche le maestranze di oltre 60 fabbriche milanesi paralizzano la produzione per una settimana.

16 Dicembre 1943
Milano. I gappisti sestesi uccidono Aldo Resega, segretario della Federazione fascista provinciale.

22 Dicembre 1943
Torturati e fucilati 10 patrioti a Borgosesia ad opera delle camicie nere del "Tagliamento" comandato da Merico Zuccari.

31 Dicembre 1943
Per rappresaglia 8 antifascisti, precedentemente incarcerati, sono fucilati all'Arena di Milano, e altri 3 al Poligono di Tiro.


IL 1944

13 Gennaio 1944
Dalla Officina Artiglierie Ansaldo parte uno sciopero che si estende alle maggiori fabbriche coinvolgendo 40.000 operai. I fascisti fucilano 8 operai comunisti, ritenuti gli organizzatori.

22 Gennaio 1944
Gli angloamericani sbarcano a Anzio ma saranno bloccati per mesi dalla durissima reazione tedesca.

28-29 Gennaio 1944
Il Cln si riunisce a Bari e sancisce la volontà dei partiti antifascisti di ottenere la fine della monarchia in Italia come base per il futuro assetto istituzionale del paese.

31 Gennaio 1944
Al Cln di Milano vengono conferiti poteri di governo straordinario del Nord: nasce il Clnai (Comitato di liberazione nazionale Alta Italia).

4-5 Febbraio 1944
A Montecassino i tedeschi respingono la XXXIV Divisione americana.

5 Febbraio 1944
Il ministro delle Finanze della Rsi sottoscrive un accordo per la consegna ai tedeschi di tutta la riserva aurea italiana.

11 Febbraio 1944
Gli alleati restituiscono all'Italia il controllo della Sicilia e dei territori a sud di Salerno. Il governo Badoglio si trasferisce a Salerno. Nasce il cosiddetto "Regno del Sud".

15-21 Febbraio 1944
Bombardamento alleato e distruzione dell'Abbazia di Montecassino.

18 Febbraio 1944
La Rsi proclama la pena di morte per i renitenti.

1 Marzo 1944
Appoggiato dai Gap, comincia a Milano e Torino lo sciopero generale indetto dal Clnai. A Milano proseguirà fino all'8 marzo, nonostante la dura repressione.

13 Marzo 1944
Roosevelt invia a Churchill una lettera sulla situazione italiana dichiarandosi favorevole all'ingresso nel governo dei partiti del Cln e alla abdicazione di Vittorio Emanuele III.

14 Marzo 1944
L'Urss riconosce ufficialmente il governo Badoglio.

23-24 Marzo 1944
Roma. 33 tedeschi muoiono nell'attentato gappista in via Rasella. Per ritorsione i nazisti massacrano alle Fosse Ardeatine 335 civili, tra cui numerosi antifascisti ed ebrei già incarcerati.

27 Marzo 1944
Palmiro Togliatti rientra in Italia da Mosca.

30-31 Marzo 1944
Togliatti invita i partiti antifascisti ad entrare in un governo presieduto da Badoglio al fine di realizzare l'unità nazionale e liberare l'Italia, rimandando alla fine delle ostilità la determinazione della questione istituzionale. E' la cosiddetta "svolta di Salerno".

6 Aprile 1944
Rastrellamento tedesco nella zona dell'ex convento della Benedicta (Alessandria). Vengono fucilati 147 partigiani e numerosi civili, sospettati di averli aiutati.

7 Aprile 1944
In una nuova ordinanza sulla repressione del movimento partigiano il generale Kesserling ordina "in caso di attacco di aprire il fuoco senza curarsi di eventuali passanti [...] un intervento deciso non sarà mai causa di punizione".
E' il via libera alle uccisioni indiscriminate di civili.

10 Aprile 1944
Gli alleati invitano Vittorio Emanuele III ad abdicare.

12 Aprile 1944
Vittorio Emanuele III annuncia di voler nominare luogotenente del regno il figlio Umberto II non appena Roma sarà liberata.

