CHI ERANO I NOSTRI PRIMI ANTENATI

LE FONTI DELLA PALEOANTROPOLOGIA II

Nuova versione - Maggio 2004

 

Di: Giandomenico ponticelli (gponticelli@katamail.com)

 

 


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1.0 - Il genere Homo

Intorno ai 1.8 milioni di anni si incominciò a diffondere in alcune zone dell'africa centro-meridionale una nuova specie, fisicamente abbastanza simile alle precedenti ma con un cervello più grande, gli homo habilis. Successivamente a questa prima specie, se ne aggiunsero almeno altre due, gli homo ergaster e gli homo erectus, ingrado di maneggiare il fuoco, di costriure dei bellissimi strumenti di pietra e di cacciare.

Rispetto alle specie precedenti essi avevano una volta cranica più ampia rispetto alla faccia, necessaria per accogliere l'aumento dell'encefalo. La loro faccia era piatta e la base del cranio era corta e ripiegata. Queste nuove caratteristiche, apparentemente secondarie, hanno invece grande importanza, perchè sono in relazione con lo sviluppo delle capacità di linguaggio dovute al rimodellamento della gola ed al riposizionamento della laringe in basso. (*)

La nuova struttura della faccia presentava, un naso prominente costituito da superfici ossee erette intorno alla cavità nasale, la mascella inferiore più sottile ed allineata verticalmente alla mascella superiore oppure con un mento sporgente, i denti rimpiccioliti. (*)

Lo scheletro postcraniale, che soprattutto nelle specie più recenti era molto più leggero e con muscoli ed ossa ridotti rispetto agli altri primati, era in grado di supportare una locomozione di tipo umano. (*)

 

1.1 - Homo habilis

Le prime scoperte su questa specie vennero fatte dai coniugi Leakeys nei primi anni '60 nella Gola Di Olduvai in Tanzania. In questo luogo si è rilevato particolarmente importante per il numero di frammenti ossei rinvenuti negli anni, appartenenti a molte specie diverse. Tra queste vi sono le traccie di alcuni ominidi che già due milioni di anni fa dimostravano di avere capacità "umane". Vicino ai loro resti sono stati trovati moltissimi manufatti di pietra dalla fattura elementare. Per questo motivo si sono meritati l'appellativo di "habilis"

Jonathon Leakey scoprì il primo di questi fossili (OH 7, "Jonny's Child". 1.8 milioni di anni) nel 1960. Un frammento della mascella inferiore, due frammenti del cranio ed alcune ossa della mano, è tutto quello che egli rinvenne. Dall'analisi dei resti si è potuto risalire alle dimenzioni del cranio che poteva essere 680 cc. Nello stesso anno venne fatto un'altro ritrovamento (OH 8, 1.8 milioni di anni) comprendente numerose ossa di un piede, mancante del tallone e delle dita. I suoi lineamenti presentavano tratti comuni all'uomo e alla scimmia, comunque venne teorizzato che OH 8 aveva le capacità di esse bipede. Nel 1963 venne ritrovata Cindy (OH13, 1.6 milioni di anni), composto dalla mascella inferiore conmpleta di denti, alcuni frammenti delle mascella superiore e diversi altri del cranio. Il volume del suo cranio poteva essere di 650 cc. George (OH 16, 1.7 milioni di anni) venne ritrovato lo stesso anno. Sfortunatamente era stato calpestato più volte dal bestiame dei Masai, per cui i frammenti, denti e diversi piccoli frammenti del cranio, erano molto deformati. Il volume del suo cranio poteva essere di 640 cc. Twiggy (OH 24, 1.85 milioni di anni) venne scoperto da Peter Nzube nel 1968. Esso comprendeva un cranio abbastanza completo ma molto malridotto e sette denti. le dimenzioni del cranio erano 590 cc.

KNM-ER 1470 (oppure Homo rudolfensis?). Scoperto da Bernard Ngeneo nel 1972 a Koobi fora in Kenia (Leakey 1973). La sua età stimata è di 1.9 milioni di anni. Il ritrovamento costituisce il più completo scheletro di homo habilis conosciuto. Il volume del cranio è di 750 cc, molto grande per un homo habilis. Originariamente venne datato a 3 milioni di anni, cosa che causò molta confusione perchè era più vecchio di molti Australophitecus conosciuti, da ciò si dedusse che fosse un antenato dell'homo habilis. Il teschio è eccezionalmente moderno in molti aspetti. La scatola cranica è molto larga e meno robusta come nessun teschio di Australopithecus, non ha neanche la fronte larga tipica degli Homo erectus. Essa è comunque veramente larga e robusta rispetto alla faccia. Il numero delle ossa delle gambe ritrovato all'interno di un area di un paio di chilometri, con molta probabilità appartengono a molte specie diverse.

KNM-ER 1481.(scoperto insieme a KNM-ER 1470) Consiste in un femore sinistro completo, ambedue le estremità (superiore ed inferiore -ndtra) e l'estremitè inferiore di una fibula (perone) sinistra, (il più piccolo delle due ossa inferiori della gamba). Questi frammenti sono veramente simili alle osse degli uomini moderni.

