ANNALISA PIERGALLINI=
ho cercato nei cas= setti
sono tornata in og= ni bar
Forse si sono nascoste
nello scatolone
sotto a un vecchio divano
dietro alla carta = da parati
in fondo a un bara= ttolo di zucchero
Devono essere da qualche parte
le aspetto
e guardo intorno
Certo non saranno sui banchi
né sulle bancarelle
non le ricever&ogr= ave; in regalo
non potrò p= agarle
le parole giuste
esatte precise
le parole
che possono cancel= lare
il rancore
prenderti vicino
aggirarsi sull’orecchio
e sussurrarti tra = le ciglia
unico
Non possono essere lontane
le parole che poss= ono
carezzarti
piano piano
E il mio viso tornerà gentile
le mie pieghe risp= ettose
la mia voce ferma<= /p>
Mossa solo da un accenno di pudore
da qualche parte
in fondo al torace=
lungo la scia
dell’animacc= ia mia
deve esserci un nascondiglio
dove sono andate
quando sapevano
di non poter uscir= e
Verranno fuori come folletti
e spiritelli
fatine e dragoni mansueti
Potranno cantare
le mie paure
la mia inadeguatez= za
sentirmi piccola e= nera
e tu così f= orte e padrone
Il mio amore immaturo
la mia gelosia inv= idiosa
il mio repentino spegnimento
Una tamurriata
un tecno-tango
una serenata
solo per descriver= ti
l’attimo struggente
in cui mi sono innamorata di te
È stato un attimo
un lungo flusso al= cuore
come una calda sor= gente
mentre cercavo le sigarette
per placare la fur= ia
mentre frugavo nel= la borsa
un piccolo bigliet= to verde
L’infinita tenerezza mi colse allora
un attimo mi ha sc= aldato le spalle
per un secondo han= no smesso di sfogliarsi
cercavo l’accendino
poi ho visto quel biglietto
il tuo lavoro
Il tuo sguardo
Il tremore nella tua voce
possente
familiare
amica
mi seguirà ovunque
farò in mod= o che non si perda di nuovo
mi accompagner&agr= ave; in questa
semanticheria
a scovare in fondo= agli armadi
quelle parole
che laveranno la vergogna
sbiancheranno l’orrore
l’onta del calpestio
il rumore di sotto= fondo
Sola allora risplenderà
la fiducia
la stima
e il rispetto
del tuo valore
che è anche= il mio