ALLEGATO DEI POPOLANI DELL`AGORA`

 

I - PILLOLE SUI POPOLANI:

Ogni Popolano dell’Agorà mantiene saldi tra i suoi valori la cura e il
rispetto della Terra, perché è dal sudore della fronte che si ottiene il
favore della Natura ed il rafforzamento dello Spirito.
Molti di loro amano il colore verde, colore che infonde speranza per il
futuro ed è sinonimo di rigogliosità della Terra. Ma soprattutto
ciascuno di loro coltiva la terra, alleva gli armenti, caccia e produce
artigianalmente tutto ciò di cui necessita per il sostentamento della
Corporazione.

Inoltre i Popolani spesso utilizzano quello che producono come merce di
scambio per ottenere altra merce (Baratto) dagli esterni alla
Corporazione, per patti (Alleanze) e per quant’altro possa portare
benessere e tutelare l’Equilibrio della Terra e dei Popolani stessi.

L`economia dei Popolani, quindi, è basata unicamente sull`istituto del
Baratto. I Popolani scambiano i frutti della loro terra (frutta,
verdura, legumi, piante, fiori) e ciò che ricavano dagli animali (uova,
latte, formaggi) e tutte le lavorazioni successive a questi prodotti
primari, per ottenere ciò che il resto della popolazione ottiene in
cambio della moneta corrente. Lo scambio fra prodotti popolani e servizi
offerti dalle Corporazioni esistenti in queste Terre è organizzato
equiparando i valori di detti servigi con quelli da noi offerti, ad
unico ed insindacabile giudizio della Voce.

Per poter ottenere i Beni primari, i Popolani si servono degli attrezzi
rudimentali e tutto quanto sia strettamente legato al lavoro agricolo e
di sfruttamento della terra; questo materiale lo utilizzano anche per
difendere la Terra stessa, i suoi frutti e pure se stessi, nonché il
concetto di Libertà per cui si battono contro i potenti e gli
oppressori. Li troveremo difatti spesso e volentieri nelle Piazze a
puntare i forconi contro il Nobile di turno e i suoi sgherri o a urlare
contro chi dei soldi si fa vanto, in quanto i soldi per loro sono un’
altra schiavitù della vita.

I Popolani non hanno alcuna tecnica bellica riconosciuta o appurata.
Essi si difendono come possono e con gli stessi strumenti che usano per
coltivare e venerare la Terra.

Infine i Popolani utilizzano i prodotti che la Natura offre loro per
poter vivere e svolgere tutte le operazioni quotidiane, sia campestri
che civili: difatti, per esempio, dalle bacche coltivate ricavano
inchiostro utile per scrivere le pergamene e comunicare il messaggio
Popolano a coloro che leggono.

II - DAGLI APPUNTI DELLA VOCE DEI POPOLANI:

“Io sarò Baluardo e depositario dei valori del Popolo. Io sarò il
fulcro. E il mio Eco sarà Contraltare, in modo da diffondere la mia Voce
quando io non potrò farlo. L’Eco camminerà per il mondo per spianare la
strada e raccontare di noi, per portare la parola della sua Voce e del
Popolo tutto, in modo che chiunque la possa ascoltare.

E con lui cammineranno Maestri: di vita, di movimento e di unione
(Acqua); di forza e al contempo di purezza (Fuoco); di conoscenza e di
tradizioni (Aria); di fecondità e di sostentamento (Terra)

E poi Diplomatici (Delegati), Difensori (Sentinelle), Scrittori
(Verganti) e Braccianti (Fidati), seguiti dai Popolani più giovani,
accompagneranno questa mia Voce lungo le strade del mondo, verso la
diffusione del Concetto di Libertà e alla ricerca di nuovi Adepti
(Glebei), imbattendosi a volte in Ciuchi e Discoli che coloreranno la
loro giornata con ragli e pasticci. Verso la Libertà!”.