KNM-ER 1805, "the mystery skull". Con molta incertezza è stato inserito fra gli Homo habilis. Scoperto da Paul Abell nel 1973 a Koobi Fora in Kenya. La sua età stimata è di 1,85 milioni di anni. I ritrovamenti sono consistuiti da moltii frammenti di cranio contenti denti. Il volume del cranio e di circa 600 cc. Molti lineamenti, come la cresta sagitale, sono tipici degli Australupithecus boisei (Parantropi -ndtra), ma i denti sono troppo piccoli per questa specie. Vari lavori lo hanno assegnato a diverse specie, ma esso è molto simile all'Homo habilis.

KNM-ER 1813. Anch'esso con qualche incertezza è stato identificato come homo habilis. Scoperto da Kamoya Kimeu nel 1973 a Koobi Fora in Kenya. Questo esemplare è simile a KMN-ER 1470, ma è più piccolo, con una scatola cranica di 510 cc. La data di nascita è di 1.8 - 1.9 milioni di anni. Molti scienziati pensano che questo sia un caso di dimorfismo sessuale, altri invece pensano che l'architettura del cervello è differente e che si tratta di un'altra specie, altri sostengono che è un australopithecus.

Stw 53. Scoperta da Alun Hughes nel 1976 a Sterkfontein in Sud Africa. L'età stimata è di 1.5-2 milioni di anni. Esso consiste in numerosi frammenti di cranio inclusi i denti. Molti utensili di pietra sono stati trovati nello stesso livelli.

OH 62, "Dik-dik hominid". Scoperto da Tim White nel 1986 nella Gola di Olduvai in Tanzania. L'età stimata è di 1.8 milioni di anni. La scoperta consiste in alcune parti del cranio, ossa del braccio e gambe e denti. Molti lineamenti del cranio assomigliano moltissimo a quelli di altri homo habils OH 24, ER 1813 E ER 1470. Ma l'altezza stimata è veramente piccola, appena 1,05 m, e le braccia sono veramente lunge in proporzione alle gambe. Questi sono caratteristiche degli australopitechus, ed infatti le ossa dello scheletro sono molto simili a quelle di Lucy. Questo ritrovamento è importante perchè questo è l'unico fossile con questo tipo di arti ad essere assegnato al genere habilis. Per la taglia piccola del corpo di tratta sicuramente di una femmina. Come autralopitecus maschio poteva esse considerato grande.

 

1.2 - Homo erectus

OH 9, "Chellean men". Scoperto da Louis Leakey nel 1960 nella Gola di Olduvai in Tanzania. l'età stimata è di 1.4 milioni di anni. Esso consiste in parte della cassa cranica con grossa cresta frontale(?) ed un cervello di 1065 cc.

OH 12, "Pinhead". Scoperto da Margaret Cropper nel 1962 nella Gola di Olduvai in Tanzania. Esso è simile a OH 9 ma è più completo e piccolo, con una cassa cranica di soli 750 cc. La sua età e compresa tra i 600 mila e gli 800 mila anni.

 

1.3 - homo ergaster

KNM-ER 3733. Scoperto da Bernard Ngeneo nel 1975 a Koobi Fora in Kenia. l'eta Stimata è di 1.7 milioni di anni. La scoperta straordinaria consiste in un cranio molto completo. Il volume del cranio è di 850 cc., e il teschio completo è molto simile all'uomo di Pechino. la scoperta di questo fossile nello stesso strato di ER 406 (Australopithecus boisei) diede il colpo di grazia all'Ipotesi dell'unica Specie: L'idea che ci poteva essere un'unica specie di ominidi in ogni punto della storia.

KNM-WT 15000, "Turkana Boy". Scoperto da Kamoya Kimeu (del èquipe di Richard Leakey) nel 1984 a Nariokotome vicino al Lago Turkana in Kenia. Questo è uno scheletro completo di un bambino di 11 o 12 anni, l'unica grande omissione sono le mani e i piedi. (Molti scienziati pensano che gli Erectus maturano più in fretta degli uomini moderni, ed egli aveva in realtà soltanto 9-10 anni). È il più completo scheletro di ergaster conosciuto, ed è anche uno dei più vecchi, 1.6 milioni di anni. Il volume del cranio era di 880 cc, ed è stato stimato che poteva diventare 910 cc da adulto. Il ragazzo era alto 1,60 m e sarebbe diventato 1,85 m da adulto. Questa è un altezza sorprendente, indica che molti Erectus potevano essere più grossi degli uomini moderni. Ad eccezione del teschio, lo scheletro era molto simile ad un ragazzo moderno, sebbene potesse avere delle piccole differenze.


 

Bibliografia

Di Francesca Giusti

La scimmia e il cacciatore. Interpretazioni, modelli e complessità nell'evoluzione umana. Donzelli editore, 1994 (*)