13 Aprile 1944
Badoglio istituisce l'Alto Commissariato per l'epurazione.

22 Aprile 1944
Salerno. Con la partecipazione dei partiti del Cln si costituisce a Salerno il governo di unità nazionale presieduto da Badoglio.

18 Maggio 1944
Dopo tre mesi di attacchi alleati, reparti polacchi conquistano le rovine dell'Abbazia di Montecassino.

19 Maggio 1944
Al passo del Turchino i tedeschi fucilano 42 prigionieri politici e 17 partigiani.

24 Maggio 1944
Per avere comandato la difesa di Rodi e di Lero contro i tedeschi, gli ammiragli Luigi Campioni e Luigi Mascherpa sono condannati a morte e fucilati dai fascisti al poligono di Parma.

4 Giugno 1944
Gli alleati entrano a Roma.

5 Giugno 1944
Vittorio Emanuele nomina Umberto II luogotenente del regno.

8 Giugno 1944
Badoglio rassegna le dimissioni da capo del governo. Ivanoe Bonomi riceve l'incarico di formare un nuovo governo di unità nazionale. E' ricostituita la Confederazione generale italiana del lavoro (Cgil).

13 Giugno 1944
A Forno e a Frigido (Massa) i tedeschi massacrano 82 civili.

14-16 Giugno 1944
Reparti della VIII Armata britannica conquistano Orvieto, Terni e Todi. Gli americani entrano a Grosseto.

19 Giugno 1944
Si costituisce a Milano il Corpo volontari della libertà (Cvl) che unifica tutte le forze militari della Resistenza. Comandante sarà il generale Raffaele Cadorna, suoi vice il comunista Luigi Longo e l'azionista Ferruccio Parri.

22 Giugno 1944
A Montefiorino (Modena) i partigiani, liberano una zona di circa 5000 chilometri quadrati e danno vita alla prima Repubblica partigiana in territorio occupato.

23 Giugno 1944
Dopo feroci rastrellamenti in Valdossola e in Valgrande, i nazifascisti fucilano 42 partigiani a Fondo Toce di Verbania (Novara).

25 Giugno 1944
Il governo Bonomi delibera la convocazione di una Assemblea costituente alla fine della guerra per definire la questione istituzionale.

29 Giugno 1944
A Civitella della Chiana, Guardistallo, San Pancrazio e Cornia (Toscana) reparti della Divisione paracadutisti Hermann Göring massacrano 306 civili, tra cui molte donne e bambini.

1 Luglio 1944
Nascono le Brigate nere. Comandante generale è il segretario del partito, Alessandro Pavolini.

3-6 Luglio 1944
Truppe francesi entrano a Siena. La III Divisione polacca giunge a Osimo, a pochi chilometri da Ancona.

15 Luglio 1944
Il governo Bonomi si insedia a Roma.

19 Luglio 1944
La XXXIV Divisione americana entra a Livorno.

20 Luglio 1944
A Napoli il Congresso della Democrazia cristiana delle zone liberate elegge Alcide De Gasperi segretario del partito.

23 Luglio 1944
A Fucecchio i tedeschi massacrano 178 civili.

27 Luglio 1944
E' emanato il Decreto luogotenenziale n. 159 "Sanzioni contro il fascismo" che disciplina l'epurazione nella pubblica amministrazione, la punizione dei delitti fascisti e l'avocazione dei profitti di regime.

31 Luglio 1944
Attaccata da ingenti forze nazifasciste cade la repubblica partigiana di Montefiorino.

4 Agosto 1944
Reparti sudafricani entrano in Firenze. I tedeschi fanno saltare tutti i ponti ad eccezione di Ponte Vecchio.
Congresso del Partito d'azione a Cosenza. Si confrontano la linea liberaldemocratica capeggiata da Ugo La Malfa e quella socialista facente capo a Emilio Lussu.

