ELENA PINTUS
Sai che scherzo…
“Oh m= io Dio ci sono anch’io”, lacrimando ripetevo,<= /p>
“oh m= io Dio ma dove sei?” Mai ripeterlo vorrei…
Padre nostr= o, Padre mio,
son tua figlia pure io?
Ave Madre I= mmacolata
non mi vedi? Son malata?
Salve Regin= a dei Cieli,
i miei occhi pien di veli…
Angelo, tu,= mio custode,
questo male mi corrode!
Dona a lor riposo eterno…
chi m’ha dato questo inferno?
Cercavo
mi chiedevo: “gia s’è arresa?”
Io credevo = tanto in Te,
forse in modo un po’ infantile
ma credevo poco in me,
è difficile capire…
Mi diceva l= ei, la suora:
“cred=
i in Lui ,
che quando ne avrai bisogno
solo Lui sarà sostegno”;
e cercavo Lui, stampella,
zoppicante nel dolore,
fuori tanta vita bella
io a nascondere il rancore
che si può provare a volte
quando dici:”ma dov’è?”
nelle notti buie e cupe
piene solo del tuo te.
Una lacrima che cola,
pensi a =
Lui,
ma tutto= per te va storto,
neanche ciò ti dà conforto.
Ed aspetti quella luce come negli <= span class=3DGramE>sceneggiati
che apre= un varco nel tuo buio: sono gli angeli beati!
Invece no, delusa invano, cerchi Lui, ti par lontano…
Però poi pensi alla forza che ancor non ti fa crollare.
Padre nostr= o, Padre mio,
‘sto coraggio vien da Dio?
Ave Madre I= mmacolata
non son poi così malata;
Salve Regin= a dei Cieli
grazie a Te, so che mi vedi!
Angelo, tu = mio custode
la mia bocca già sorride…
Dona a lor riposo eterno
sto quaggiù, ma non è inferno.
Oh mio Dio,= ci sono anch’io, forse ancor ‘sì pregherò
Oh mio Dio,= ma dove Sei? Sai che scherzo, so che Sei.