Leandro
Evangelista
Leandro Evangelista
è nato a Napoli. Dal 1964 si è trasferito a Rimini perché Sottufficiale
Specialista dell'A.M. Attualmente
vive a Santarcangelo di Romagna.
Partecipando a vari mailing list ha
sperimentato la sua espressività scrivendo alcune prose poetiche,
rinfrancato da alcuni successi e sollecitato anche da un caro amico, si è
avvicinato alla poesia, verso la quale nutriva un timore reverenziale,
partecipando al premio «Poeta dell'anno 2003».
Queste prime opere sono pubblicate
nel volume «Canti oltre la rete» della NonSoloParole. curato da Reno
Bromuro.
Vincitore della sezione «giovani
inediti-prosa» del concorso «La goletta»; e tra i premiati al «Rimini-Europa
2003» per l'attività artistica. Numerose poesie sono state pubblicate su
«Il giornale degli artisti» e sulla rivista «Paginecontro».
Reno
Bromuro
LEGGERA, LEGGERA
Azzurra voluta di fumo
volteggia e danza
libera d'andare
gioca con l'aria
e coi piumini del pioppo
messaggeri essi sono
di una nuova stagione.
Sono pensieri di pace
ad oriente diretti
e che possa una piuma
volteggiare leggera.
ATTENDO
L'ALBA
In serata
è tutto pronto
tutte le
siringhe al loro posto
attendono
le vene del condannato
lo fanno
di notte
sperando
che un Dio non li veda.
Dalla
bestia che spinge il pulsante
alle
più bestie mandanti
siete
Caino che uccide Caino.
Maledetti,trasformate
le notti
fatte di
sogni
in
vergognosi incubi
e attendo
l'alba
che
illumini tutta la terra
o forse
anche questo è un sogno:
l'alba
che arrossa le nuvole
con lo
stupore del giorno.
Sono
immerso nelle disperate
urla della notte.
LA
MONTAGNA
Girando
di qua
andando
di la
incontro
una montagna
allegra
e colorata
di sassolini è fatta
levati dalle scarpe.
Nessun ci crederà
è fatta di coraggio
e tanta dignità.
CAPPELLO
Si
toglie il cappello
poi
posa l'ombrello
e
inizia l'appello
presente
è Morello
assente
il fratello
poi
chiama il bidello:
Qui
manca un pastello!
Comincia
il bordello:
Quello
verde pisello?
Usi
questo è più bello!
Qual
tranquillo ruscello
che
in discesa poi impazza
il
maestro di Spello
allibisce
e s'incazza.
AMORE
Toccami
se mi ami.
L'intenso
sguardo
sfiora
l'anima
ma se
tendo la mano
prendila.
M'illumina
dentro
il tuo
lieto sorriso
ma se
avvicino le labbra
le devi
solo baciare.
Il mio
invito è palese,
tu
continui a parlare,
diamo il
via a quest'amore
devi solo
toccare.