Lodate il Signore: il Signore è buono;

cantate inni al suo nome, perché è amabile. (sal. 134)

 “L’animo avverte spontaneo il bisogno di lodare, di benedire, di ringraziare. Questo sentimento si rivolge innanzitutto al Signore, somma bellezza e armonia, che ha dato all’uomo la capacità di esprimersi con il linguaggio della musica e del canto. “Ad Te levavi animam meam” ... Veramente le nostre anime si sono elevate verso Dio. Tutti i brani [ascoltati] – e soprattutto il loro insieme, dove stanno in parallelo i secoli XVI e XX – concorrono a confermare la convinzione che la polifonia sacra, in particolare quella della cosiddetta “scuola romana”, costituisce un’eredità da conservare con cura, da tenere viva e da far conoscere, a beneficio non solo degli studiosi e dei cultori, ma della Comunità ecclesiale nel suo insieme, per la quale costituisce un inestimabile patrimonio spirituale, artistico e culturale... sempre contraddistinta per l’impostazione incentrata sul puro canto, senza accompagnamento di strumenti. Un autentico aggiornamento della musica sacra non può avvenire che nel solco della grande tradizione del passato, del canto gregoriano e della polifonia sacra. Volgiamo lo sguardo alla Vergine Maria, posta alla destra di Cristo Signore nel “Giudizio” michelangiolesco: alla sua materna protezione affidiamo in modo particolare tutti i cultori del canto sacro, affinché, sempre animati da genuina fede e da sincero amore per la Chiesa, offrano il loro prezioso contributo alla preghiera liturgica e concorrano efficacemente all’annuncio del Vangelo. " – S.S. Benedetto XVI in occasione del concerto del coro della "Fondazione Bartolucci" nella Cappella Sistina 24 giugno 2006.

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E’ confortante che, ancora una volta, un Pontefice rinnovi il suo indirizzo in materia di servizio musicale nella Chiesa .  Ci conforta che, quanto detto in quel discorso, sia stato luce su un percorso iniziato e tenuto in vita da parecchie formazioni corali (nel nostro caso trent’anni or sono con il maestro di musica  e sacerdote di venerata memoria, Padre Francesco Coletta). Obiettivi ancora validi e perseguiti anche in una manifestazione, come questa, che mira a far conoscere quel repertorio che, nato per il servizio liturgico, da troppi anni viene eseguito fuori della Comunità ecclesiale – per dirla con le parole di Benedetto XVI - nel solo ambito concertistico. Per due delle formazioni che partecipano alla rassegna quanto detto è vita quotidiana, ma quest’anno abbiamo anche compiuto un passo “ulteriore”: si unisce alla manifestazione un coro alpino a dimostrazione che anche in una tradizione non propriamente sacra, come quella, la sfera spirituale cristiana è altrettanto presente, pur in un contesto e repertorio differenti.

 

 XII RASSEGNA DI MUSICA SACRA

"Padre Francesco Coletta"

 

PROGRAMMA

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Coro CARLA AMORI - RIMINI

dir. Andrea Angelini

Gregoriano – Ave Maria

  G.  G. Ancina – Angel dal ciel disceso

  G.P da Palestrina –Sicut cervus (Ip.) Sitivit anima mea (IIp.)

  F. Guerrero – O Domine Jesu Christe

  S. Rachmaninov -  Ave Maria

  I. Stravinsky – Pater noster

  E. Morricone – Angele Dei

  G. Aichinger – Regina coeli

  W. Davies – God be in my head

 

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Coro C.A.I. - sez. di FROSINONE

 

dir. Giuseppina Antonucci

 

B. De Marzi – Ave Maria

T. Usuelli  - Belle Rose  Du Printemps   

B. De Marzi - Maria Lassu’                

                      Signore Delle Cime     

L. Pietropoli  - Montagne Addio    

B. De Marzi  - Benia Calastoria

 

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POLIFONICA DAUNA

"S. Cecilia-P. Francesco Coletta" - FOGGIA

 

Dir. Giuseppina Di Viesti

 

T. Tallys – If ye love me

D. M. Stella – Christus factus est

      G. Rossini – Quando corpus

      F. Coletta – Santo

 

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FOGGIA, 28 ottobre 2007

Chiesa della B.V.M. Immacolata

Piazza dell'Immacolata

 

 

 

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