DONACI, SIGNORE, UN CUORE NUOVO

Siamo   anime

Lo stato delle anime

      S.Tommaso conta cinque ricettacoli, cioè: il limbo dei Padri, il limbo dei bambini, il purgatorio, il cielo e l’inferno e dice che il limbo dei bambini si distingue da quello dei Padri, e che l’uno e l’altro  si distinguono dal purgatorio e  dall’inferno.

San Tommaso tratta della conoscenza  delle anime separate e dice: In questo mondo l’intelletto dell’uomo non può conoscere, in loro stesse, le sostanze separate da ogni materia, come Dio, l’angelo, le anime separate dai corpi, perché la nostra intelligenza si esercita sulle immagini fornite dai sensi, ed i sensi non ci portano l’immagine di cose spirituali che l’intelletto non vede neppure in loro stesse. L’anima separata non conosce per mezzo di idee innate, né per mezzo di immagini tratte dai sensi, ai quali non è più unita; essa non conserva neppure la memoria sensitiva, ma conserva le cognizioni che l’intelletto possibile e la memoria intellettuale avranno acquistato sopra la terra. Inoltre  l’anima separata riceve delle immagini, che sono diffuse in lei per mezzo dell’influenza della luce divina, luce non di gloria, né di grazia, ma luce naturale. Così gli angeli hanno ricevuto naturalmente ai giorni della loro creazione, le immagini di tutti gli esseri creati, cosicché li conoscono tutti. Gli angeli  si conoscono da loro  stessi  nella loro propria sostanza, che, essendo immateriale, è l’oggetto del loro intelletto; conoscono Dio per mezzo dell’immagine  che hanno di Lui nella propria essenza, che essi vedono; conoscono gli altri angeli  e le altre creature, anche particolari, nelle immagini impresse in loro per mezzo della luce divina. Le anime separate si conoscono anche immediatamente in loro stesse e conoscono direttamente sé stesse; conoscono le altre anime separate  che sono della loro stessa natura; conoscono gli angeli e le altre creature per mezzo delle specie diffuse in loro da Dio; ma imperfettamente ed in un modo ben più confuso di quello con il quale  conoscono gli angeli, a meno che non siano illuminate per mezzo della gloria.