MIME-Version: 1.0 Content-Type: multipart/related; boundary="----=_NextPart_01C55D83.412BB6D0" Questo documento è una pagina Web in file unico, nota anche come archivio Web. La visualizzazione di questo messaggio indica che il browser o l'editor in uso non supporta gli archivi Web. Scaricare un browser che supporti gli archivi Web, come Microsoft Internet Explorer. ------=_NextPart_01C55D83.412BB6D0 Content-Location: file:///C:/8E51C06C/MARINACANAL.htm Content-Transfer-Encoding: quoted-printable Content-Type: text/html; charset="us-ascii"
MARINA CANAL
Rimpianto
E’ come sale
corrode la pietra il rimpianto,
si abbatte su parole taciute,
ingombri che l’anima frantuma,
rintraccia sentimenti, desideri
ancora privi
di un alito di grandezza.
Chiusi in luoghi solitari
ci neghiamo altro abitare.
Con trame di nebbia allontaniamo chi
per ferita inconsapevole
ci attrae nel suo specchio.
Ma perchè questo pianto di sale
che indugia sulle pieghe del viso
che raddoppia l’ardore della pelle
e dissecca il corpo?
Ovunque biancore di assenza,
porte senza maniglie, piani senza scale.
Invano cerchiamo
pietre stabili per il nostro rimpianto,
mentre scostiamo solo vuoti mattoni
che il piede sbriciola.
Dovremo imparare a guardare
oltre le nostre finestre polverose,
mettere maniglie alle nostre porte
innalzare scale in luogo
di statue di sale.
E cancellare labirinti
dai nostri giardini, chè= span> altri
possano odorare le nostre rose.