NICARAGUA

Anno 1986, Corte Internazionale di Giustizia all'Aia. Dopo due anni di dibattimenti, i giudici del cosiddetto tribunale mondiale emettono una sentenza storica: gli Stati Uniti d'America sono colpevoli di terrorismo ai danni del piccolo stato del Nicaragua. Nella sentenza si accusa Washington di "uso illegale della forza", e non solo (che nella terminologia giuridico internazionale significa terrorismo). Fra l'altro anche l' FBI americana impiega le stesse parole nella sua definizione ufficiale di terrorismo: "uso - illegale - della forza". Nel 1981 gli Stati Uniti lanciarono contro i civili del Nicaragua degli attacchi terroristici sia diretti che indiretti, spedendo laggiù le squadre della morte chiamate Contras. Il Nicaragua non reagì come fa oggi l'America, non bombardò Washington. Al contrario, denunciò gli Stati Uniti presso la Corte Internazionale di Giustizia dell'Aia.
Gli attacchi terroristici contro il Nicaragua, ordinati dall'amministrazione dell'allora presidente Reagan, miravano a rovesciare il governo nicaraguense accusato di essere un pericoloso bastione del comunismo. Messa di fronte al giudizio della più alta corte mondiale, Washington si rifiutò di presentare la propria difesa, e non solo, il Congresso aumentò i finanziamenti alle squadre della morte dei Contras e il generale Galwin gli diede l'ordine di attaccare i target cosiddetti "soffici" del Nicaragua, e cioè uccidere giudici e amministratori. Esiste un vero e proprio "manuale operativo americano" per i Contras, vi si insegnano tecniche di terrore implicito ed esplicito, e nel paragrafo sull'uso selettivo della violenza si contempla l'assassinio di giudici, piccoli allevatori, poliziotti e amministratori statali.

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