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Il tempo e l'amore

Di: Xavier Wheel

 

Xavier Wheel è nato a Chicago il 05/11/1969, però le sue origini sono italiane, perché non aveva neanche un anno quando la sua famiglia ritornò in Patria. Dopo varie peripezie si è stabilito in un paesino vicino alla Val d'Aosta. I suoi interessi principali sono la lettura e, naturalmente, lo scrivere. Afferma con orgoglio di essere un «lettoredipendente» dei romanzi di Stephen King. Si sente attratto dalla psicologia e da tutto quello che riguarda l'Uomo e il suo comportamento. E' un attento osservatore; per capire l'ambiente che lo circonda e la società in cui vive; per conoscere se stesso e conoscendosi capirsi. E' affascinato dalla tecnologia in genere, però in modo particolare dai computer. Internet in generale, e la posta elettronica in particolare rappresentano per lui il nuovo modo per comunicare, per essere in compagnia; con gli altri si sente se stesso, e a suo agio.

Nelle cose che scrive mette in risalto i propri pensieri e i sentimenti.

Egli, nel parlare d'amore non è secondo a nessuno, e lo dice potentemente a suo modo:

«con l'intensità di quella voce che batte (col cuore) e da esso fuoriesce»

Inforca le ali e spicca il volo col sentimento, che corre veloce come una cascata verso la valle e rinvigorisce mentre la parola cresce, anche se non acquista o conquista il ritmo classico della metrica. Per lei non pena, corre velocissimo inseguendo l'istinto sentimentale (realizzando la Teoria della Poesia vera espressa da Don Benedetto Croce), fino a quando l'impetuoso sentire si placa come se finisse in un lago, non seppellito con le catene o pesi enormi perché potesse rimanere nel fondo, anche se fosse a sua insaputa, perché:

«Il tempo passa e continuerà a passare,

(.)

ma c'è una cosa che il tempo (.)

non farà mai invecchiare,

è quel sentimento che non conosce limiti e confini»,

Nuovo a se stesso il sentimento che lo anima, ci fa avvertire il forte amplesso delle madri sante che non vogliono accettare l'idea che il figlio sia adulto e non più bambino. Da questo pensiero, la sua Poesia, esce umile ma potente e virile, severa come un amante, poiché non conosce limiti e confini del proprio sentimento.

I versi sono come un inno e un augurio o preghiera, perché è lui che li fa più belli in lui, che non pensa agli applausi; ha poetato le lacrime del tempo che scorre contro le nuvole, che si addensano coprendo il cielo d'insicurezza e corre prepotente verso l'ateismo dei sentimenti, incurante del cielo che non ode più le armonie che rimbalzano, come gli aliti speranti, egli chiama a sé l'amore, come al nido le colombe.

A mio giudizio, il verso «è quel sentimento che non conosce limiti e confini»

è uno dei versi più belli che abbia letto; e rivela il sentimento di un uomo per il quale l'ascensione dal reale all'ideale non è un mero concetto retorico, ma una realtà fortemente sperimentata nei suoi due termini.

Egregiamente, salta agli occhi qualche futile petrarchismo, qualche squarcio delle dottrine platoniche, anche qualche figurazione incorporea e ripetitiva o di vacuità arcadica, di quanto, insomma, l'espressione dell'amore possa avere di falso o di vano nella nostra letteratura e nel nostro caotico vivere contemporaneo.

Comunque sia, una cosa è certa; Xavier Wheel ci ha dato dei tratti di vita vissuta e trasfigurata in un profondo sentimento che dall'amore avviluppa nuovi accenti alla lirica e ispirazioni nuove.

Reno Bromuro

 

 

 

 

 

 

 

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