MIME-Version: 1.0 Content-Type: multipart/related; boundary="----=_NextPart_01C55B2B.FB0ECE20" Questo documento è una pagina Web in file unico, nota anche come archivio Web. La visualizzazione di questo messaggio indica che il browser o l'editor in uso non supporta gli archivi Web. Scaricare un browser che supporti gli archivi Web, come Microsoft Internet Explorer. ------=_NextPart_01C55B2B.FB0ECE20 Content-Location: file:///C:/E963B9C1/SERGIOMARTELLA.htm Content-Transfer-Encoding: quoted-printable Content-Type: text/html; charset="us-ascii" SERGIO MARTELLA

 

SERGIO MARTELLA=

 

 

Giuliana

 

 

 

Ti amo ancor di più, Giuliana,

da quando la terra si è fatta strana.

Amo il tuo corpo da pin up matura,<= /p>

il crine folto e scuro fino all’attaccatura.

Mi commuove al limite della smania

l’antropologica bellezza della tua natura.

Di più ti amo, Giuliana,

da quando l’aria si è fatta strana.

Da quando graffiti felini hanno solcato

le lavagne del cielo. Come se invisibili muri

potessero udire, oltre ogni suono, capire=

la logica danza di nembi velieri, coprire

con nuove trame le storie sceneggiate

con fili d’aria da nubili fate.

Ti amo ancor di più, Giuliana, da quando

la paura, con urgenza mi segnala

quanto sia buia e dura la natura.

Spengo la sera la luce al mio balcone.

Fragore di stelle si abbatte al suolo

per ogni dove. Un artificio di galassie

invade il manto delle forme nere.

Il pianeta sembra avere invid= ia

per l’origine del cielo, al punto da oscurare

il vero con un autogeno bagliore.

L’anfibia terra si ostina a misurare

il suo gracidio di luci con la mandria

lattea del divino bove.

Terra matrigna

si attarda a rimirare

con bramosia di specchio

il conto delle lune.

=  

Amor mi= o, Giuliana, non ho animo

di dire quanto mi angosci questa natura strana.

Nella v= olta dei sogni, proprio all’indirizzo

dei sospiri, rivive l'assurdo rancore che esclude

l'unica figlia bella dal gioco dell'amore.

 

Giuliana, mia luna, senso e valore,

dalle reti del cosmo dirigo il mio senno

con verso deciso all’attaccatura del tuo  cuore.

La costellazione del tuo seno è la rotta

del porto sicuro, solo rimedio alla durezza

in cui sorge la falla del mio  sole.

 

Tra le odi dell’alba una minacciosa = gioia

mi commuove. Giuliana, fammi entrare;

devo fare sesso  col tuo cuo= re.

 

 =

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