10 Agosto 1944
Milano. Per ordine della polizia di sicurezza tedesca, i fascisti fucilano 15 partigiani in piazzale Loreto, lasciandone i corpi esposti per tutto il giorno.

11 Agosto 1944
Il Cln toscano proclama l'insurrezione generale a Firenze e libera la città.

12 Agosto 1944
A Sant'Anna di Stazzema (Lucca) SS della XVI Divisione meccanizzata massacrano per rappresaglia 560 civili, in maggior parte donne e bambini. I responsabili della strage sono a tutt'oggi impuniti.

18 Agosto 1944
Dalla trasformazione del preesistente Comitato militare, nasce su base paritetiche il Comando piazza milanese del Cvl.

19-24 Agosto 1944
A Valla, San Terenzio, Vinca, Fivizzano e altre località delle Alpi Apuane le SS massacrano 345 civili.

29 Agosto 1944
Caduta la linea difensiva sul fiume Metauro e persa Urbino, i tedeschi si attestano sulla linea Gotica, un sistema di fortificazioni multiple che dal Tirreno arriva all'Adriatico.

31 Agosto 1944
Truppe inglesi sfondano la linea Gotica nel settore Adriatico.

2 Settembre 1944
Americani e partigiani entrano a Pisa. Truppe polacche conquistano Pesaro.

10 Settembre 1944
Liberate le valli adiacenti, forze partigiane entrano in Domodossola. Nasce la repubblica dell'Ossola. La sua esistenza sarà breve ma di grande significato simbolico come esempio di autogoverno democratico dopo vent'anni di dittatura. Analoghe iniziative si registrano a Bobbio, Torriglia, Alba, in Val di Taro, Val di Cerno, Carnia, Valle Stura, Val Gesso, Val Maira, Val Varaita, Val di Canzo.

16 Settembre 1944
267 civili sono massacrati dalle SS a Bergiole (Massa), a Carrara e alle fosse del torrente Frigido.

21 Settembre 1944
Sciopero generale a Milano.
Reparti canadesi e greci liberano Rimini.

23 Settembre 1944
Gli americani conquistano il passo della Futa.

29 Settembre 1944
Le SS della XVI Panzerdivision iniziano le operazioni antipartigiane nei comuni di Grizzana, Monzuno e Marzabotto (Bologna). Incendieranno 174 abitazioni e fattorie e massacreranno 960 uomini, donne e bambini (216 al di sotto dei 13 anni).

1 ottobre 1944
Il generale Kesselring Comandante supremo delle forze armate tedesche del sud ovest ordina che dall'8 settembre inizi la "Settimana di lotta contro le bande".

20 Ottobre 1944
Milano. Bombardate le fabbriche Alfa Romeo, Isotta Fraschini e Breda. Per una deriva dell'asse di attacco è colpita anche la scuola elementare di Gorla: 234 le vittime, fra cui 174 bambini.
La IV e la XLVI divisione britannica entrano a Cesena.

21 Ottobre 1944
Attaccata da soverchianti forze nazifasciste, appoggiate dall'artiglieria e mezzi corazzati, cade la repubblica dell'Ossola.

26 Ottobre 1944
Il Clnai emana i decreti per l'assunzione dei poteri di amministrazione e di governo nell'Italia settentrionale.

7 Novembre 1944
A Bologna, a Porta Lame, si scatena una vera e propria battaglia tra la 7ª brigata Garibaldi Gap e forze nazifasciste.

10 Novembre 1944
Gli inglesi entrano a Forlì, ma l'avanzata alleata si è ormai esaurita.
Il Clnai invia una missione al Sud per concordare aiuti e piani operativi con gli alleati e con il governo italiano.

13 Novembre 1944
Da Radio Bari il generale britannico Alexander, comandante in capo del fronte italiano, comunica ai partigiani la sospensione dell'offensiva alleata e la cessazione dei rifornimenti aviolanciati, invitandoli a ritornare alle proprie case in attesa dell'offensiva alleata primaverile.
L'invito viene respinto dal Comando generale del Cvl e dal Clnai.

