ZAPATA EMILIANO

San Miguel Anenecuilco, Messico, 1883 - Chinameca, Messico, 1919)

Rivoluzionario e uomo politico messicano. Partecipò alla rivoluzione di Francisco Madero per rovesciare il presidente Porfirio Dìaz, ma successivamente si mise a capo di un’insurrezione contro lo stesso Madero ritenendo che il nuovo leader messicano non avesse tenuto fede alle promesse di riforma agraria. nel 1914 marciò su Città del Messico insieme ad un altro rivoluzionario, Pancho Villa. Grazie alla sua ferma richiesta di restituzione della terra agli indios, Zapata godette di un appoggio incondizionato da parte di queste popolazioni, con le quali formò uno degli eserciti più agguerriti della rivoluzione messicana.

Durante la presidenza di Venustiano Carranza, giunse a controllare metà del paese e, nelle zone che dominava, proclamò il Piano Ayala di restituzione della terra agli indigeni.

Sconfitto da Alvaro Obregòn si ritirò a Tlaztizapàn, dove istituì una rete di servizi pubblici e scuole indipendente dal governo centrale.

Il suo motto era " Tierra y Libertad " sosteneva che era meglio "morire in piedi che vivere in ginocchio" e da Salinas De Gortari (l’ex presidente in esilio in Irlanda) è stata un disastro. E la liberalizzazione che rimette sul mercato le terre distribuite da Zapata sta riportando al latifondo

Morì assassinato in un’imboscata tesagli dal colonnello Jesùs Guajardo, alleato del presidente Carranza, il 10 aprile del 1919.