III - GLI ELEMENTI:

a) TERRA:
Grembo materno, fecondità, concretezza, fatica, perseveranza, libertà.
Questi i significati che i Popolani danno alla Terra, ben consapevoli
che tutto il ciclo della vita prende da lei sostentamento e che nulla
viene sprecato. I Popolani che vestono l`effige di Terra più degli altri
si occupano della coltivazione e della cura di questa, nonché della
caccia, della pesca e dei lavori artigianali e di manutenzione
dell`Agorà. Hanno anche il compito di sorvegliare, curare e difendere le
colture, le piantagioni e il bestiame. Per fare ciò si avvalgono
prevalentemente dell’uso di bastoni, mazze, asce, clave e quant’altro di
contundente si possa ricavare da madre natura, benché prediligano
particolarmente il forcone.
Persone semplici che sanno vivere a contatto con la terra e con la
natura, sanno apprezzare le piccole e grandi soddisfazioni dell’
operosità agreste e sanno cosa significhi lavorare sodo e di gusto,
braccia lavoratrici accolte e coadiuvate da compagni pronti a
riconoscere e a premiare i loro sforzi.

b) FUOCO:
Nati sotto l’improrogabile necessità di fornire una forza di difesa, i
Popolani di Fuoco sono coloro che, dotti ed abili nell’arte della
guerra, della guerriglia in particolare, sono deputati all’uso delle
armi più caratterizzanti lo stile popolano. Armi "grezze", poiché
consapevoli che persino dall’umiltà del proprio equipaggiamento può
risultare fieramente rimarcato l’orgoglio del proprio essere popolano.
Non sono possibili paralleli con la vita dell’esercito, per intenderci:
nessuna mostrina, nessun attenti, ma comunque grande rispetto reciproco.
La difesa dell’Agorà è la vita del Popolano di Fuoco, ogni vittima
popolana sarà per lui cagione di somma rabbia, sempre stante la regola
base che spetta solo alla Voce Feudale stabilire le priorità delle
azioni di ogni singolo elemento, Fuoco ivi compreso.

c) ARIA:
Ossigeno del Popolo, tramanda e conserva il sapere popolano e lo
diffonde secondo criteri mirati. Organizza insieme all’Acqua la rete di
informazione dei Popolani.
Protegge gli scritti, i tomi e tutto ciò che riguarda la cultura
Popolana, curando e mantenendo aggiornata la Biblioteca dell’Agorà.
Canta e illustra le meraviglie dell’Agorà dei Popolani agli ospiti che
vi si recano, mostrando loro tutti i piacevoli segreti, cantucci dove
riposare sotto l’ombra di un albero o ingozzarsi di frutti succosi, a
partire dal godibile laghetto interno fino alle pendici del boschetto
selvaggio a monte della radura. Monitora le pubbliche Bacheche
ascoltando ed osservando nella massima discrezione. I Popolani d’Aria si
avvalgono volentieri dell’uso di Falcetti, Fionde e Fruste come armi.

d) ACQUA:
In grado di incanalarsi ovunque spontaneamente e senza l’uso della
forza, l’Acqua rappresenta la capacità dei Popolani di adattarsi a tutte
le situazioni e i luoghi delle Terre del Sogno, che si tratti di
desolazioni spazzate dal vento, terre montane impervie o ridenti
insediamenti di creature festose. Abili nell’uso della favella e della
diplomazia e armati di molta pazienza, i Popolani d’Acqua intrattengono
rapporti con tutte le Razze e le popolazioni di Lot, e qualunque
organizzazione presente sul territorio, dalle più autorevoli a quelle
nascoste o braccate dai poteri forti, non facendo distinzioni tra fedi,
credenze o ideali diversi dei loro interlocutori. Lo spirito di
scoperta, curiosità e avventura garantisce spesso soddisfazione al
desiderio di girare il mondo degli ambasciatori popolani, tuttavia
pronti ad accettare difficoltà e privazioni lungo il loro viaggio, così
come accoglienze poco amichevoli.