25 Novembre 1944
La proposta di soluzione referendaria della questione istituzionale, avanzata dalla Corona, causa la rottura tra i partiti liberal-democratici e quelli della sinistra.
Bonomi rassegna le proprie dimissioni da capo del governo nelle mani del Luogotenente del Regno, anziché al Cln da cui aveva ricevuto l'incarico. E' il tentativo di ripristinare l'autorità della Corona sul piano istituzionale.

30 Novembre 1944
A Roma il giornale azionista Italia Libera pubblica una lettera aperta con cui il Partito d'azione invita gli altri partiti ad una linea politica improntata alla centralità del Cln nella futura ricostruzione democratica dello Stato.
I nazifascisti hanno scatenano una ondata di rastrellamenti che per circa due mesi metterà a dura prova le formazioni di montagna, coinvolgendo anche la popolazione civile.

5 Dicembre 1944
Truppe canadesi e partigiani della 28ª brigata d'assalto Garibaldi conquistano Ravenna.

7 Dicembre 1944
A Roma il generale Maitland Wilson, comandante supremo alleato nel Mediterraneo, e i delegati del Clnai siglano un protocollo d'intesa con cui gli alleati riconoscono ufficialmente la Resistenza italiana, che si impegna a disarmare e smobilitare le formazioni partigiane all'arrivo degli alleati.

9 Dicembre 1944
A Milano i fascisti uccidono Sergio Kasman, rappresentante delle brigate Giustizia e Libertà nel Comando piazza provinciale.

12 Dicembre 1944
Si forma il secondo governo Bonomi, senza l'appoggio dei socialisti e del Partito d'Azione.

16 Dicembre 1944
Milano. Ultima pubblica apparizione di Mussolini che proclama difenderemo "la valle del Po con le unghie e con i denti".
La Resistenza risponde con comizi volanti nelle fabbriche.

26 dicembre 1944
Il governo Bonomi riconosce ufficialmente quale legittimo rappresentante del governo italiano nelle regioni occupate dai nazifascisti il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia

31 Dicembre 1944
Il fronte italiano è fermo in tutti i settori. Feroci rastrellamenti si sono susseguiti per tutto il mese infliggendo dure perdite al movimento partigiano. Sotto la continua pressione nazifascista, aggravata dai rigori dell'inverno, le brigate di montagna cercano di sopravvivere assottigliando gli organici e frazionandosi in piccoli gruppi.

IL 1945

1 Gennaio 1945
A Milano la Gestapo cattura Ferruccio Parri.

5 Gennaio 1945
In Sicilia scoppiano rivolte fomentate dal movimento separatista.

14 Gennaio 1945
A Milano, al campo sportivo Giuriati i fascisti fucilano 9 appartenenti al Fronte della Gioventù.

28 Gennaio 1945
Si apre a Napoli il I Congresso della Cgil.

31 Gennaio 1945
Il governo Bonomi riconosce il diritto di voto alle donne.
Per tutto il mese sono continuati pesanti rastrellamenti, le formazioni partigiane di montagna cominciano tuttavia a dare segni di ripresa. In Milano la 3ª brigata Gap mette a segno diversi attentati.

Febbraio 1945
Ondate di scioperi in Liguria.

2 Febbraio 1945
Milano. Al campo sportivo Giuriati i fascisti fucilano il comandante della 3ª Gap, Luigi Campegi, e 4 gappisti. Altri 5 partigiani sono fucilati all'aeroporto di Arcore.

4 Febbraio 1945
Churchill, Roosevelt e Stalin si incontrano a Yalta (Crimea) per programmare la spartizione del mondo in zone di influenza.
Il Capo delle SS Himmler e il generale Karl Wolff, comandante delle SS in Italia, avviano proposte di resa separata in Italia nel tentativo di dividere la coalizione alleata e poter arrestare l'avanzata sovietica a est.

