MIME-Version: 1.0 Content-Type: multipart/related; boundary="----=_NextPart_01C55D0F.997C25F0" Questo documento è una pagina Web in file unico, nota anche come archivio Web. La visualizzazione di questo messaggio indica che il browser o l'editor in uso non supporta gli archivi Web. Scaricare un browser che supporti gli archivi Web, come Microsoft Internet Explorer. ------=_NextPart_01C55D0F.997C25F0 Content-Location: file:///C:/F07A2E09/PAOLOSEVERINI.htm Content-Transfer-Encoding: quoted-printable Content-Type: text/html; charset="us-ascii"
Ogni ramo m= esso a croce è un appello,
un richiamo= allo sfilare
fra gli spa= cchi sui palmi dei vecchi
seduti a ma= sticare le orazioni.
Ogni grosso= tronco fu poi sudore,
trave di gi= ogo che grava su nervo di bestia
a schioppi = di sangue alle tempie,
pietrifica = gli slabbri sulla grassa terra,
vela le cro= ste pelate e le barbe pungenti
degli orti = d’un biondo che sugge
ogni suo ra= ggio. Terra che ha memoria
d’ogn= i lama che la saggia, sì,
ora fende e= fila per fradicio stillare di vapori,
ora spacca = e sgrana in sbuffi di sete
polverosa. =
Terra che
non scorda
nella secca= della buca. L’arscela[1] di vomere
ancora sfer= ra il colpo e snida la vena
d’acq= ua. Il fiotto che placa l’agricole gole,
s’ill= acrima di sale che bagna le preghiere,
sana la pia= ga dolente di spirito e carne,
s’inn= alza a miracolo fra pietra e sterpaglia.
[1] L’arscela è un termine di origine diale=
ttale.
Si riferisce all’arnese
usato d=
ai
contadini del Montefeltro per pulire la lame dell’aratro
[1] L’arscela &egrav= e; un termine di origine dialettale. Si riferisce all’arnese usato dai contadini del Montefeltro per pulire la lame dell’aratro