6 Febbraio 1945
Milano. Squadre scelte di diverse brigate Garibaldi Sap cittadine attaccano contemporaneamente 22 caserme e sedi nazifasciste.

12-19 Febbraio 1945
Nelle langhe e nel Cuneese formazioni partigiane autonome e gielliste costringono i nazifascisti a ritirarsi dopo una settimana di combattimenti.

14-16 Febbraio 1945
Nell'Oltrepo pavese i partigiani respingono l'attacco di reparti fascisti infliggendo loro dure perdite.

22 Febbraio 1945
Mussolini sostituisce Guido Buffarini Guidi e nomina Paolo Zerbino nuovo ministro dell'Interno.
A Milano, per contrasti sul funzionamento collegiale del comando generale del Cvl, il generale Cadorna rassegna le dimissioni dalla carica di comandante.
Inizia la battaglia per il controllo strategico del passo del Mortirolo che congiunge Valtellina e Valcamonica. Partigiani delle Fiamme Verdi, riforniti di materiale bellico aviolanciato dagli alleati, respingeranno fino al 25 aprile gli attacchi di ingenti forze nazifasciste.

3 Marzo 1945
Nell'Oltrepo pavese i partigiani occupano Bobbio.
A Lugano il comandante delle SS in Italia, generale Karl Wolff, ha un primo abboccamento con i dirigenti dei servizi segreti alleati per trattare la resa in Italia.

11 Marzo 1945
Torino. Sciopero negli stabilimenti della Fiat. La direzione risponde con la serrata.

13 Marzo 1945
Attraverso il Cardinale Schuster Mussolini avanza una proposta di resa ai comandi alleati, in cambio chiede l'incolumità per sé e per i suoi. Gli Alleati fanno sapere che accetteranno unicamente la resa incondizionata.

19 Marzo 1945
Incontro a Lugano tra il generale Karl Wolff e generali alleati per allargare le trattative di resa all'intero fronte occidentale. I sovietici protestano per la loro esclusione dalle trattative.

28 Marzo 1945
Nelle fabbriche di Milano e dell'Italia settentrionale inizia una nuova ondata di scioperi contro il terrore nazifascista.

29 Marzo 1945
Il Clnai decreta l'unificazione delle forze partigiane e nomina un Comitato insurrezionale composto da Valiani (Partito d'Azione), Pertini (Partito socialista) e Sereni (Partito comunista), e plaude alla lotta dei lavoratori milanesi, preludio dell'insurrezione.

1 Aprile 1945
Partigiani delle brigate Garibaldi e la LVI divisione britannica iniziano l'attacco nella zona di Comacchio (Ferrara).

4 Aprile 1945
Il Comando generale del Cvl diffonde il proclama "Arrendersi o perire". Purché non si siano macchiati di gravi delitti, ai nazifascisti si offre la salvezza in cambio della resa.

5 Aprile 1945
La CXII divisione americana inizia ad attaccare nel settore tirrenico in direzione di Massa. Il governo Bonomi convoca una Consulta nazionale con funzioni di controllo dell'esecutivo in attesa della Costituente.

9 Aprile 1945
La V Armata americana e l'VIII Armata britannica iniziano l'offensiva conclusiva.
Insurrezione partigiana a Carrara.

10 Aprile 1945
Scioperi nelle principali fabbriche di Sesto San Giovanni.

12 Aprile 1945
Il Clnai denuncia Mussolini e i membri del Direttorio fascista come traditori della patria e criminali di guerra, ordinando ai patrioti combattenti di procedere alla loro cattura.
Negli Stati Uniti muore il presidente Roosevelt, gli succede il suo vice Harry Truman.

13 Aprile 1945
Il generale statunitense Mark Clark, succeduto al generale britannico Alexander al comando delle forze alleate in Italia, annuncia l'inizio dell'offensiva finale e chiede ai partigiani di non insorgere prematuramente. In realtà gli alleati cercano di impedire una insurrezione guidata dalle sinistre.
Il Clnai e i comandi partigiani procedono ugualmente nelle operazioni insurrezionali.

14 Aprile 1945
Gli americani attaccano su tutto il fronte italiano.
Il generale tedesco von Vietinghoff chiede a Hitler l'autorizzazione a ritirarsi verso il Po. Gli verrà negato.

16-17 Aprile 1945
A Torino proclamato lo sciopero generale preinsurrezionale.
A Gargnano, sul lago di Garda, Mussolini convoca l'ultima riunione del suo governo e decide di ritirarsi a Milano.

21 Aprile 1945
Truppe britanniche sfondano le linee tedesche ad Argenta (Ferrara). Gli alleati entrano a Bologna.

23-24 Aprile 1945
Liberazione di Reggio Emilia.

23-27 Aprile 1945
A Genova i partigiani costringono i tedeschi alla resa. Gli impianti portuali, minati dai tedeschi, sono salvati e presidiati dai partigiani.

24 Aprile 1945
A Milano, alle ore 13 circa, si accendono spontaneamente nella zona di Niguarda i primi scontri insurrezionali.
Nella notte iniziano gli attacchi della 3ª brigata Gap.
Reparti britannici e neozelandesi attraversano il Po.
Gli americani puntano in direzione del valico del Brennero per tagliare la ritirata alle forze tedesche.

25 Aprile 1945
Il Clnai, in base a quanto previsto dalla delega del governo Bonomi, assume i pieni poteri civili e militari e proclama l'insurrezione generale. I partigiani sono all'attacco in tutte le città del Nord Italia.
A Milano, occupate le grandi fabbriche, ha inizio lo sciopero generale insurrezionale.
Mussolini, con la mediazione del cardinale Schuster, tenta di trattare la resa condizionata con i rappresentanti del Clnai che gli oppongono invece la richiesta della capitolazione totale.
Richiesta una sospensione di due ore, Mussolini si reca in Prefettura e fugge con i suoi gerarchi verso la Svizzera.
Nella notte fascisti e tedeschi iniziano l'evacuazione della città.
Gli alleati entrano a Mantova, Parma e Verona.

26 Aprile 1945
Il Clnai proclama pubblicamente l'assunzione dei poteri di governo.
I partigiani milanesi raggiungono il controllo della cerchia dei Navigli.
Nominati dal Cln, entrano in carica: il prefetto Riccardo Lombardi (Partito d'Azione), il sindaco Antonio Greppi (Partito socialista) e il questore Emilio Elia (Partito liberale).
Entra in Milano l'autocolonna partigiana proveniente dall'Oltrepò.

27 Aprile 1945
A Dongo (Como) i partigiani catturano Mussolini mentre tenta di espatriare in Svizzera travestito da soldato tedesco. I gerarchi del seguito di Mussolini sono fucilati sulla piazza di Dongo.
Gli alleati entrano a Genova, già controllata dai partigiani.

28 Aprile 1945
Mussolini viene fucilato a Giulino di Mezzegra (Como).
Le formazioni partigiane della Valsesia e dell'Ossola entrano a Milano.

29 Aprile 1945
Le avanguardie americane entrano in Milano. Truppe inglesi raggiungono Venezia.

30 Aprile 1945
Hitler si suicida.

1 Maggio 1945
Reparti nippo-americani della V Armata entrano a Torino ormai liberata dai partigiani.
Reparti del IX Corpo di liberazione jugoslavo occupano Trieste.

2 Maggio 1945
Alle ore 14:00 entra in vigore la resa incondizionata delle truppe tedesche in Italia e in Austria.
Al passo del Brennero gli alleati si congiungono con la VII Armata americana proveniente dal Nord.

8 Maggio 1945
Come previsto nel trattato di resa incondizionata, alle ore 23:01 le forze germaniche cessano ogni attività bellica.
E' la fine della guerra in Europa.
Il conflitto prosegue nel Pacifico fino alla resa incondizionata del Giappone (14 agosto 1945).